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Filosofie da vivere porta l'antica saggezza nella vita moderna. Filosofia da vivere è un podcast dedicato alla filosofia e alla riflessione. La filosofia è una disciplina che ci aiuta a...
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Filosofie da vivere porta l'antica saggezza nella vita moderna.
Filosofia da vivere è un podcast dedicato alla filosofia e alla riflessione.
La filosofia è una disciplina che ci aiuta a comprendere il mondo e noi stessi, a trovare significato nella vita e a viverla in modo più consapevole.
Segui il mio podcast per arricchire la tua cultura e trovare ispirazione nei momenti di difficoltà.
Potrai scoprire la saggezza dei grandi pensatori della storia, ma anche riflettere su temi attuali e universali.
Non perdere l'occasione di ampliare i tuoi orizzonti e di crescere come individuo.
Mi dedico alle idee filosofiche che possono cambiare la tua vita e che ti aiuteranno a migliorare tutti gli aspetti: istruzione, spiritualità, finanza, relazioni, crescita personale ed emotiva.
Prof. Vincenzo Geraldi
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22 AUG 2024 · È POSSIBILE PREVEDERE GLI IMPREVISTI? - TALEB NASSIM - IL CIGNO NERO IL CIGNO NERO
IL LIBRO - https://www.youtube.com/redirect?event=video_description&redir_token=QUFFLUhqazZoMEM1ZThlU2p6WVFRMWFfMUNSSUhoa2d3UXxBQ3Jtc0tsQW9xcjFSb1RMTHg5VHM3NjZScVNfM3FLaFpDLTM5Yjh0ZlRHbEo5SjNoNnVSZm1kbU9PbUc0VndRM1lFNmVsYlBqSDlta3hnSTlNSWp6SjlkLWZCNFZuVG1EWWJIcWNpNVM3VS05UENTVjJsYkJGdw&q=https%3A%2F%2Famzn.to%2F3Xhid04&v=SGX3f9--iRc
Viviamo in un mondo che ci illude di essere prevedibile. I dati, le statistiche, i modelli ci promettono certezze. Ma la storia ci insegna che la realtà è ben più imprevedibile. Un solo evento, apparentemente insignificante, può scatenare una reazione a catena e sconvolgere tutto ciò che credevamo di conoscere. Questo evento, raro, impattante e inaspettato, è ciò che Nassim Taleb ha definito 'cigno nero'. Cos'è un Cigno Nero? Prima della scoperta dell'Australia, si pensava che tutti i cigni fossero bianchi. L'avvistamento di un cigno nero in quel continente ha dimostrato quanto le nostre certezze possano essere fragili. Taleb ha esteso questo concetto a tutti i campi, dalla finanza alla politica, dalla scienza alla storia. Caratteristiche del cigno nero Rarità: Eventi che escono dai modelli statistici tradizionali. Impatto: Conseguenze di vasta portata, spesso irreversibili. Retrospettiva: Una volta avvenuti, sembrano ovvi e prevedibili, ma lo erano solo a posteriori. Esempi di cigni neri nella storia La peste nera: Una malattia sconosciuta che decimò la popolazione europea. L'invenzione di Internet: Ha rivoluzionato la comunicazione e l'economia globale. L'11 settembre: Un attacco terroristico che ha cambiato il mondo. La crisi finanziaria del 2008: Un crollo del sistema bancario globale innescato da pratiche finanziarie rischiose. La pandemia di COVID-19: Un virus sconosciuto che ha paralizzato il mondo. Le conseguenze dei cigni neri Effetti a catena: Un piccolo evento può innescare una reazione a catena con conseguenze imprevedibili. Rischio sistemico: I cigni neri possono mettere a rischio interi sistemi, economici, sociali o politici. Opportunità nascoste: Anche se spesso associati a eventi negativi, i cigni neri possono creare nuove opportunità. Come affrontare i cigni neri? Antifragilità: Invece di cercare di evitare i cigni neri, bisogna costruire sistemi che ne traggano vantaggio. Pensare in modo non lineare: Sfida le assunzioni e considera scenari estremi. Diversificazione: Non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Resilienza: Sviluppa la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Apprendimento continuo: Resta aggiornato e sii pronto a rivedere le tue convinzioni. Il cigno nero ci ricorda che il futuro è incerto e che non possiamo prevedere tutto. Ma possiamo prepararci all'imprevisto. Possiamo costruire sistemi più resilienti, coltivare la curiosità e l'apertura mentale, e imparare a navigare in un mondo in continuo cambiamento. L'imprevisto non è solo una minaccia, ma anche un'opportunità per crescere e evolvere.
