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Dal lunedì' al venerdì, ogni mattina, la sveglia per il quotidiano La Notizia. E poi le letture. E tutto quello che ci viene in mente.
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La Sveglia di Giulio Cavalli
La Sveglia di Giulio Cavalli
Ogni mattina un leghista…
23 JUL 2024 · Ogni mattina qualcuno dalle parti della Lega di Salvini si alza e sa che dovrà correre più veloce dei suoi compagni di partito per spararla grossa e meritarsi un posto al sole. L’operazione è perigliosa e complicata poiché nella savana dei leghisti abitano esemplari irraggiungibili nell’istigazione.
Qualche giorno fa il senatore leghista Manfredi Potenti ha pensato che sarebbe stata una buona idea multare fino a 5 mila euro chi chiama al femminile le cariche o i titoli rivestiti dalle donne (tipo sindaca o avvocata). Un multa per utilizzo non condiviso della lingua è una legge troppo ambiziosa perfino per Putin o per Kim Jong-un.
Ogni giorno la stampa deve perdere tempo, spazio e fatica per riportare in cronaca le gesta di qualche parlamentare naïf. Inevitabile è anche lo sdegno misto alla risata imbarazzata dei lettori e degli elettori.
Ogni mattina qualche dirigente della Lega deve svegliare presto il suo addetto stampa per vergare un comunicato in cui il partito prende le distanze dalle affermazioni di un suo parlamentare. Ieri è accaduto al capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo per dirci che i vertici del partito “non condividono quanto riportato nel ddl Potenti il cui testo non rispecchia in alcun modo la linea della Lega che ne ha già chiesto il ritiro immediato”.
A coloro che da fuori osservano la scena, che quasi quotidianamente si ripete, rimane la sensazione che ogni proposta di legge squinternata sia anche il modo per tastare il polso della fattibilità, una sorta di test di marketing politico per capire a quanti metri dell’abisso sia finito l’elettorato.
E chissà che prima o poi non ci sia più bisogno di smentire. L’elettorato sarà pronto, l’autocrazia finalmente splenderà.
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Chissà chi li protegge
22 JUL 2024 · Gli hanno chiesto cosa è sto video? Sei dei nostri? E poi giù botte. Lui prova ad allontanarsi ma i fascisti gli corrono dietro in massa, molti contro uno, atterrandolo, prendendolo a calci fino a farlo sanguinare e poi mandarlo all'ospedale. Sembra una vicenda dei primi anni 20, quelli dello squadrismo, quelli con le camionette in giro per la città. Invece siamo nel 2024. Andrea Joly è un giornalista della Stampa e si è ritrovato di fronte alla sezione di Casa Pound di Torino, asso di bastoni, e vedendo che c'era un evento intitolato la festa della Torino nera, con tanto di fumogeni, Italia 2024, ha fatto quello che fanno tutti i giornalisti, cioè ha cominciato a filmare vedendo se c'era una notizia. E quando i fascisti se ne sono resi conto, l'hanno prima amminacciato poi l'hanno inseguito e l'hanno pestato a sangue, calci, botti, sempre tanti contro uno, come è tipico dei vigliacchi. Il paese oggi è in questa condizione e soprattutto in questo caso non c'è bisogno di ripensare le matrici. C'è un'associazione politica di matrice fascista, che Giorgia Meloni non ha bisogno nemmeno di indagare più di tanto, e che continua a rimanere lì e a fare i suoi danni. Ma soprattutto c'è un senso di libertà, nel senso deterioro del termine, cioè di essere liberi di delinquere, riportando in auge un periodo che costituzionalmente non può essere riportato in auge, perché evidentemente i fascisti oggi si sentono di avere una certa protezione. Chissà da chi.
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L’erede Berlusconi
19 JUL 2024 · Ricapitoliamo. Come gesto di sfregio agli avversari politici qualcuno dalle parti del governo decide di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, rendendo la tratta Milano-Palermo un salto quantico da chi ha pagato la mafia (Berlusconi) e chi l’ha combattuta (Falcone e Borsellino).
Si scopre poco dopo che la santificazione aeroportuale di Silvio è stata voluta da Matteo Salvini. Il ministro nonché vice premier ha un solo chiodo fisso in testa, quello di disarticolare gli alleati di maggioranza per recuperare il terreno perduto e per non arrivare frantumato al congresso del suo partito per fine anno. In sostanza Salvini ha usato Berlusconi come randello contro Forza Italia.
