Peer pressure
Feb 24, 2023 ·
15m 40s
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Description
Peer pressure: letteralmente, pressione dei pari. Molto semplicemente: quell'ansia che ti mettono i tuoi coetanei quando vanno a convivere, prendono casa, si fidanzano, fanno figli, hanno una casa propria...e noi...
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Peer pressure: letteralmente, pressione dei pari. Molto semplicemente: quell'ansia che ti mettono i tuoi coetanei quando vanno a convivere, prendono casa, si fidanzano, fanno figli, hanno una casa propria...e noi a malapena riusciamo a metterci la camicia nel verso giusto per andare a lavorare. O almeno, così pensiamo.
Io stessa quando mi sento giù soffro tantissimo la peer pressure: io che lavoro a Milano e vivo tra casa dei miei genitori e casa del mio ragazzo, torno a casa devastata e davvero a fatica riesco a tenere un regime alimentare decente, figuriamoci le sere in cui arrivo tardi, distrutta, e mi sento uno schifo perchè vorrei uscire di casa e vivere da sola, andare in palestra, tenermi in forma, persino andare da IKEA (l'inferno in terra) alla domenica, ma non ho l'indipendenza economica per farlo. E seppure la mia vita sia estremamente appagante e bella, di cui essere pendolare è solo una minima parte (comunque strumentale al farmi andare a fare il lavoro che amo, per esempio), nonostante abbia una bellissima famiglia, un lavoro che amo, la persona che amo più al mondo accanto...ecco, nonostante tutto questo, quando non sto bene, sono stanca, mi girano le scatole, non penso al bello che ho e guardo il giardino degli altri, che sembra sempre più verde.
Ma la cosa assurda è che per tantissime persone, il giardino più verde è proprio il mio.
Grazie a Ester, per il supporto.
Grazie a Vito, per la grafica.
Grazie a Gabriele per la sigla.
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Io stessa quando mi sento giù soffro tantissimo la peer pressure: io che lavoro a Milano e vivo tra casa dei miei genitori e casa del mio ragazzo, torno a casa devastata e davvero a fatica riesco a tenere un regime alimentare decente, figuriamoci le sere in cui arrivo tardi, distrutta, e mi sento uno schifo perchè vorrei uscire di casa e vivere da sola, andare in palestra, tenermi in forma, persino andare da IKEA (l'inferno in terra) alla domenica, ma non ho l'indipendenza economica per farlo. E seppure la mia vita sia estremamente appagante e bella, di cui essere pendolare è solo una minima parte (comunque strumentale al farmi andare a fare il lavoro che amo, per esempio), nonostante abbia una bellissima famiglia, un lavoro che amo, la persona che amo più al mondo accanto...ecco, nonostante tutto questo, quando non sto bene, sono stanca, mi girano le scatole, non penso al bello che ho e guardo il giardino degli altri, che sembra sempre più verde.
Ma la cosa assurda è che per tantissime persone, il giardino più verde è proprio il mio.
Grazie a Ester, per il supporto.
Grazie a Vito, per la grafica.
Grazie a Gabriele per la sigla.
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Author | Grazia |
Organization | Grazia |
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