21 FEB 2024 · Lao Tzu, trasforma la tua vita in un'opera d'arte La filosofia di Lao Tzu, il fondatore del taoismo, è una fonte di saggezza e armonia per chi vuole vivere in sintonia con l’universo. Scopri il significato del Tao, la Via che guida tutte le cose, e i principi della non azione, che ti insegnano a seguire il flusso naturale della vita. Leggi il Tao Te Ching, il libro che raccoglie gli insegnamenti di Lao Tzu, e lasciati ispirare dalle sue parole profonde e intuitive. Se vuoi approfondire la filosofia di Lao Tzu e il taoismo, continua a seguire il nostro canale. Inserisci le tue parole chiave preferite e troverai facilmente le risposte che cerchi. Entra nel mondo di Lao Tzu e del taoismo e scopri come trasformare la tua vita in un’opera d’arte.
15 FEB 2024 · Benvenuti, cari ascoltatori, a un nuovo episodio del podcast Filosofia da Vivere. Oggi, ascolteremo alcune massime del grande Filosofo Nietzsche.
Rilassatevi e godetevi queste perle di saggezza!
A volte le persone non vogliono sentire la verità
perché non vogliono che le loro illusioni vengano distrutte.
Ciò che non ci uccide, ci rende più forti.
La donna migliora i difetti del viso con i cosmetici,
i difetti del corpo con i vestiti e i difetti mentali con il matrimonio con un uomo intelligente.
Chi ha un perché per cui vivere può sopportare quasi ogni come.
La speranza in realtà è il peggiore dei mali, perchè prolunga i tormenti dell'uomo.
Il serpente che non può cambiare la pelle deve morire. Così come le menti a cui viene impedito di cambiare opinione cessano di essere menti.
Stare bene in un matrimonio significa stare bene con i difetti del proprio coniuge.
In definitiva, è il desiderio, non il desiderato, che amiamo.
Chi dà da mangiare agli affamati ristora la propria anima.
Un pensiero, anche solo una possibilità, può sconvolgerci e trasformarci.
Vivere è soffrire.
Sopravvivere è trovare un significato nella sofferenza.
Coloro che si gonfiano sono maledetti quando vengono punti da un piccolo spillo per scoppiare.
È più nobile dichiararsi in errore che insistere nell'avere ragione,
soprattutto quando si ha ragione.
Chi non è capace né di amare né di avere un rapporto di amicizia scommette sicuramente sul matrimonio.
Devi essere pronto a bruciarti nella tua stessa fiamma. Come potresti risorgere se prima non sei diventato cenere?
La vita non è mille volte troppo breve per annoiarsi?
Chi combatte i mostri deve fare attenzione per non diventare a sua volta un mostro.
La mancanza dei giovani è che pensano di essere più felici o infelici di quanto non lo siano in realtà.
Chi non sa mettere in ghiaccio i propri pensieri non dovrebbe entrare nel vivo della disputa.
Molti si ostinano a perseguire la strada che hanno scelto, pochi nel perseguire la meta.
Ci fermiamo troppo spesso a conoscere il bene senza farlo, perché conosciamo anche il meglio, ma non possiamo farlo.
La sensualità spesso forza troppo la crescita dell'amore,
così che la sua radice rimane debole e si strappa facilmente.
Chi obbedisce non ascolta se stesso.
Senza la musica la vita sarebbe un errore.
