La lunga Alba di Roma - La saga di Servio Tullio - seconda puntata
Nov 10, 2020 ·
15m 22s
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Description
Liv. I. 39.1-39.5, trad. a cura di G. Perrelli, UTET, Torino 1974 Tabula Lugdunensis, passim Tomba François (Vulci) Liv. I. 48.3-48.5, trad. a cura di G. Perrelli, UTET, Torino 1974...
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Liv. I. 39.1-39.5, trad. a cura di G. Perrelli, UTET, Torino 1974
Tabula Lugdunensis, passim
Tomba François (Vulci)
Liv. I. 48.3-48.5, trad. a cura di G. Perrelli, UTET, Torino 1974
La figura di Servio Tullio ha destato enorme interesse fin dai tempi più antichi; ma nonostante egli sia annoverato come la principale personalità della Roma regia, le sue origini appaiono avvolte da un alone di mistero. Si incrociano due tradizioni in parte differenti: quella romana, tramandata dagli storici latini, e quella etrusca, nota grazie all’imperatore Claudio e riscontrabile sui meravigliosi affreschi della Tomba François di Vulci, databili alla fine del IV sec. a.C. Collazionando questi dati si può supporre un’identificazione tra il re Servio Tullio e un tale Mastarna, sodale di Cele Vibenna e rivale di una banda guidata da Gneo Tarquinio Romano, indubbiamente imparentato con il re Tarquinio Prisco. La questione è dibattuta, tuttavia la ricchezza di fonti e l’enorme quantità di riforme attribuite a Servio Tullio certificano come la tradizione ritenga il suo regno uno spartiacque cruciale della storia di Roma; aspetto che, in parte, è confermato anche dall’archeologia.
Siamo nel pieno di quella fase (tra VII e VI sec. a.C.) che venne definita da Giorgio Pasquali “grande Roma dei Tarquini”, che vide Roma diventare una potente città-stato in grado di confrontarsi in una posizione di vantaggio anche con realtà già da tempo affermate, come provato dal vantaggioso trattato siglato nel 509 a.C. con i Cartaginesi di cui ci informa Polibio.
Scritto e letto da Vincenzo Torchia, studente triennale presso Sapienza - Università di Roma.
Per chiunque voglia contattarci per consigli, richieste e osservazioni, scrivete con oggetto ‘podcast’ ad associazioneglaucopis@gmail.com
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Tabula Lugdunensis, passim
Tomba François (Vulci)
Liv. I. 48.3-48.5, trad. a cura di G. Perrelli, UTET, Torino 1974
La figura di Servio Tullio ha destato enorme interesse fin dai tempi più antichi; ma nonostante egli sia annoverato come la principale personalità della Roma regia, le sue origini appaiono avvolte da un alone di mistero. Si incrociano due tradizioni in parte differenti: quella romana, tramandata dagli storici latini, e quella etrusca, nota grazie all’imperatore Claudio e riscontrabile sui meravigliosi affreschi della Tomba François di Vulci, databili alla fine del IV sec. a.C. Collazionando questi dati si può supporre un’identificazione tra il re Servio Tullio e un tale Mastarna, sodale di Cele Vibenna e rivale di una banda guidata da Gneo Tarquinio Romano, indubbiamente imparentato con il re Tarquinio Prisco. La questione è dibattuta, tuttavia la ricchezza di fonti e l’enorme quantità di riforme attribuite a Servio Tullio certificano come la tradizione ritenga il suo regno uno spartiacque cruciale della storia di Roma; aspetto che, in parte, è confermato anche dall’archeologia.
Siamo nel pieno di quella fase (tra VII e VI sec. a.C.) che venne definita da Giorgio Pasquali “grande Roma dei Tarquini”, che vide Roma diventare una potente città-stato in grado di confrontarsi in una posizione di vantaggio anche con realtà già da tempo affermate, come provato dal vantaggioso trattato siglato nel 509 a.C. con i Cartaginesi di cui ci informa Polibio.
Scritto e letto da Vincenzo Torchia, studente triennale presso Sapienza - Università di Roma.
Per chiunque voglia contattarci per consigli, richieste e osservazioni, scrivete con oggetto ‘podcast’ ad associazioneglaucopis@gmail.com
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Author | Glaucopis |
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