Da circa tre settimane il Kenya è in rivolta, giovani manifestanti invadono le strade della capitale e di altre città chiedendo le dimissioni di  William Samoei Ruto, presidente salito al potere nel 2022 dopo un’elezione  scandita da tensioni con accuse di brogli all’interno della stessa commissione elettorale. Lo scorso 27 giugno migliaia di persone hanno preso d’assalto il parlamento di Nairobi, su ordine del presidente la polizia ha risposto aprendo il fuoco e compiendo un massacro tra i manifestanti: almeno 30 di loro sono rimasti uccisi. Le rivolte hanno preso avvio a seguito del disegno di legge finanziaria voluto da Ruto che punta a raccogliere 2,7 miliardi di dollari in tasse per far fronte al pesante debito contratto dal Kenya con il Fondo Monetario Internazionale. Ma il Kenya non è l’unico stato africano attraversato da poderose scosse politiche: dal Mali al Burkina Faso, dal Senegal al Mali, fino al Niger e ad altri paesi l’Africa sta uscendo dalla tradizionale sfera di controllo occidentale. Ne parla su Byoblu Fulvio Grimaldi.