Ciò che era silenzioso nel padre parla nel figlio, e spesso ho trovato nel figlio il segreto svelato dal padre.
Meno amici ha una persona, più ha tempo per stare da sola con se stessa e più si sente felice
Ho notato che l'autunno è più una stagione dell'anima che della natura
Quando dobbiamo cambiare idea su una persona, riteniamo che l'inconveniente che ci provoca gli sia molto contro
E' rischioso sposarsi dopo i quarant'anni, perché il rischio di prendere una decisione del genere sotto l'influenza della solitudine è molto elevato
Il segreto per raccogliere il massimo frutto e il massimo godimento della vita è vivere pericolosamente
Fate molta attenzione se venite lodati, significa che potete essere sicuri di non essere ancora sul vostro vero cammino, ma su quello di qualcun altro
Ad alcuni non puoi dare la mano, ma solo uno schiaffo con la zampa
e vorrei che la tua zampa avesse anche gli artigli
L'unica cosa che rende infelice un matrimonio non è la mancanza di amore, ma la mancanza di amicizia
Non parlare affatto di se stessi è una forma molto raffinata di ipocrisia
In condizioni di pace l'uomo militante attacca se stesso
La vanità ferita non è forse la madre di tutte le tragedie?
Quando guardi abbastanza a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà a sua volta in te
Il vantaggio di una cattiva memoria è che si gode più volte delle stesse cose belle Per la prima volta
Se ti sono piaciute queste massime di Nietzsche, lascia un like e segui il podcast ed il canale Youtube. Sono graditi i commenti ed i suggerimenti per migliorarci. Grazie e a presto da Filosofia da Vivere.
13 FEB 2024 · Le Massime di Confucio che cambieranno la tua vita
Confucio è stato uno dei più grandi filosofi e maestri della storia, fondatore di una corrente di pensiero che ha influenzato profondamente la cultura cinese e orientale. Le sue parole di saggezza, raccolte dai suoi discepoli nel Lun-yu, sono ancora oggi fonte di ispirazione e di riflessione per chi cerca una guida morale e spirituale nella vita.
In questo episodio, vi proponiamo una selezione di alcune delle massime di Confucio che cambiano la vita, suddivise per temi come il lavoro, l’amicizia, la felicità, il cambiamento, lo studio e il silenzio.
Scoprirete come le frasi di Confucio possano aiutarvi a migliorare voi stessi, a relazionarvi con gli altri, a superare le difficoltà e a trovare il senso della vostra esistenza.
Buon ascolto!
9 FEB 2024 · Platone: Come scoprire la verità in noi stessi
Benvenuti a Filosofia da vivere, il podcast che vi aiuta a riflettere sulle grandi domande della vita. Io sono Vincenzo Geraldi e oggi parleremo di come Platone ci insegni a conoscere noi stessi.
Platone è stato uno dei più grandi filosofi dell'antichità, vissuto nel IV secolo a.C. ad Atene. Discepolo di Socrate e maestro di Aristotele, Platone ha fondato la prima scuola filosofica della storia, l'Accademia. Le sue opere, scritte sotto forma di dialoghi, trattano di vari temi, come la politica, l'etica, l'arte, l'amore, la conoscenza e la realtà.
Per Platone, la filosofia è la ricerca della verità, che si trova al di là del mondo sensibile e mutevole, nel mondo delle idee, che sono le essenze eterne e immutabili di tutte le cose. Per accedere a questo mondo, bisogna usare la ragione, che è la facoltà propria dell'anima umana. L'anima, infatti, per Platone, è immortale e preesiste al corpo, e ha già contemplato le idee prima di incarnarsi. Tuttavia, il corpo e i sensi sono degli ostacoli che impediscono all'anima di ricordare le idee e di elevarsi al bene supremo, che è l'idea di bellezza.
