7 OCT 2022 · https://www.ascuoladimpresa.net/rapporto-di-indebitamento/
L’indice di indebitamento è una banalissima divisione tra il totale del capitale investito ed il totale dei mezzi investiti dall’imprenditore (PATRIMONIO NETTO).
Cosa significa capitale investito? Il calcolo del capitale investito non c’è perché è il capitale investito è tutto il totale di stato patrimoniale (tanto delle attività, tanto delle passività)!
Il rapporto di indebitamento è definito in tanti altri modi: leverage, leva finanziaria; mentre il suo reciproco (PN/TA) è denominato rapporto di indipendenza finanziaria… non dice null’altro che quanto dice il rapporto di indebitamento in senso contrario!
Scoperto cosa sia, capiamo quale debba essere l’obiettivo da raggiungere.
Qualcuno potrebbe immaginare che indici di indebitamento basso (magari pari a 1) fossero ideale, invece no!
Perché l’imprenditore così starebbe investendo nella propria impresa esclusivamente il suo capitale.
La remunerazione ottenuta non potrebbe crescere in senso assoluto perché menomata dallo scarso investimento di capitale.
Immaginando che l’impresa remuneri il 10% e che il costo del debito sia il 5%. L’imprenditore se si indebitasse potrebbe lucrare la differenza 10%-5% moltiplicata appunto per l’indice di indebitamento. Se si fermasse a 1 non offrirebbe alcun plus per l’impresa.
Qual è l’ideale?
L’imprenditore deve cercare l’EQUILIBRIO. Per ottenere un’elevata remuneratività dall’effetto leva ma che non lo metta in situazioni di rischio finanziario. Difficili da gestire qualora il suo indebitamento crescesse troppo!
Non esprimiamo numeri, a differenza di quanto facciano molti: 3, 4, 5, ecc.
Perché non esiste il numero perfetto. Esiste la coerenza e la specificità della propria impresa, del settore di appartenenza, dell’attitudine al rischio, della capacità del sistema finanziario di seguire l’imprenditore.
Perché è importante?
Il rapporto di indebitamento è importante perché ci dice quanto siamo indebitati con l’ambiente esterno (non solo banche ma anche fornitori, dipendenti, Stato, ecc).
A parere di chi scrive, sotto l’aspetto patrimoniale, forse è il più importante indicatore (sicuramente lo è tra i primi 3 indicatori patrimoniali).
Crisi d’impresa e rapporto di indebitamento
L’importanza del tasso di indebitamento è stata sottolineata, di recente, anche dalla legge 19 ottobre 2017, n. 155, recante “Delega al governo per la riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza” la quale è nata dall’esigenza di provvedere ad una riforma organica della materia dell’insolvenza e delle procedure concorsuali.
Per analizzare questo importante capitolo, abbiamo ripreso quanto magistralmente riportato nell’articolo “Aggravio debitorio per la tardiva gestione della crisi: profili di responsabilità degli amministratori, dei sindaci e delle istituzioni finanziarie anche alla luce della riforma in corso” per portare alla vostra attenzione l’importanza che in futuro avrà ancora di più il grado di indebitamento per ottenere credito dalle banche.
Nel merito dell’attuazione della delega, nel dicembre 2017, il Ministero della Giustizia ha formulato il primo progetto Rordorf, poi modificato ed integrato, come emerso dal testo dello schema di decreto legislativo (c.d. “Schema Rordorf II”) oggetto di deliberazione preliminare del Consiglio dei Ministri in occasione della riunione dell’8 novembre 2018.