Olga Chiaia "Il bello di riscoprirsi umani"

Sep 30, 2017 · 26m 25s
Olga Chiaia "Il bello di riscoprirsi umani"
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Olga Chiaia "Il bello di riscoprirsi umani" Istruzioni salvavita contro invidia, vergogna e competitività Feltrinelli Editore www.feltrinellieditore.it Ci stressiamo per superare una temuta invisibilità o al contrario ci nascondiamo per...

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Olga Chiaia
"Il bello di riscoprirsi umani"
Istruzioni salvavita contro invidia, vergogna e competitività
Feltrinelli Editore
www.feltrinellieditore.it




Ci stressiamo per superare una temuta invisibilità o al contrario ci nascondiamo per evitare un’altrettanto temuta visibilità.
La competitività ci induce a misurare gli altri e noi stessi in base a quanto fruttiamo, a confrontarci su ciò che otteniamo. Invidiamo i successi altrui e ci perdiamo i nostri sogni. Paghiamo con una grande stanchezza l’immane sforzo di essere conformi agli standard.
Se falliamo, proviamo vergogna e ci sentiamo esclusi, se abbiamo successo, ci accorgiamo di aver bisogno di altro: di ritrovare le tracce della nostra anima, la capacità di amare più persone e cose possibili.
In ogni momento, invece, è possibile scegliere l’arte della riconoscenza, il piacere di trovare le tracce preziose di chi siamo e cosa possiamo raggiungere. È possibile iniziare a guardarci e guardare attorno con occhi nuovi ed empatia. Essere visti e sentiti, vedere e sentire gli altri. Possiamo interessarci alla nostra vita, perché diventi interessante; aprirci al lampo di genio che ci attraversa quando superiamo l’apparente contraddizione fra accettarci e migliorarci.

“Questo libro è per chi si sente nessuno, perché non ha un lavoro, un talento particolare, una visibilità. […] È anche per chi non riesce più a rispettare la parte vulnerabile e umana degli altri, e di se stesso.”

In mille modi siamo indotti a perdere la misura reale di quanto valiamo e di quanto valgono gli altri. Siamo depistati da falsi obbiettivi, spaventati da minacce velate, messi alla prova da ipocrisie e richieste pressanti, frecciate ambigue. Cerchiamo consensi e like, oppure prestigio sociale, soldi, applausi. Oppure, al contrario, cerchiamo un rifugio per sfuggire agli altri.
La nostra personale rivoluzione è possibile e inizia da qui, dal trovare un’autenticità e un incontro invece di un’immagine e un pubblico.

Perché non siamo ancora riusciti a farlo?
Come iniziare a farlo, proprio ora, da qui?

Hanno scritto di Il bello di uscire dagli schemi:
“Un piccolo libro di grande valore.”
“Da rileggere e... tutto andrà bene! Da regalare e conservare sempre, come un piccolo tesoretto poiché ciò che ci solleva non è mai abbastanza.”
“Interessante e molto ben scritto.”


L’uomo che si ritiene superiore, inferiore o anche uguale a un altro non capisce la realtà.
Sutra buddhista

il libro, comincia così:
"Apparteniamo alla tribù umana: abbiamo bisogno di riconoscimento, di riscoprire le tracce dell’amore e del valore di noi stessi, degli altri, dei momenti, delle cose. E di riconoscenza, verso la nostra vita e tutte le vite. Il senso non è nel successo, ma nell’esserci, liberi di pensare, creativi.
Ma a volte non riusciamo a veder brillare il nostro essere speciale: ci sembra opaco il nostro mondo, e lo specchio dell’universo ci rimanda uno spento agglomerato di cellule, manovrate e relegate a un ruolo. A volte siamo dei perdenti, a volte riscuotiamo un cinico successo che ci distacca umanamente dagli altri.
Questo libro è per chi si sente nessuno, perché non ha un lavoro, un talento particolare, una visibilità e invece è splendido, tutt’altro che invisibile, o almeno potrebbe esserlo se non si nascondesse in se stesso. È per chi incontrerà questo nessuno, perché impari a vederne e a sentirne l’essenza preziosa.
È per chi si sente qualcuno, e ha paura di essere smentito, di sbagliare e cadere.
E infine anche per chi non riesce più a rispettare la parte vulnerabile e umana degli altri, e di se stesso.
Purtroppo la percezione di non valere spesso spinge a rinunciare a sé, ad abbandonarsi delusi sul bordo della corrente della vita, come un cane non più amato sul ciglio di un’autostrada. Come si lascia perdere un diario iniziato con entusiasmo, dopo poche pagine."






Olga Chiaia, psicologa e psicoterapeuta, ha vissuto a Bari, a Roma e a Piacenza, dove attualmente vive e lavora. Ha scritto Il sonno e il sogno (Newton Compton) e, con Urra, Uscire dalla solitudine (2010) e A un passo dalla felicità (2011). Ha collaborato con alcune riviste (“Cosmopolitan”, “Yourself”) e siti web (“Lifegate”). Ricerca e studia terapie innovative, fa acquerello, meditazione e Kriya Yoga. Per Feltrinelli ha pubblicato Il bello di uscire dagli schemi. Come farla finita con rigidità e trappole mentali, e vivere flessibili e felici (2015) e Il bello di riscoprirsi umani. Istruzioni salvavita contro invidia, vergogna e competitività (2017).




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