Come possiamo allora conoscere noi stessi e la verità? Platone ci propone due metodi:
- Il primo è la maieutica, ovvero l'arte di far partorire le idee. Si tratta di un metodo dialettico, che consiste nel porre domande e controdomande al nostro interlocutore, per stimolare la sua capacità critica e far emergere le sue contraddizioni. In questo modo, lo si porta a riconoscere la propria ignoranza e a ricercare la verità con umiltà. La maieutica è il metodo usato da Socrate, che si definiva una levatrice di anime, e che diceva: "So di non sapere".
- Il secondo è la reminiscenza, ovvero il ricordo delle idee. Si tratta di un processo di anamnesi, che consiste nel risvegliare nella nostra anima le conoscenze innate che possiede, ma che ha dimenticato a causa della vita corporea. La reminiscenza si attiva attraverso l'esperienza sensibile, che ci fa intuire le idee che stanno dietro le cose. La reminiscenza è il metodo usato da Platone, che sosteneva che imparare è ricordare.
Questi due metodi ci aiutano a conoscere noi stessi e la verità, ma non a raggiungerla del tutto. La conoscenza, infatti, per Platone, è un cammino ascendente, che richiede fatica e disciplina, e che passa attraverso diversi gradi, dal più basso al più alto. Platone illustra questo cammino nella famosa allegoria della caverna, che troviamo nel libro VII della Repubblica.
L'allegoria della caverna immagina che ci siano degli uomini incatenati in una caverna, che vedono solo le ombre proiettate da un fuoco sul muro davanti a loro. Questi uomini credono che le ombre siano la realtà, e non sanno che dietro di loro c'è l'uscita della caverna, che conduce al mondo esterno, dove c'è la luce del sole. Uno di questi uomini, però, riesce a liberarsi dalle catene e ad uscire dalla caverna, e scopre così la vera realtà, fatta di cose concrete e di idee. Tuttavia, il suo percorso non è facile, perché deve abituarsi alla luce, che all'inizio lo acceca, e deve affrontare la resistenza e la derisione degli altri prigionieri, che non credono al suo racconto e preferiscono restare nella caverna.
Questa allegoria rappresenta la condizione umana, che è divisa tra il mondo sensibile e il mondo intelligibile, tra l'ignoranza e la sapienza, tra l'opinione e la scienza. Platone ci invita a uscire dalla caverna, a liberarci dalle illusioni e dai pregiudizi, e a cercare la verità con la ragione e con l'amore. Platone ci dice: "La filosofia è il desiderio di sapere".
9 FEB 2024 · Seneca e le tre strategie per vincere le paure
Benvenuti a Filosofia da vivere, il podcast che vi aiuta a riflettere sulle grandi domande della vita. Io sono Vincenzo Geraldi e oggi parleremo di come Seneca ci insegni a vincere la paura.
Seneca è stato uno dei più grandi filosofi stoici, vissuto nel I secolo d.C. a Roma. La sua vita è stata segnata da eventi drammatici, come l'esilio, le accuse di cospirazione e il suicidio forzato. Eppure, Seneca ha saputo affrontare le avversità con coraggio e saggezza, seguendo i principi della filosofia stoica.
La filosofia stoica ci insegna che la felicità non dipende dalle circostanze esterne, ma dal nostro atteggiamento interiore. Non possiamo controllare gli eventi, ma possiamo controllare come reagiamo ad essi. Per gli stoici, la paura è una delle principali cause di infelicità, perché ci rende schiavi delle nostre passioni e ci impedisce di agire razionalmente.
Come possiamo allora vincere la paura? Seneca ci propone tre strategie:
- La prima è la premeditatio malorum, ovvero la premeditazione dei mali. Si tratta di immaginare in anticipo le possibili sventure che potrebbero accadere, e prepararsi mentalmente ad affrontarle. In questo modo, riduciamo l'effetto sorpresa e ci abituiamo all'idea che nulla è sicuro e stabile nella vita. Seneca dice: "Non è che le cose ci colpiscono in modo improvviso e inaspettato; ma noi siamo deboli e fragili, perché non abbiamo pensato in precedenza a ciò che può accadere".