A questo punto interviene nel dibattito Pier Silvio Berlusconi, di professione amministratore delegato di Mediaset ma soprattutto figlio del fondatore e leader massimo del partito azzurro. Sull’aeroporto già intitolato al padre (uno degli atti amministrativi più veloci nella storia del colloso sistema burocratico italiano) Pier Silvio lascia intendere che la famiglia Berlusconi è piuttosto stizzita per la strumentalizzazione di Salvini. Poi con il leader leghista se la prende perché vorrebbe alzare il tetto pubblicitario della Rai danneggiando quindi Mediaset. Poi sculaccia Giorgia Meloni sui diritti civili millantando il padre come loro paladino e infine se la prende con Antonio Tajani che non sarebbe in grado di “cogliere un’opportunità pazzesca” di marketing politico radunando i moderati.
Ah, dice anche di non essere interessato a scendere in politica nonostante continui a parlare di politica. E infine se la prende con il sindaco di Milano Sala perché “polemizza sulle polemiche”. E lo fa in un’intervista in cui polemizza con tutti.
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Antiabortista e vice presidente
18 JUL 2024 · Oltre a Pina Picierno del Partito democratico l’Europarlamento ha una nuova vicepresidente in rappresentanza di Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio. Arriva da Viterbo dove il partito di Giorgia Meloni ha incassato uno sfavillante 40% e fino a poco tempo fa era assessora viterbese ai servizi sociali.
Antonella Sberna fino al 2019 era una berlusconiana doc. Collaboratrice in Senato con Forza Italia, eletta al Consiglio comunale di Viterbo 5 anni fa ha traslocato nel partito di Meloni fiutando bene il clima. Merito - si legge su Repubblica - del marito Daniele Sabatini che oggi è capogruppo dei meloniani nel Consiglio regionale del Lazio.
“Il trasformismo di Antonella Sberna è una delle pagine più brutte della politica viterbese”, disse ai tempi il commissario provinciale di Forza Italia Andrea Di Sorte. Per Repubblica il vero sponsor di Sberna sarebbe Arianna Meloni, sorella d’Italia. Fin qui sembrano esserci tutti gli ingredienti per una gran carriera politica, la miscela perfetta per spiccare nel partito.
In piena campagna elettorale per le elezioni europee Sberna ha firmato il manifesto dell’associazione Pro Vita contro il diritto all’interruzione di gravidanza: “Mi batterò per scongiurare il ricorso all’aborto che considero non un diritto ma una sconfitta”, ha promesso la neo eurodeputata.
L’Unione europea ripete ovunque che sul diritto all’aborto gli Stati membri debbano fare ancora di più e meglio per le donne. Devono essersene dimenticati quando hanno votato i vicepresidenti a Strasburgo. O forse Sberna è già come la sua leader: oltranzista in patria, mite e ubbidiente in Europa.
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Il volto oscuro del trumpismo: James David Vance, il senatore estremista
17 JUL 2024 · Il volto fintamente gentile dell'America trumpiana ha un nome: James David Vance. L'ex marine diventato venture capitalist, ora senatore dell'Ohio, è stato scelto da Trump come potenziale vice. Un ragazzo di provincia che ce l'ha fatta, autore di un bestseller sulla crisi della classe operaia bianca. Peccato che dietro la facciata da bravo ragazzo si celi un reazionario estremista.
Vance sogna di "estirpare come un tumore" l'attuale classe dirigente americana, colpevole di essere troppo progressista. Il suo modello? La denazificazione della Germania post-bellica. Sì, avete capito bene: denazificazione.
Il senatore propone di "sequestrare le istituzioni della sinistra e usarle contro di essa". Come? Licenziando in massa i dipendenti pubblici per sostituirli con fedelissimi trumpiani. E se i tribunali si opporranno? Vance suggerisce di ignorare le sentenze, citando il precedente del presidente Jackson che sfidò la Corte Suprema.
Non contento, vorrebbe anche tassare pesantemente le università ree di diffondere idee "anti-americane". Il tutto in nome di un "conservatorismo muscolare" che non arretra davanti a metodi extracostituzionali. Abbasso quindi i diritti civili. Sulla politica estera Trump e Vance concordano: “l’Europa dovrebbe difendersi da sola”.
Insomma, dietro il sorriso rassicurante si cela un estremista pronto a sovvertire lo Stato di diritto. Un pericolo per la democrazia americana travestito da paladino della working class. Nel 2016 Vance definì Trump "un potenziale Hitler americano”. Oggi è pronto a essere il suo braccio destro. Una metamorfosi che parla di un uomo disposto a rinnegare i propri principi per una fetta di potere.
