Lo scorso 13 maggio, Stroncature ha ospitato la presentazione dell’opera “La spilla d’oro. Memorie da un secolo sterminato” di Paolo Buchignani (Arcadia Edizioni, 2024). L’autore racconta la storia di Lapo, protagonista e narratore, che durante l’emergenza sanitaria della primavera 2020, causata dalla diffusione del Coronavirus, si ritrova frequentemente a riflettere sul padre. Questa meditazione potrebbe essere scaturita dalla paura del virus, simbolo di morte, o dalla solitudine e dall’interruzione delle abitudini quotidiane, che lo portano a interrogarsi sul senso della vita. La sua professione potrebbe amplificare questi pensieri, spingendolo verso un desiderio improvviso di esplorare la propria esistenza. Questo lo conduce in un viaggio nel tempo, dove passato e presente si intrecciano, illuminandosi reciprocamente. Il viaggio inizia con il ritrovamento di vecchie fotografie e viene poi guidato da una spilla d’oro con testa rossa, usata dalla nonna Esterina durante la Grande Guerra come difesa dai molestatori. Questo oggetto diventa per Lapo una chiave per esplorare e comprendere la complessità del Novecento, un secolo esaminato nella sua carriera di storico ma mai affrontato come figlio dei suoi genitori. Il racconto si dipana tra la ricerca delle proprie origini familiari e sociali e il confronto con la storia personale e collettiva. Con l’autore dialogano: Silvana Cirillo e Giovanni Orsina.