- La seconda è la comparatio, ovvero il confronto. Si tratta di mettere in relazione la nostra situazione con quella di altre persone, che magari sono in condizioni peggiori o hanno affrontato prove più dure. In questo modo, relativizziamo i nostri problemi e ci rendiamo conto che non siamo soli né sfortunati. Seneca dice: "Se vuoi sopportare meglio le tue disgrazie, confrontale con quelle di altri".
- La terza è la ratio, ovvero la ragione. Si tratta di usare il nostro intelletto per analizzare le cause e le conseguenze delle nostre paure, e per trovare le soluzioni più adeguate. In questo modo, evitiamo di lasciarci sopraffare dalle emozioni e agiamo con prudenza e discernimento. Seneca dice: "Non c'è nulla di così terribile che non possa essere sopportato dalla ragione".
Queste tre strategie ci aiutano a vincere la paura, ma non a eliminarla del tutto. La paura è infatti un sentimento naturale e umano, che ci avvisa di un pericolo e ci spinge a proteggerci. Il problema è quando la paura diventa eccessiva e irrazionale, e ci paralizza o ci fa agire in modo sconsiderato. In questo caso, dobbiamo ricorrere alla filosofia, che ci offre gli strumenti per dominare la paura e non essere dominati da essa.
Seneca ci dice: "Non è che la filosofia ci tolga ogni paura; ma ci rende forti e capaci di sopportare ciò che temiamo". La filosofia, quindi, non è una fuga dalla realtà, ma un modo di vivere la realtà con più consapevolezza e serenità. La filosofia è, in definitiva, una filosofia da vivere.
7 FEB 2024 · Platone è meglio del Prozac
Si tratta di un libro che ci mostra come la filosofia possa essere uno strumento efficace e pratico per affrontare i problemi personali, relazionali e sociali che ci affliggono nella vita quotidiana. Il libro si basa sull'esperienza dell'autore, che è un filosofo e un consulente filosofico, cioè una persona che offre consulenze individuali o di gruppo basate sui principi e i metodi della filosofia.
Ma cosa significa fare consulenza filosofica? E in cosa si differenzia dalla terapia psicologica?
Marinoff ci spiega che la consulenza filosofica non è una forma di psicoterapia, ma una pratica complementare e alternativa, che si rivolge a persone sane e consapevoli, che vogliono migliorare la qualità della loro vita, risolvere i loro dilemmi morali, trovare il loro scopo esistenziale, o semplicemente avere una guida e un sostegno nel loro percorso di crescita personale. La consulenza filosofica non si occupa di diagnosticare o curare disturbi mentali, ma di aiutare le persone a chiarire i loro valori, le loro credenze, le loro emozioni, le loro scelte, e a sviluppare le loro capacità razionali, critiche, creative, etiche. La consulenza filosofica non si basa su teorie o tecniche predefinite, ma si adatta alle esigenze e alle preferenze di ogni cliente, attingendo alla vasta e variegata tradizione filosofica, che offre una ricchezza di idee, concetti, argomenti, esempi, storie, che possono illuminare e ispirare le nostre riflessioni e le nostre azioni.
Il libro di Marinoff è diviso in due parti: nella prima parte, l'autore ci introduce alla storia, alla teoria e alla pratica della consulenza filosofica, illustrandone i principi, i metodi, i benefici, e confrontandola con altre forme di aiuto, come la psicologia, la religione, la medicina, la politica.
Nella seconda parte, l'autore ci presenta una serie di casi reali, tratti dalla sua esperienza professionale, in cui ha applicato la consulenza filosofica a diverse situazioni problematiche, come la depressione, l'ansia, il lutto, il divorzio, la violenza, la dipendenza, il razzismo, la guerra, la povertà, l'ecologia. In ogni caso, l'autore ci mostra come ha usato la filosofia per aiutare i suoi clienti a capire la natura e le cause dei loro problemi, a esplorare le possibili soluzioni, a valutare le conseguenze, a scegliere la migliore opzione, a metterla in pratica, a monitorare i risultati. In particolare, l'autore ci mostra come ha usato le idee e le opere di alcuni dei più grandi filosofi della storia, come Platone, Aristotele, Epicuro, Seneca, Kant, Nietzsche, Sartre, e molti altri, per fornire spunti, suggerimenti, consigli, a seconda del contesto e del bisogno di ogni cliente.
