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Nel giorno del trentesimo anniversario dell'inizio della guerra civile jugoslava inauguriamo questa serie di storie centrate sui Balcani: rotta dei migranti, ma anche terreno di conquista e di interesse da...
show moreLa fortezza Europa ha blindato le sue frontiere ormai da anni: la via del mare è pattugliata, i campi di concentramento libici in mano ad aguzzini istruiti da militari italiani, le barchette lasciate affondare con il loro carico di umanità dolente dall'indifferenza delle acque di competenza... i migranti sono usati come masse di richiedenti asilo lasciati filtrare da autocrati che lucrano sulla paura atavica dell'invasione che attanaglia gli europei benestanti. Si continuano a elargire tranche di miliardi a Erdoğan e a costituire missioni in Africa a contenere il flusso di persone in fuga dalle ruberie e devastazioni dell'Occidente stesso. Il tappo messo a sud, sposta molto del traffico sull'asse balcanico e dopo l'inferno greco – che da tempi omerici chiama "βάρβαρος" chi non è culturalmente ascrivibile alla famiglia... Gli ellenici non sono xenofobi, perché al ξένος era d'obbligo dare ospitalità; non hanno mai riconosciuto come simili tutti quelli che non risalgono alla medesima cultura... e quella è l'eredità della "cultura classica" per tutte le civiltà occidentali.
Migranti di rotta e di governance
Migranti di rotta e di governance
Capziosi strumenti di contrasto al soccorso in mare
Grandi mobilitazioni polacche orfane di profilo politico incisivo
Se non tutti sono liberi non è libero nessuno
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L'infame delazione della banalità del Male
Pragmatica complicità della distribuzione quotidiana
Alta tensione per l'emergenza bosniaca
Lo snodo di Tenerife sulla rotta atlantica
La condizione umana nei campi di Sarajevo: Ušivak
Nel giorno del trentesimo anniversario dell'inizio della guerra civile jugoslava inauguriamo questa serie di storie centrate sui Balcani: rotta dei migranti, ma anche terreno di conquista e di interesse da...
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Author | OGzero - Orizzonti geopolitici |
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