Riforma fiscale - il nuovo Statuto dei diritti del contribuente

Dec 15, 2023 · 14m 10s
Riforma fiscale - il nuovo Statuto dei diritti del contribuente
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1) Buongiorno Avvocato. La Legge 111/2023 di delega al Governo per la Riforma Fiscale ha previsto novità anche per lo Statuto dei diritti del contribuente. Ma prima di parlare delle...

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1) Buongiorno Avvocato. La Legge 111/2023 di delega al Governo per la Riforma Fiscale ha previsto novità anche per lo Statuto dei diritti del contribuente. Ma prima di parlare delle novità, cos’è lo Statuto dei diritti del contribuente?

Buongiorno Stefano, ben ritrovati. Lo Statuto dei diritti del contribuente, disciplinato dalla legge n. 212 del 27 luglio 2000, dà attuazione ai principi di democraticità e trasparenza del sistema impositivo, contribuendo a migliorare il rapporto tra Fisco e cittadini. Lo Statuto attribuisce ai contribuenti strumenti di tutela e di garanzia nei confronti dell'amministrazione finanziaria, sia in materia di conoscibilità del sistema normativo tributario, sia nell'ambito delle attività di accertamento e riscossione esercitate dagli uffici fiscali. Lo Statuto contiene disposizioni generali dell'ordinamento tributario in attuazione dei principi costituzionali di uguaglianza di tutti i cittadini nei confronti delle disposizioni di legge; di riserva di legge in materia di prestazioni patrimoniali; di capacità contributiva e progressività del sistema tributario; di buon andamento e imparzialità dell'amministrazione. Lo Statuto ha istituito anche la figura del Garante del contribuente, quale Organo operante in piena autonomia ed indipendenza funzionale cui è affidato, principalmente, il compito di vigilare ed assicurare l'attuazione sostanziale delle regole e dei principi peculiari dello Statuto dei diritti del contribuente. Le disposizioni contenute nello Statuto possono essere ricondotte nell'ambito di tre distinti temi: redazione delle norme tributarie; informazione e semplificazione in materia tributaria; diritti e garanzie a tutela dei contribuenti. La concreta attuazione delle disposizioni dello Statuto è avvenuta, tra l'altro, con il Dlgs. n. 32 del 26 gennaio 2001, che contiene disposizioni correttive di leggi tributarie in vigore, al fine di renderle aderenti ai principi dello Statuto.

2) Ora che abbiamo visto di cosa si tratta, quali sono invece le novità introdotte dalla Delega fiscale?

Il Decreto legislativo, con modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente approvato il 23 ottobre dal Governo, dà attuazione alla delega relativa alla revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e all’applicazione in via generalizzata del principio del contraddittorio. Il testo precisa che le disposizioni dello Statuto del contribuente concernenti la garanzia del contradditorio e dell’accesso alla documentazione tributaria, la tutela dell’affidamento, il divieto del ne bis in idem e l’autotutela attengono ai livelli essenziali delle prestazioni e stabilisce che le norme tributarie impositive che recano il presupposto d’imposta e i soggetti passivi si applicano ai soli casi previsti dalla norma. Con riguardo alla disciplina dell’efficacia temporale delle norme tributarie, conferma il principio di irretroattività delle disposizioni tributarie e, in particolare:
  • specifica il regime dei tributi periodici, precisando che nel caso di tributi “dovuti, determinati o liquidati periodicamente” le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della modifica;
  • stabilisce che le presunzioni legali non si applicano retroattivamente;
  • stabilisce il regime dell’annullabilità (in luogo della vigente nullità) dei provvedimenti emessi in violazione dell’obbligo di invitare il contribuente a fornire chiarimenti prima di procedere alle iscrizioni a ruolo derivanti dalla liquidazione dei tributi risultanti da dichiarazioni;
  • disciplina espressamente “il principio del contraddittorio”:
  • stabilisce che tutti i provvedimenti che incidono sfavorevolmente nella sfera del destinatario devono esser preceduti, a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo (il diritto al contraddittorio è escluso per gli atti non aventi contenuto provvedimentale);
  • delinea la procedura, i requisiti e i termini del contraddittorio tra amministrazione e contribuente;
  • interviene sulla disciplina della motivazione degli atti tributari, stabilendo che i provvedimenti dell’amministrazione finanziaria devono essere motivati “a pena di annullabilità”, con l’indicazione specifica dei presupposti, dei mezzi di prova, oltre che delle ragioni giuridiche su cui si fonda la decisione;
  • esplicita la possibilità di prevedere la motivazione anche per relationem;
  • stabilisce che gli atti della riscossione debbano contenere con riguardo agli interessi i criteri di calcolo, la data di decorrenza e i tassi applicati.
3) Quali altri interventi ha previsto la nuova normativa sempre in relazione allo statuto dei Contribuenti? Il testo interviene anche in merito alla disciplina dei vizi degli atti dell’amministrazione finanziaria:
  • annullabilità – gli atti dell’amministrazione finanziaria sono impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria e sono annullabili “per violazione di legge, ivi incluse le norme sulla competenza, sul procedimento, sulla partecipazione del contribuente e sulla validità degli atti”. I motivi di annullabilità non sono rilevabili d’ufficio;
  • nullità – i vizi di nullità devono esser qualificati come tali dalle norme e possono essere eccepiti in sede amministrativa o giudiziaria, sono rilevabili d’ufficio, danno diritto alla ripetizione di quanto versato, salva la prescrizione del credito;
  • irregolarità – l’incompleta o inesatta indicazione dell’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni sull’atto di riscossione costituisce mera irregolarità e non vizio di annullabilità;
  • inesistenza – si chiarisce che è inesistente la notificazione degli atti impositivi e della riscossione priva dei suoi elementi essenziali (soggetti giuridicamente inesistenti, privi di collegamento con il destinatario, estinti); fuori dai predetti casi la notificazione eseguita in violazione di legge è nulla, sanabile in caso di raggiungimento dello scopo dell’atto.
Si estende l’obbligo di conservazione decennale della documentazione tributaria anche alle scritture contabili; decorso il decennio è preclusa all’amministrazione finanziaria l’utilizzabilità, a fini probatori, della documentazione.

Sono queste quindi le tematiche approfondite nella prossima puntata del TaxShowLive?

Assolutamente si, vi invitiamo a seguire la puntata prevista per il prossimo 19 dicembre 2023 con ospite Fabio Dragoni. E' un appuntamento per approfondire tutto quello che un Imprenditore deve sapere su: Crisi Fiscale d'Impresa Economia e Attualità Ripresa della Riscossione Rilancio della propria azienda Gestione del Debito Fiscale e con i Fornitori La diretta potrà essere seguita sulle piattaforme streaming di Youtube, Facebook e Linkedin. O in alternativa sempre in diretta su BFC Forbes.
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Author Radio Dream on Fly
Organization Radio Dream on Fly
Website www.radiodreamonfly.com
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