Il libro di Marinoff è un libro che ci fa scoprire la filosofia come una disciplina viva, attuale, utile, che non si limita a speculare su questioni astratte e teoriche, ma che si occupa di affrontare le questioni concrete e pratiche che riguardano la nostra vita. È un libro che ci fa apprezzare la filosofia come una fonte di saggezza, di consolazione, di motivazione, di trasformazione, che non si limita a fornirci delle risposte definitive e dogmatiche, ma che ci stimola a porci delle domande critiche e creative, a cercare le nostre risposte personali e originali. È un libro che ci fa sperimentare la filosofia come una terapia, una medicina, un antidoto, che non si limita a curare i nostri sintomi e i nostri malesseri, ma che ci aiuta a prevenire le nostre malattie e a promuovere la nostra salute, a livello individuale e collettivo.
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7 FEB 2024 · Nella tana del coniglio, di Francesca Fialdini e Leonardo Mendolicchio.
Per leggere il libro e approfondire il tema https://amzn.to/3SnLC4U
Si tratta di un libro che racconta sei storie di persone affette da disturbi del comportamento alimentare, come anoressia, bulimia e binge eating. Il titolo del libro si ispira alla famosa scena del film "Alice nel paese delle meraviglie", in cui la protagonista segue il coniglio bianco e cade in una tana che la porta in un mondo fantastico e surreale.
Fialdini e Mendolicchio usano questa metafora per descrivere la condizione di chi soffre di questi disturbi, che si ritrova in una realtà distorta e alienante, in cui il cibo diventa un'ossessione, un nemico, un rifugio, un castigo. Ma cosa spinge queste persone a entrare nella tana del coniglio? E come possono uscirne?
Fialdini e Mendolicchio ci offrono una testimonianza diretta e autentica di sei protagonisti, che hanno accettato di raccontare la loro esperienza, le loro emozioni, le loro difficoltà, le loro speranze. Sono Martha, Benedetta, Giulia, Valentina, Marco e Anna, sei nomi di fantasia per proteggere la loro privacy, ma sei storie vere, che potrebbero essere le nostre, o di qualcuno che conosciamo. Attraverso le loro parole, scopriamo che i disturbi alimentari non sono solo una questione di peso, di dieta, di estetica, ma sono il sintomo di un malessere profondo, che ha a che fare con l'identità, l'autostima, il rapporto con gli altri, il senso della vita. Scopriamo che dietro a questi disturbi ci sono spesso traumi, abusi, violenze, solitudine, incomprensione, pressioni sociali, aspettative irrealistiche. Scopriamo che questi disturbi sono una forma di dipendenza, che crea una dipendenza psicologica e fisica, che rende difficile liberarsene.
Ma scopriamo anche che questi disturbi non sono una condanna, che si può guarire, che si può ritrovare il gusto di vivere, di amare, di mangiare. Fialdini e Mendolicchio ci mostrano il percorso di guarigione di questi sei protagonisti, che hanno avuto il coraggio di chiedere aiuto, di affrontare le loro paure, di cambiare le loro abitudini, di riscoprire il loro valore. Ci mostrano come la guarigione sia un processo lungo e faticoso, che richiede impegno, volontà, pazienza, sostegno. Ci mostrano come la guarigione sia possibile, grazie all'aiuto di professionisti qualificati, di familiari e amici, di gruppi di auto-aiuto, di associazioni e iniziative. Ci mostrano come la guarigione sia una rinascita, una liberazione, una vittoria.
Questo libro è un libro che fa bene, che fa riflettere, che fa emozionare. È un libro che ci fa capire cosa significa soffrire di disturbi alimentari, ma anche cosa significa superarli. È un libro che ci fa apprezzare il valore della vita, del cibo, dell'amore. È un libro che ci fa entrare nella tana del coniglio, ma anche uscirne.
