"La terra trema perchè non è capace di inghiottire il corpo di Gesù, di farne l'ennesimo cadavere della storia. Al conto dei morti della storia ne manca Uno. E qualcosa di analogo capita alle guardie. Neanche loro, con la loro paura, con la loro vigilanza, con la loro menzogna, sono capaci di distruggere la potenza e la forza della risurrezione di di Cristo. Non ci riescono. Quella notizia corre e correrà nella storia. E nessun artificio come quello delle guardie, creato dalla cultura degli uomini, sarà capace di annientare la buona notizia della risurrezione di Cristo. E per questo è ancora possibile anche oggi, anche stanotte, dare credito alla parola dell'angelo: "Non abbiate paura". Non abbiate paura. Non abbiate paura perchè la morte è a tempo. La solitudine, la malattia e tutte le grandi morti del nostro tempo sono a termine, hanno una fine. Cristo è risorto e noi risorgiamo con Lui. ...". Così il nostro Arcivescovo Roberto ci partecipa, con la certezza appassionata che scaturisce da una fede profonda, quell'unica vera novità della storia dell'umanità , che il Vangelo ci racconta: la risurrezione di Cristo. Grazie di cuore, don Roberto! Gesù scende agli inferi, ma non per restarci. Scende agli inferi per liberare tutti coloro che lo avevano preceduto in questo mondo e per condurli con Lui nel Suo Regno. Ma Gesù continua a scendere anche negli inferni di questo mondo, dove la vita è sotto terra, dove donne e uomini di tutte le età sono schiacciati dalla sofferenza, dalla violenza, dalla guerra, dalla solitudine, dalla malattia, dal non senso, dal peccato e da tutte le espressioni del male. E li chiama, ciascuno per nome, per incoraggiarli, per offrire loro ristoro, per dire loro, come già fece con Marta: "Io sono la risurrezione e la vita" (Gv 11, 25). E infatti nel momento della risurrezione la terra trema e il cielo si apre. Niente può tenere prigioniero Gesù, neppure la morte, neppure il macigno dell tomba. Morte e vita si sono affrontate in duello e ha vinto l'Amore. Il Principe del Male è stato sconfitto, il Signore della Vita è risorto, il Bene ha trionfato. E le donne, apostole degli apostoli, danno inizio a quell'unica vera novità comunicativa della storia che cambia il mondo. Il Vangelo di Pasqua mette fretta, fa cambiare il passo, fa accelerare e oggi più che mai c'è bisogno che quel piccolo gruppo di donne riprenda a correre in fretta per annunciare a tutti: " E' risorto!". Nella gioia di Cristo, risorto e vivente, auguri carissimi di buona Pasqua!