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Martini vede nella città la cifra essenziale dell’umano. Con la sua complessità, i problemi, le disuguaglianze, è il luogo dove gli esseri umani vivono insieme. Perché la città diventi una...
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Martini vede nella città la cifra essenziale dell’umano. Con la sua complessità, i problemi, le disuguaglianze, è il luogo dove gli esseri umani vivono insieme. Perché la città diventi una comunità autentica è importante non temere l’imprevisto, né il nuovo, né il diverso, bensì impegnarsi attivamente per la ricerca della giustizia, al fianco dei più bisognosi. Solo così la città non si chiuderà e sarà parte di una comunità ancora più ampia che è l’Europa.
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Vivere la città - Fondazione Carlo Maria Martini
Vivere la città - Fondazione Carlo Maria Martini
Fondazione Carlo Maria Martini
21 DEC 2021 · Nelle parole di Carlo Maria Martini Milano è una città enigmatica e complessa, che può essere conosciuta e amata solo vivendo le sue contraddizioni: i luoghi della sofferenza e quelli della speranza, l’eco assordante dei suoi rumori di superficie, la fiducia sperimentata nelle reti di amicizia, le sorprese che scaturiscono dalle sue profondità. Incontrare la città significa non aver paura dell’imprevisto.
Dall’intervento a Milano Giovani, Università Cattolica, 20 maggio 2000
21 DEC 2021 · La città è patrimonio dell’umanità. È insieme un luogo protettivo e aperto, dove l’identità si definisce ogni giorno a partire dal nuovo e dal diverso. Oggi, esiste la tentazione di gestire la città tenendo separate le varie componenti, la city divisa dalle periferie, i palazzoni dalle villette. Ma così la città muore e viene meno al suo compito di custode di pienezza dell’umano. Le nostre città, come le nostre società, per funzionare non hanno bisogno di chiusure, ma di gesti di apertura e di dedizione.
Dal Discorso al Comune di Milano, 28 giugno 2002
21 DEC 2021 · La pace e la concordia, la riconciliazione e l’unità, sono i doni che ogni cittadino attende per la sua città, ma non vi è pace che non nasca nel cuore degli uomini. Questa, infatti, non è semplice assenza di conflitti, bensì ricerca di giustizia, di eguaglianza e di attenzione attiva e responsabile per chi è maggiormente bisognoso. Quali sono allora i segni di riconciliazione che possono essere riconosciuti nella vita della nostra città?
Dal Discorso per la festa di S. Ambrogio, Basilica di S. Ambrogio, 6 dicembre 1983
21 DEC 2021 · Martini riconosce tre forme di “pestilenza” che colpiscono le città di oggi: violenza, solitudine e corruzione. Gesù ci è vicino in ogni sofferenza e in lui troviamo il volto di tutti coloro che soffrono. Gesù però ci sprona anche a rimuovere le cause di questi mali e per riuscirci occorre stimolare non soltanto la nostra buona volontà, ma la creatività sociale e la capacità di progettare un futuro migliore.
Dalla meditazione nella Processione penitenziale con la Croce di San Carlo, Milano, 20 aprile 1984
21 DEC 2021 · Martini guarda al futuro dell’Europa e spera nel superamento del nazionalismo per la costruzione di un’Europa federale, ovvero un’organizzazione internazionale di popoli e di cittadini che possa essere di esempio e di sprone per l’intera convivenza mondiale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo Martini chiede agli uomini e alle donne di non aver paura di assumersi le proprie responsabilità per edificare la casa comune europea.
Dall’intervento al Convegno internazionale del Movimento federalista europeo, Università degli Studi di Milano, 26 novembre 1993
9 FEB 2022
21 JUL 2023 · "Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato" (Gs 24, 13)
Martini legge, secondo il metodo della lectio divina, il brano di Giosuè 24, 8-13 che racconta l’ingresso del popolo di Israele nella terra promessa. La parola chiave del testo è "la terra", una terra che Dio ci ha affidato. Che cosa significa questa parola? È una cifra sintetica che indica il suolo coltivabile, le città come simbolo di vita civile e culturale, tutte le tradizioni umane. Il mancato riconoscimento della terra come dono ricevuto è all'orgine dello sfruttamento disordinato dell’ambiente, lo sfruttamento dei nostri fratelli e sorelle. Come vivere allora in maniera rispettosa in questo ambiente? Beati i miti perché erediteranno la terra, ricorda Martini. Il modo responsabile di abitare la terra è assicurato dall'atteggiamento e dalla pratica delle beatitudini: beati coloro che instaurano intorno a loro rapporti pacifici e giusti.
Intervento alla Scuola della Parola, 12 gennaio 1989
Martini vede nella città la cifra essenziale dell’umano. Con la sua complessità, i problemi, le disuguaglianze, è il luogo dove gli esseri umani vivono insieme. Perché la città diventi una...
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Martini vede nella città la cifra essenziale dell’umano. Con la sua complessità, i problemi, le disuguaglianze, è il luogo dove gli esseri umani vivono insieme. Perché la città diventi una comunità autentica è importante non temere l’imprevisto, né il nuovo, né il diverso, bensì impegnarsi attivamente per la ricerca della giustizia, al fianco dei più bisognosi. Solo così la città non si chiuderà e sarà parte di una comunità ancora più ampia che è l’Europa.
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