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Il coming out di Schumacher e la strada ancora lunga
16 JUL 2024 · “La cosa più bella nella vita è quando si ha al proprio fianco il giusto partner con il quale si può condividere tutto”. È il messaggio che Ralf Schumacher, 49 anni, ex pilota di Formula 1 come il fratello Michael, ha affidato ad un post su Istagram, corredato da una foto che lo ritrae abbracciato ad un uomo - che secondo la stampa tedesca si chiama Etienne - davanti ad un tramonto. Il post è stato condiviso dal figlio 22enne David, che l’ha commentato con parole toccanti: “Sono molto felice che tu abbia finalmente trovato qualcuno che ti fa sentire davvero a tuo agio e sicuro - scrive David, anche lui pilota, nella categoria Gran Turismo -. Non importa se uomo o donna. Ti sostengo al 100%, papà, e ti auguro tutto il meglio! Congratulazioni!”. E questo è il bello della storia, alla faccia di chi giudica l’amore degli altri sentendosi padrone delle vite degli altri. Poi ci sono alcune considerazioni. Il fatto che Ralf Schumacher abbia fatto coming out solo all’età di 49 anni è la prova che c’è ancora molta strada da fare prima della normalità. Perché nessun calciatore professionista fa coming out durante la sua carriera professionistica. Un altro episodio rilevante: nel 2021 il pilota Lewis Hamilton ha vinto il gran premio in Arabia Saudita sfoggiando un casco a sostegno della comunità Lgbt e chiedendo che i sauditi facessero passi avanti sul campo dei diritti. Un ex pilota contestò Hamilton dicendo che i suoi valori “sono molto importanti e può rappresentarli su Instagram e sugli altri social network. L’unica domanda è perché deve sempre farlo in una tuta Mercedes e in pista. Può essere polarizzante. Se i piloti si precipitano troppo in cose del genere è pericoloso, lo sport non lo merita”. Era Ralf Schumacher.
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Trump e noi
15 JUL 2024 · Molto ci sarà da dire sull’attentato all’ex presidente USA Donald Trump sopravvissuto a un attentato in Pennsylvania.
Ci sarà da capire come possa un cecchino appostarsi su un tetto poco lontano da un comizio politico, ci sarà da capire quali siano le motivazioni che hanno spinto Thomas Matthew Crooks a compiere il gesto (lui non potrà spiegarle, essendo morto). Ci sarà da valutare l’impatto sulla campagna elettorale. Hanno sparato a Trump ma hanno ammazzato Biden, ha twittato ieri Marianna Aprile. Per ora sembra una sintesi perfetta. Si dovrà fare i conti con democrazie che appaiono sempre più fragili.
Sul fronte italiano vale la pena sottolineare alcune storture. C’è il provincialismo di chi paragona un attentato di tale portata alla statuetta sbattuta in faccia a Berlusconi. Ci sono i rimestatori nel torbido che hanno rilanciato la faccia di un italiano sulle televisioni mondiale, per divertimento. E questo dice molto sullo stato di salute della stampa.
C’è la solita masnada di idioti che cercando di usare l’attentato contro Trump (il ragazzo era iscritto alle liste dei repubblicani, amava le armi, non proprio un tipo di sinistra) per attaccare gli avversari politici ha rilanciato per tutto il giorno un video falso e sbagliato, festosamente idioti.
Infine c’è il coming out di Salvini che in diretta ha detto "Spero che questo serva a chi semina odio contro le destre, contro i fascisti, contro i razzisti e contro Trump". Anche con il vento a favore Salvini riesce a pisciare controvento.
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L’Italia è la nuova Ungheria
12 JUL 2024 · La premier Meloni sembra aver trovato la sua musa ispiratrice in tema di immigrazione: Viktor Orbán. Mentre l’Europa si affanna a condannare le politiche draconiane dell’Ungheria, l’Italia le abbraccia con entusiasmo. I numeri parlano chiaro: nei primi sei mesi del 2024, gli sbarchi sono stati circa 25mila. Il governo Meloni sventola la bandiera del successo, dimenticando che sono cifre in linea con gli anni di Draghi. Ma si sa, la propaganda non si fa con la matematica. Il vero capolavoro è l’adozione delle famigerate “procedure di frontiera” à la Orbán. L’idea è semplice: rendere la vita impossibile ai migranti prima ancora che mettano piede in Europa. Una sorta di limbo burocratico dove i diritti diventano optional. E non contenta, l’Italia aggiunge altri sei paesi alla lista dei “sicuri”, tra cui Bangladesh ed Egitto. Guarda caso, proprio le nazioni da cui proviene il 27% degli arrivi. Una coincidenza? Chiedetelo ad Asgi, che ha smascherato il giochetto: si classificano come “sicuri” i paesi da cui arrivano più richiedenti asilo. Geniale, no? Ma il pezzo forte è l’accordo con l’Albania. Due centri di accoglienza oltreconfine, per tenere i migranti fuori dalla vista e dalla mente degli italiani. Perché se non li vedi, non esistono. Intanto, nel Mediterraneo si continua a morire. Oltre mille persone nei primi cinque mesi del 2024. Ma tranquilli, sono solo numeri. La verità è che l’Europa, Italia in testa, sta virando verso un modello che fino a ieri condannava. Le “transit zone” ungheresi diventano il nuovo standard, il diritto d’asilo si sgretola, e qui si applaude. Rendere la vita impossibile ai migranti è il nuovo mantra. Poco importa se questo significa calpestare diritti fondamentali o ignorare la complessità del fenomeno migratorio.
