Con Urano ci troviamo, dal punto di vista astrologico, appena al di là della Soglia della Coscienza: l’inatteso, l’eccentrico, la ribellione, l’idealismo, sono solo alcuni dei temi connessi a questo pianeta. Egli è, secondo Richard Tarnas, un briccone divino, un trickster dalla natura simile a quella di Mercurio/Hermes.

“Rompo lo schema, porto disordine e creo scompiglio affinché si apra una parentesi di tempo ideale durante la quale accadrà la cosa giusta.”.

La sua scoperta, il 13 Marzo 1781, rappresenta a tutti gli effetti un momento di rottura dato che per millenni i confini del sistema solare erano ben definiti dall’orbita di Saturno: 7 pianeti e niente di più. Ma non solo: gli astronomi avrebbero scoperto poi che Urano, a differenza degli altri pianeti con i loro equatori orizzontali che ruotano attorno ad assi verticali, ha un equatore più o meno verticale che ruota su un asse orizzontale.
Non male come rottura e nuova prospettiva, vero?
Questo non deve farci pensare che Urano sia principio di irrazionalità e irragionevolezza. No, no. Ben il contrario: la scoperta del pianeta, considerato inizialmente una cometa, avviene in un momento storico a cavallo tra due rivoluzioni (quella americana e quella francese) e in pieno Illuminismo, quel movimento filosofico del XVIII secolo, che aveva come obiettivo ideale la liberazione degli esseri umani da diverse tirannie, prima fra tutte quella derivante dall’oscurantismo delle superstizioni.

Ed infatti Urano è simbolo di quel principio che spinge a procedere, ad osare, a rompere gli schemi e le strutture esistenti, al fine di permettere al nuovo di entrare.

Ma esso è anche un Mago perché, parafrasando Aleister Crowley, se Nettuno forgia il Santo e l’Eremita, Urano fa il Mago che invoca l’invisibile per comprenderlo, spiegarlo e dominarlo. Egli è, mitologicamente, Prometeo che ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini.
Martedì 9 Giugno il Sole transiterà nella stessa zona occupata da Urano il giorno della sua scoperta: quale miglior momento per conoscerlo un po’ meglio?
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