5 FEB 2024 · Padre ricco padre povero
In questo libro, l’autore ci spiega come i ricchi insegnano ai loro figli a gestire il denaro e a raggiungere la libertà finanziaria, a differenza dei poveri e della classe media che non ricevono alcuna educazione finanziaria. Vedremo quali sono le sei idee principali del libro e come possiamo applicarle alla nostra vita.
La prima idea è che i ricchi non lavorano per i soldi, ma fanno lavorare i soldi per loro. Questo significa che i ricchi non scambiano il loro tempo per il denaro, ma investono il loro denaro in attività che generano reddito passivo, cioè flussi di entrata che non richiedono la loro presenza fisica o mentale. Ad esempio, i ricchi investono in immobili, azioni, obbligazioni, royalties, ecc. In questo modo, i ricchi si liberano dalla dipendenza dal lavoro e possono dedicare il loro tempo a ciò che amano fare.
La seconda idea è che i ricchi comprano degli attivi, mentre i poveri e la classe media comprano dei passivi. Un attivo è qualcosa che mette soldi in tasca, un passivo è qualcosa che toglie soldi dalla tasca. Molte persone credono di possedere degli attivi, ma in realtà possiedono dei passivi. Ad esempio, una casa può essere un attivo se produce un affitto, ma può essere un passivo se richiede spese di manutenzione, tasse, mutuo, ecc. Lo stesso vale per una macchina, un abito, un orologio, ecc. I ricchi si concentrano su come aumentare il loro patrimonio netto, cioè la differenza tra i loro attivi e i loro passivi, mentre i poveri e la classe media si concentrano su come aumentare il loro reddito lordo, cioè il denaro che guadagnano prima delle tasse.
La terza idea è che i ricchi badano ai propri affari. Questo significa che i ricchi non si lasciano distrarre dalle mode, dalle opinioni altrui, dalle notizie, ecc. ma si focalizzano sul loro obiettivo di creare ricchezza. I ricchi si occupano di ciò che li appassiona e che li rende felici, non di ciò che gli altri si aspettano da loro. I ricchi si educano continuamente sulle opportunità di investimento, sui principi finanziari, sulle strategie di successo, ecc. I ricchi non si affidano al governo, al datore di lavoro, alla famiglia, ecc. per garantire il loro futuro, ma si assumono la responsabilità della loro vita finanziaria.
La quarta idea è che i ricchi usano le aziende per pagare meno tasse. Questo significa che i ricchi sfruttano le leggi fiscali a loro favore, creando delle società che riducono il loro carico tributario. Le società possono infatti dedurre molte spese dal loro reddito imponibile, come i viaggi, le auto, le cene, le donazioni, ecc. Inoltre, le società pagano le tasse solo sul reddito netto, cioè dopo aver pagato le spese, mentre le persone fisiche pagano le tasse sul reddito lordo, cioè prima di pagare le spese. In questo modo, i ricchi pagano meno tasse e hanno più soldi da reinvestire nei loro attivi.
La quinta idea è che i ricchi inventano i soldi. Questo significa che i ricchi sono in grado di creare opportunità di guadagno dove gli altri non le vedono, grazie alla loro creatività, alla loro visione, alla loro capacità di risolvere i problemi, ecc. I ricchi non aspettano che i soldi arrivino da soli, ma li cercano e li attraggono con le loro idee e le loro azioni. I ricchi non si limitano a seguire il mercato, ma lo anticipano e lo influenzano. I ricchi non hanno paura di fallire, ma imparano dai loro errori e migliorano le loro competenze.
