Roberto Campagna "Meglio povero che poveraccio"
Jan 28, 2019 ·
19m 56s
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Description
Roberto Campagna "Meglio povero che poveraccio" 185 aforismi 185 prefazione di Rino Caputo Fusibilia Libri www.fusibilia.it Mancava un aforismario in casa Fusibilia. Ha ovviato Roberto Campagna, giornalista, sociologo, scrittore, con...
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Roberto Campagna
"Meglio povero che poveraccio"
185 aforismi 185
prefazione di Rino Caputo
Fusibilia Libri
www.fusibilia.it
Mancava un aforismario in casa Fusibilia. Ha ovviato Roberto Campagna, giornalista, sociologo, scrittore, con la sua arguta penna che traccia nelle 185 massime del libro un ritratto nudo, ma non troppo, delle debolezze umane, suggerendo di affrontare le peripezie della vita con l’antidoto del buon senso e, soprattutto, dell’ironia.
dalla prefazione di Rino Caputo:
Perché 185 sono gli aforismi di Roberto Campagna? Si potrebbe discettare a lungo sulle motivazioni esterne, di superficie, e interne, scomodando l’inconscio. In realtà l’Autore si è trovato di fronte al duplice rischio dell’Opera Interminabile e dell’Incompiuta. Mettere un fermo, apparentemente casuale, aiuta a cominciare. E a finire… Proprio l’aforisma contiene, nella sua forma concisa, ma gravida, asciutta, ma succosa, la ragione della scelta. Come avevano compreso gli Antichi, e come ha riportato Freud nel nostro tempo moderno, il proverbio, la sentenza, il motto di spirito, l’aforisma, appunto, rinunciano alla perfezione del periodo ampio, spesso ridondante, per esprimere, attraverso la via breve, il significato lungo e largo, nel tempo e nello spazio, delle cose del mondo. L’operazione verbale che congegna il discorso corto si trasforma nell’azione vitale che congegna la sequenza della Vita. […] Roberto Campagna aggiunge, tuttavia, il particolare tono umoristico dell’uomo contemporaneo, ormai edotto di ogni illusione e pur sempre fiducioso nel potere della parola, anche di ‘una’ parola, che comprende il mondo.
________
Quello del traditore non è mai un bacio, è sempre un morso.
Le idee non sono mai parole a vanvera e, anche se non vincenti, rappresentano il presupposto dell’azione.
I coraggiosi conoscono più degli altri la paura. Perciò sanno come.
Le idee, una volta espresse, aspettano di essere giudicate per continuare a vivere
Ognuno di noi ha tutte le porte aperte, il problema è entrarci e uscirci all’occorrenza.
Vivere un giorno in più è tanto: si vede nascere e tramontare il sole.
____________
Roberto Campagna, sociologo e giornalista, di mestiere fa il comunicatore. Direttore della rivista ‘Noi/Altri’, collabora con il quotidiano ‘Latina Oggi’. Tra i suoi libri: Il Palato della Memoria, Alle Fontane. Storie di panni di paese, E così fu, A Via Fontana dell’Oro, 101 filastrocche in fila per 1, Il Sapore della Palude e A Tavola nella Terra del Mito. Suoi racconti compaiono nelle antologie Buon Anno e Felice Anno Nuovo, Sorridi Siamo a Roma e Del Sacro e Del Profano.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
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Mancava un aforismario in casa Fusibilia. Ha ovviato Roberto Campagna, giornalista, sociologo, scrittore, con la sua arguta penna che traccia nelle 185 massime del libro un ritratto nudo, ma non troppo, delle debolezze umane, suggerendo di affrontare le peripezie della vita con l’antidoto del buon senso e, soprattutto, dell’ironia.
dalla prefazione di Rino Caputo:
Perché 185 sono gli aforismi di Roberto Campagna? Si potrebbe discettare a lungo sulle motivazioni esterne, di superficie, e interne, scomodando l’inconscio. In realtà l’Autore si è trovato di fronte al duplice rischio dell’Opera Interminabile e dell’Incompiuta. Mettere un fermo, apparentemente casuale, aiuta a cominciare. E a finire… Proprio l’aforisma contiene, nella sua forma concisa, ma gravida, asciutta, ma succosa, la ragione della scelta. Come avevano compreso gli Antichi, e come ha riportato Freud nel nostro tempo moderno, il proverbio, la sentenza, il motto di spirito, l’aforisma, appunto, rinunciano alla perfezione del periodo ampio, spesso ridondante, per esprimere, attraverso la via breve, il significato lungo e largo, nel tempo e nello spazio, delle cose del mondo. L’operazione verbale che congegna il discorso corto si trasforma nell’azione vitale che congegna la sequenza della Vita. […] Roberto Campagna aggiunge, tuttavia, il particolare tono umoristico dell’uomo contemporaneo, ormai edotto di ogni illusione e pur sempre fiducioso nel potere della parola, anche di ‘una’ parola, che comprende il mondo.
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Quello del traditore non è mai un bacio, è sempre un morso.
Le idee non sono mai parole a vanvera e, anche se non vincenti, rappresentano il presupposto dell’azione.
I coraggiosi conoscono più degli altri la paura. Perciò sanno come.
Le idee, una volta espresse, aspettano di essere giudicate per continuare a vivere
Ognuno di noi ha tutte le porte aperte, il problema è entrarci e uscirci all’occorrenza.
Vivere un giorno in più è tanto: si vede nascere e tramontare il sole.
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Roberto Campagna, sociologo e giornalista, di mestiere fa il comunicatore. Direttore della rivista ‘Noi/Altri’, collabora con il quotidiano ‘Latina Oggi’. Tra i suoi libri: Il Palato della Memoria, Alle Fontane. Storie di panni di paese, E così fu, A Via Fontana dell’Oro, 101 filastrocche in fila per 1, Il Sapore della Palude e A Tavola nella Terra del Mito. Suoi racconti compaiono nelle antologie Buon Anno e Felice Anno Nuovo, Sorridi Siamo a Roma e Del Sacro e Del Profano.
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