"... Il Risorto cammina davanti a noi, ma con una direzione ben precisa. E la direzione è il Cuore stesso del Padre. Per questo Gesù conclude con quella parola che vale tutto il Vangelo: sono venuto perchè abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Ma la sorgente della vita in abbondanza non è nessun altro se non il Padre. Gesù è l'unico che ci conduce lì, al Padre, alla vita e alla vita in abbondanza. ...". Bellissimo questo passo dell'omelia del nostro Arcivescovo Roberto, che sottolinea, con la consueta raffinatezza che gli è propria, l'affascinante e preziosa realtà che Gesù ci assicura nella versione giovannea del Vangelo di oggi, domenica del Buon Pastore. Grazie a don Roberto, che guida con fedeltà al Buon Pastore e fede appassionata la nostra Chiesa diocesana, porzione del gregge di Cristo, che il Buon Pastore stesso gli ha affidato. Il nostro Arcivescovo sottolinea con vigore nella sua omelia una verità liberante che anima anche altri suoi interventi. Qualche tempo fa, in un incontro al Sermig, diceva infatti: "Dio, il Padre, continua a concedere vita, anche là dove la vita viene rifiutata" e ricordava Ghislain Lafont, teologo e monaco benedettino, " che scrive delle pagine bellissime per dire che sulla croce non rimane più la creazione; non rimane più la religione; sulla croce non rimane niente altro che il Figlio. Gesù morendo così manifesta che Dio non è altro che Padre. Non è un Dio che interviene all'occorrenza per mettere le cose a posto, calpestando la libertà dell'uomo. La Sua identità è quella di colui che semplicemente fa una cosa: dona vita. E il massimo di questa manifestazione è nella risurrezione, dove appare tutta l'onnipotenza di Dio". Seguiamo allora Gesù, porta delle pecore, perchè solo Lui può condurci ad acque tranquille e pascoli erbosi, soltanto Lui può condurci alla casa della vita e della vita in abbondanza, il Cuore stesso di Dio! Buona settimana.