La sesta e ultima idea è che i ricchi lavorano per imparare e non per guadagnare. Questo significa che i ricchi non scelgono il loro lavoro in base al salario, ma in base alle esperienze, alle conoscenze, alle abilità che possono acquisire. I ricchi non si accontentano di fare un lavoro che non li sfida, che non li fa crescere, che non li appaga. I ricchi cercano di ampliare il loro bagaglio culturale, professionale, personale, imparando da persone più esperte, da libri, da corsi, da seminari, ecc. I ricchi sanno che il loro valore dipende dal loro capitale intellettuale, cioè dalla loro capacità di creare valore per gli altri.Queste sono le sei idee principali che Robert T. Kiyosaki ci propone nel suo libro “Padre Ricco Padre Povero”.
Spero che vi siano state utili e interessanti.
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1 FEB 2024 · Come si fa a costruire l’autodisciplina? Marco Aurelio ci offre alcuni suggerimenti pratici, che possiamo riassumere in quattro punti:
- Ricorda il tuo scopo. Marco Aurelio ci invita a ricordare sempre qual è il nostro scopo nella vita, ovvero ciò che ci rende felici e soddisfatti. Per lui, il nostro scopo è quello di vivere secondo la natura, cioè di seguire la ragione e la virtù, e di fare il nostro dovere verso noi stessi, verso gli altri e verso il cosmo. Se abbiamo chiaro il nostro scopo, saremo più motivati a fare ciò che è bene e a evitare ciò che è male, anche se richiede sforzo o rinuncia. Come scrive Marco Aurelio: “Non devi fare nulla che non sia conforme alla tua natura, e non devi omettere nulla che sia conforme alla tua natura” (Pensieri, IV, 23).
- Fai un esame di coscienza. Marco Aurelio ci consiglia di fare ogni giorno un esame di coscienza, in cui valutiamo le nostre azioni, i nostri pensieri e i nostri sentimenti, e in cui ci chiediamo se abbiamo agito bene o male, se abbiamo seguito la ragione o le passioni, se abbiamo fatto progressi o regressi. Questo esercizio ci aiuta a prendere coscienza dei nostri errori, a correggerli, a rafforzare le nostre virtù e a imparare dai nostri fallimenti. Come dice Marco Aurelio: “Ogni sera, prima di andare a dormire, fai un bilancio della tua giornata. Quante volte hai trasgredito? Quante volte hai fatto il bene? Quale progresso hai fatto?” (Pensieri, X, 36).
- Prepara la tua mente. Marco Aurelio ci suggerisce di preparare la nostra mente alle difficoltà e alle sfide che potremmo incontrare nella vita, e di immaginare come reagiremmo in modo razionale e virtuoso. Questo esercizio ci aiuta a prevenire le sorprese, a gestire le situazioni avverse, a mantenere la calma e a non lasciarci sopraffare dalle emozioni negative. Come afferma Marco Aurelio: “Ogni mattina, quando ti svegli, pensa a quali difficoltà potresti incontrare, e preparati a dire: ‘Non mi turberà, perché ho la forza di mente per affrontarla’” (Pensieri, VIII, 9).
- Ripeti a te stesso dei mantra. Marco Aurelio ci propone di ripetere a noi stessi delle frasi o dei principi che ci ricordano i nostri valori, le nostre regole e i nostri obiettivi, e che ci incoraggiano a perseverare nella nostra autodisciplina. Questi mantra ci aiutano a focalizzare la nostra attenzione, a rafforzare la nostra volontà, a ispirare la nostra azione e a superare le nostre debolezze. Come esempio, Marco Aurelio ci offre alcuni dei suoi mantra preferiti: “Fai poco e bene” (Pensieri, IV, 24); “La vita è breve, l’arte è lunga, l’occasione fugace, l’esperienza fallace, il giudizio difficile” (Pensieri, IV, 50); “Non agire come se avessi ancora diecimila anni davanti a te. Il destino è in agguato, e tu vivi come se fossi già morto” (Pensieri, IV, 17).
- Questi sono solo alcuni dei consigli che Marco Aurelio ci dà per costruire l’autodisciplina, una qualità che possiamo coltivare ogni giorno con la pratica e la riflessione. Se seguiamo gli insegnamenti di questo grande filosofo, potremo vivere una vita più razionale, più morale e più felice.
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Author | Vincenzo Geraldi |
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