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È iniziata una nuova guerra, una guerra che appare più vicina di tante altre. Questa volta, ben più di altre, il nemico è riconoscibile e condannarlo, difendersi con le armi,...
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È iniziata una nuova guerra, una guerra che appare più vicina di tante altre. Questa volta, ben più di altre, il nemico è riconoscibile e condannarlo, difendersi con le armi, sembra una reazione istintiva. Una reazione che, però, finisce per dare più importanza allo scontro che al porre fine alle ostilità.
A pagare, come in ogni conflitto, sono le vittime, le persone innocenti.
È questa la logica della guerra, delle armi, della violenza, che la politica sceglie di perpetrare, dimenticandosi quello che la storia ci ha insegnato.
Per esorcizzare la guerra il tavolo della pace è l’unica possibilità.
Perché anche questa volta, si tratta di scegliere da che parte stare. Altre armi vuol dire altre vittime.
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A pagare, come in ogni conflitto, sono le vittime, le persone innocenti.
È questa la logica della guerra, delle armi, della violenza, che la politica sceglie di perpetrare, dimenticandosi quello che la storia ci ha insegnato.
Per esorcizzare la guerra il tavolo della pace è l’unica possibilità.
Perché anche questa volta, si tratta di scegliere da che parte stare. Altre armi vuol dire altre vittime.
6 MAY 2022 · Quali sono le relazioni tra guerra e crisi climatica?
Roberto Mezzalama, esperto ambientale e autore, esplora con noi tre aspetti: il peso del settore militare globale nell’emissione di gas a effetto serra in tempo di pace; gli effetti climatici ed ecologici dei conflitti; il controllo delle fonti fossili di energia come motivazione principale dei grandi conflitti armati.
6 APR 2022 · Il conflitto in Ucraina ha dimostrato ancora una volta che l’aumento delle spese militari – cresciute del 90% dal 2001 al 2020 – non equivale a vivere in un mondo più sicuro.
Inviare armi e aumentare il livello del conflitto significa solo avere più vittime tra i civili, più persone che soffriranno, più semi di odio. E sottrae risorse a istruzione, sanità, lavoro…
Francesco Vignarca, coordinatore delle Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo, racconta come si può costruire la pace attraverso 3 parole chiave: disarmare, soccorrere e negoziare.
1 APR 2022 · Quali sono le radici della guerra iniziata il 24 febbraio scorso con l’invasione dell’Ucraina? Quali saranno le conseguenze del conflitto ucraino sul piano della politica internazionale?
Alberto Negri, giornalista, ci guida nella comprensione di un conflitto sempre più complesso da inquadrare nelle sue caratteristiche e implicazioni.
(Il video è stato registrato il 24 marzo)
31 MAR 2022 · La prima vittima della guerra non è – come spesso si dice – la verità, ma il pensiero: in una specie di schema binario, ci viene spesso chiesto di essere da una parte del fronte o dall’altra. In questa concezione i pacifisti, che non si schierano con nessuna delle parti in causa, sono tacciati di essere ingenui: essere oggi pacifisti vuol dire invece evitare le semplificazioni, interrogarsi sulle cause per cercare una soluzione, smontare la propaganda bellica, che vede spesso la negoziazione come una resa.
Donatella Di Cesare, filosofa e scrittrice, stimola una riflessione su cosa significa essere pacifisti e perché la pace oggi è l’unica possibilità.
È iniziata una nuova guerra, una guerra che appare più vicina di tante altre. Questa volta, ben più di altre, il nemico è riconoscibile e condannarlo, difendersi con le armi,...
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È iniziata una nuova guerra, una guerra che appare più vicina di tante altre. Questa volta, ben più di altre, il nemico è riconoscibile e condannarlo, difendersi con le armi, sembra una reazione istintiva. Una reazione che, però, finisce per dare più importanza allo scontro che al porre fine alle ostilità.
A pagare, come in ogni conflitto, sono le vittime, le persone innocenti.
È questa la logica della guerra, delle armi, della violenza, che la politica sceglie di perpetrare, dimenticandosi quello che la storia ci ha insegnato.
Per esorcizzare la guerra il tavolo della pace è l’unica possibilità.
Perché anche questa volta, si tratta di scegliere da che parte stare. Altre armi vuol dire altre vittime.
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A pagare, come in ogni conflitto, sono le vittime, le persone innocenti.
È questa la logica della guerra, delle armi, della violenza, che la politica sceglie di perpetrare, dimenticandosi quello che la storia ci ha insegnato.
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Perché anche questa volta, si tratta di scegliere da che parte stare. Altre armi vuol dire altre vittime.
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