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Nei campi non accadono tragedie ma crimini
11 JUL 2024 · Rajwinder Sidhu Singh, 38 anni, è morto nei campi del Tarantino. Un'altra vittima del sistema di sfruttamento che sostiene la nostra economia agricola. La storia si ripete: un malore, una versione dei fatti poco convincente, un'indagine per omicidio colposo e caporalato.
I fatti parlano chiaro. Il datore di lavoro, Giovanni Giannico, racconta di averlo trovato svenuto. I sanitari non ci credono. L'autopsia solleva dubbi. I soccorsi, probabilmente, non sono stati tempestivi. Come nel caso di Satnam Singh a Latina, morto dissanguato dopo un'amputazione sul lavoro.
Non è un caso isolato. È un sistema. Un meccanismo ben oliato che trasforma esseri umani in merce usa e getta. Il caporalato non è un'aberrazione, ma la norma. Un ingranaggio necessario per mantenere i prezzi bassi e i profitti alti.
L'indignazione non basta più. Non cambia nulla. Mentre ci stracciamo le vesti, nei campi si continua a morire. Di fatica, di caldo, di sfruttamento. E di indifferenza.
La verità è scomoda: il nostro benessere si basa su questo sistema. Accettiamo tacitamente l'idea che alcune vite valgano meno di altre. Che sia accettabile sacrificare braccianti sull'altare del profitto.
L'indagine in corso non è sufficiente. Serve un cambiamento radicale. Controlli serrati, pene severe, ma soprattutto una presa di coscienza collettiva. Dobbiamo riconoscere la nostra complicità in questo sistema e agire di conseguenza.
La morte di Rajwinder Sidhu Singh non è una tragedia. È un crimine. Un crimine di cui siamo tutti responsabili. Finché non affronteremo questa realtà, continueremo a essere complici silenziosi di una strage senza fine.
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Loro dicono tutto bene
10 JUL 2024 · I numeri indicano che cresce l’occupazione, è vero, ma l’Italia è il Paese avanzato con gli stipendi più bassi. Lo scrive il rapporto dell’Ocse sulle prospettive dell’occupazione.
A maggio il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 6,8%, un punto percentuale in meno sul 2023 e tre punti percentuali sotto rispetto a prima della crisi Covid, “ma ancora al di sopra della media Ocse del 4,9%”. Anche l'occupazione totale è aumentata nell'ultimo anno, con un incremento su base annua del 2%. Tuttavia, il tasso di occupazione italiano “rimane ben al di sotto della media Ocse: 62,1% contro 70,2% nel 1° trimestre di quest’anno”.
L'Italia è il Paese che ha registrato il più forte calo dei salari reali tra le maggiori economie dell'Ocse. «Nel primo trimestre del 2024, i salari reali erano ancora inferiori del 6,9% rispetto a prima della pandemia», ricorda il rapporto.
Preoccupante, poi, l’evoluzione in negativo del potere d’acquisto di chi ha un posto, coerente con l’aumento della povertà assoluta tra i lavoratori dipendenti registrato dall’Istat.
Le previsioni sono nere. Nei prossimi due anni “la crescita dei salari reali dovrebbe rimanere contenuta”: i salari nominali in Italia dovrebbero crescere del 2,7% nel 2024 e del 2,5% nel 2025, aumenti “significativamente inferiori a quelli della maggior parte degli altri Paesi Ocse”. Visto che l’inflazione è data all’1,1% nel 2024 e al 2% nel 2025, in tasca rimarrà qualcosa ma il recupero riguarderà solo una parte del potere d’acquisto perduto. Nel 2025 i lavoratori italiani saranno più poveri di quanto fossero prima della pandemia.
Male anche gli strumenti che hanno sostituito il reddito di cittadinanza che per Ocse andrebbero estesi. Tutto bene, dicono.
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Author | Giulio Cavalli |
Organization | Giulio Cavalli |
Categories | News |
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