Lamberto Maffei - Elogio della ribellione
Jul 23, 2016 ·
15m 16s
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Description
Lamberto Maffei "Elogio della ribellione" Il Mulino "Delle volte mi capita di pensare che questo essere vicini a tutti e a tutto abbia distrutto o danneggiato la meraviglia del nuovo,...
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Lamberto Maffei
"Elogio della ribellione"
Il Mulino
"Delle volte mi capita di pensare che questo essere vicini a tutti e a tutto abbia distrutto o danneggiato la meraviglia del nuovo, dell'incontro e quando si perde il dono della meraviglia si diventa poveri, forse disperati, e ci si domanda quale sia il senso del nostro viaggio terreno deprivato dal desiderio di esplorazione".
"Il linguaggio dell'informatica proprio dei figli, ha reso difficile anche il colloquio in famiglia (quando esiste) e tutta questa solitudine può essere anche la causa di depressione o di altri tipi di demenza senile".
Tecnologia e globalizzazione hanno paradossalmente creato solitudine, causata da un eccesso di stimoli, che inducono un’attività frenetica del cervello, levando spazio alla riflessione e alla libertà del pensiero, intasato dalle entrate sensoriali saturate dalle connessioni in rete e dalla televisione. È la solitudine di un cervello che in una stanza invia e riceve notizie solo attraverso messaggeri strumentali informatici, ma spesso ha perso il contatto affettivo con gli altri. Il cervello troppo connesso è un cervello solo, perché rischia di perdere gli stimoli fisiologici dell’ambiente, del sole, della realtà palpitante di vita che lo circonda.
Lamberto Maffei è vicepresidente dell’Accademia nazionale dei Lincei e professore emerito di Neurobiologia alla Scuola Normale di Pisa. Con il Mulino ha pubblicato «La libertà di essere diversi» (2011) e «Elogio della lentezza» (2014).
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
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"Delle volte mi capita di pensare che questo essere vicini a tutti e a tutto abbia distrutto o danneggiato la meraviglia del nuovo, dell'incontro e quando si perde il dono della meraviglia si diventa poveri, forse disperati, e ci si domanda quale sia il senso del nostro viaggio terreno deprivato dal desiderio di esplorazione".
"Il linguaggio dell'informatica proprio dei figli, ha reso difficile anche il colloquio in famiglia (quando esiste) e tutta questa solitudine può essere anche la causa di depressione o di altri tipi di demenza senile".
Tecnologia e globalizzazione hanno paradossalmente creato solitudine, causata da un eccesso di stimoli, che inducono un’attività frenetica del cervello, levando spazio alla riflessione e alla libertà del pensiero, intasato dalle entrate sensoriali saturate dalle connessioni in rete e dalla televisione. È la solitudine di un cervello che in una stanza invia e riceve notizie solo attraverso messaggeri strumentali informatici, ma spesso ha perso il contatto affettivo con gli altri. Il cervello troppo connesso è un cervello solo, perché rischia di perdere gli stimoli fisiologici dell’ambiente, del sole, della realtà palpitante di vita che lo circonda.
Lamberto Maffei è vicepresidente dell’Accademia nazionale dei Lincei e professore emerito di Neurobiologia alla Scuola Normale di Pisa. Con il Mulino ha pubblicato «La libertà di essere diversi» (2011) e «Elogio della lentezza» (2014).
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