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Nel corpo selvatico. Disimparare come pratica per decolonizzare l'educazione Questo podcast accompagna l'articolo scritto a due corpi dalle autrici Valentina Pagliarani e Debora T. Stenta per la rivista Roots &...
show moreQuesto podcast accompagna l'articolo scritto a due corpi dalle autrici Valentina Pagliarani e Debora T. Stenta per la rivista Roots & Routes - Research on visual cultures.
Per leggere l'intero articolo vai sul sito https://www.roots-routes.org
La felicità umana, come ogni possibile umanizzazione dell’esistenza, è fuori dal dipinto politico di una società che cerca nell’educazione la coltivazione di fiori artificiali. Nonostante quegli stessi fiori rassicurino il nostro sguardo con un illusorio respiro, essi sono semplicemente la facciata esteriore della nostra presunta evoluzione di specie. E non sta neanche al livello successivo di una pianta d’appartamento adattata per estetica a un ambiente artificiale che modifica la sua stessa ragione d’essere.
La pianta della felicità è prima tutto essa stessa un corpo che ha bisogno di far muovere le sue radici nella terra, che ha necessità di stare in dialogo con il vento, di essere bagnata dalla pioggia, di sentire i cambiamenti delle temperature atmosferiche. È un corpo che accompagna altri corpi in un delicato processo di conoscenza umana, che sta dentro a un tempo storico che conserva una visione dell’umano da controllare e dominare.
L’educazione abita una casa a cielo aperto in cui ogni corpo ospitato è accompagnato nella sua profonda necessità di andare verso qualcos’altro, uscendo dalla propria individualità e separatezza [...].
Nel corpo selvatico. Disimparare come pratica per decolonizzare l'educazione
Nel corpo selvatico. Disimparare come pratica per decolonizzare l'educazione
Nel corpo selvatico. Disimparare come pratica per decolonizzare l'educazione Questo podcast accompagna l'articolo scritto a due corpi dalle autrici Valentina Pagliarani e Debora T. Stenta per la rivista Roots &...
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Per leggere l'intero articolo vai sul sito https://www.roots-routes.org
La felicità umana, come ogni possibile umanizzazione dell’esistenza, è fuori dal dipinto politico di una società che cerca nell’educazione la coltivazione di fiori artificiali. Nonostante quegli stessi fiori rassicurino il nostro sguardo con un illusorio respiro, essi sono semplicemente la facciata esteriore della nostra presunta evoluzione di specie. E non sta neanche al livello successivo di una pianta d’appartamento adattata per estetica a un ambiente artificiale che modifica la sua stessa ragione d’essere.
La pianta della felicità è prima tutto essa stessa un corpo che ha bisogno di far muovere le sue radici nella terra, che ha necessità di stare in dialogo con il vento, di essere bagnata dalla pioggia, di sentire i cambiamenti delle temperature atmosferiche. È un corpo che accompagna altri corpi in un delicato processo di conoscenza umana, che sta dentro a un tempo storico che conserva una visione dell’umano da controllare e dominare.
L’educazione abita una casa a cielo aperto in cui ogni corpo ospitato è accompagnato nella sua profonda necessità di andare verso qualcos’altro, uscendo dalla propria individualità e separatezza [...].
Information
Author | Valentina Pagliarani |
Organization | Valentina Pagliarani |
Categories | Arts |
Website | - |
valentina.pagliarani@gmail.com |
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