Mondiali: i due volti della medaglia di Qatar 2022
Nov 20, 2022 ·
4m 11s
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Federico Buffa otto anni or sono ci ha insegnato, tra le altre cose, che i Mondiali scandiscono il tempo delle nostre vite. Un orologio preciso ci ricorda che sono passati...
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Federico Buffa otto anni or sono ci ha insegnato, tra le altre cose, che i Mondiali scandiscono il tempo delle nostre vite. Un orologio preciso ci ricorda che sono passati altri quattro anni della nostra esistenza. C’è il Mondiale dell’infanzia, quello dell’adolescenza, quello della maturità e così via crescendo. Ognuno legato a dei ricordi calcistici e non solo, perché si portano dietro e dentro rabbia e felicità, attimi e profumi, persone, amici, musiche, gol, calciatori esotici, allenatori improbabili e miti contemporanei. Un nastro che sa avvolgerti di nostalgia ma nello stesso tempo rassicurarti perché sai che può succedere di tutto nel mondo e nella tua vita ma il Mondiale dopo 4 anni è di nuovo davanti a te. È una delle bellezze rassicuranti del calcio.
Quello che abbiamo di fronte di romantico, invece, non ha nulla. È frutto di scelte scellerate. Si svolge in un luogo, il Qatar, dove il calcio non è di casa e si percepisce un’atmosfera artificiale, come le birre analcoliche in vendita negli stadi. Quello del 2022 è stato l’autunno più caldo di sempre ma ecco il Mondiale in questo periodo dell’anno, dove dovrebbero esserci coppe e campionati, è un pugno nello stomaco e non potrà mai avere nulla delle belle serate estive. Senza girarci troppo intorno, non si può dimenticare tutto quello che è successo prima di arrivare all’inizio della competizione: corruzione dei vertici della FIFA per l’assegnazione dei mondiali, migliaia di morti nella costruzione di stadi che tra un mese saranno smontati o diventeranno cattedrali nel deserto, violazione sistematica dei più elementari diritti civili nel paese ospitante.
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Quello che abbiamo di fronte di romantico, invece, non ha nulla. È frutto di scelte scellerate. Si svolge in un luogo, il Qatar, dove il calcio non è di casa e si percepisce un’atmosfera artificiale, come le birre analcoliche in vendita negli stadi. Quello del 2022 è stato l’autunno più caldo di sempre ma ecco il Mondiale in questo periodo dell’anno, dove dovrebbero esserci coppe e campionati, è un pugno nello stomaco e non potrà mai avere nulla delle belle serate estive. Senza girarci troppo intorno, non si può dimenticare tutto quello che è successo prima di arrivare all’inizio della competizione: corruzione dei vertici della FIFA per l’assegnazione dei mondiali, migliaia di morti nella costruzione di stadi che tra un mese saranno smontati o diventeranno cattedrali nel deserto, violazione sistematica dei più elementari diritti civili nel paese ospitante.
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