Chiudiamo la parte dedicata ai soggetti parlando di due figure la cui partecipazione o presenza non è indispensabile per la corretta celebrazione del processo e, in generale, per la regolare tenuta del sistema: la persona offesa e la parte civile. La persona offesa è il soggetto titolare del bene giuridico tutelato dalla norma penale. L’offeso si distingue giuridicamente dal danneggiato perché, mentre il primo è il soggetto passivo della condotta penalmente rilevante, il secondo è colui che ha subito dal reato un danno che può essere risarcito.La persona offesa non ha la qualità di parte ed esercita i suoi poteri nel procedimento penale dopo aver avuto conoscenza delle indagini mediante la notificazione dell’informazione di garanzia e alla nomina del difensore.Tutti gli obblighi di comunicazione non presuppongono la necessità ma l’eventualità della partecipazione della persona offesa: se la persona offesa non si costituirà parte civile, come detto, non diventerà “parte” del processo e il suo difensore non potrà partecipare alla discussione in udienza preliminare e non potrà intervenire all’istruzione dibattimentale e alla discussione finale né potrà impugnare le sentenze, residuando un mero potere di sollecito del pubblico ministero. La parte civile rappresenta il danneggiato dal reato che chiede di partecipare al processo in ragione del pregiudizio subito dal comportamento illecito dell’imputato e di esercitare, per questo, il proprio diritto di difesa per ottenere il risarcimento, costituendosi nel giudizio attraverso un solo difensore munito di procura speciale.Il danneggiato, effettuata la scelta di costituirsi in sede penale, diviene contraddittore necessario dell’imputato e della pubblica accusa e può, così, partecipare a tutte le fasi e ai gradi di giudizio, senza dover di volta in volta rinnovare la sua dichiarazione.Sul danneggiato da reato, costituitosi parte civile, grava l’onere di provare gli estremi del fatto, del danno, del rapporto di causalità tra l’uno e l’altro, dell’elemento psicologico che ha accompagnato la condotta. Un onere probatorio, dunque, finalizzato a sostenere le richieste dell’accusa, ma evidentemente molto vicino a quello che grava sul pubblico ministero. Da qui l’allineamento sugli obiettivi della pubblica accusa.
Il film suggerito alla fine di questa puntata è “L’uomo della pioggia”, del 1997, diretto da Francis Ford Coppola e tratto da uno dei romanzi di John Grisham. Pensando alle donne, spesso vittime di violenza di genere, è stata scelta come colonna sonora “Woman Is The Nigger Of The World” di John Lennon & Yoko Ono.
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