Cibo al Cibo, la rubrica di Gabriella Cinelli e Fiorella Arturi, oggi si occupa di un artista tiburtino, Italo Carrarini. Pittore, scultore, camminatore, agricoltore ecosofista e membro della nostra Comunità Slow Food.
Nelle sue opere
l’esercizio filosofico è manifesto, l’osservazione, la progettualità, il contatto con la materia, la sua percezione nella natura lo porta a creare installazioni- sculture nell’ambiente e nel territorio, icone di Paesaggio in arte.
Così la progettazione e la
sperimentazione nel tempo si fa “Orto”, inteso come metafora del vivente in armonia con la natura che si trasforma nella sua bellezza matematica fatta di multipli e ripetute visioni. Un punto di arrivo e di partenza consapevole... un ecocammino. Lo sguardo di Italo nel tempo è uno sguardo aristotelico, di conoscenza profonda della
Natura che va ascoltata, osservata e sentita, perché solo così l’uomo può declinare il suo istinto in una visione ecocentrica rispettosa della bellezza e della Terra che ci ospita. C’è un’incessante e profonda maturazione nello sguardo di Italo che si trasforma in atto contemplativo.
Per comprendere nella sua interezza “Italo camminatore animato” (che porta il suo respiro nella terra) vi invitiamo ad interpretare la sua ultima opera: Il Giardino della Natura Profonda. 20-21 Giugno presso l’Anio Novus in occasione del Solstizio d’Estate agli
Stati Generali dell’Ecosofia per un Bioregionalismo diffuso. La nostra amica Roberta Pascali , studiosa di
Filosofia e Biodinamica ci aiuta a comprendere il concetto di Ecosofia, che è alla base delle opere di questo artista contemporaneo, che nel 2002 anticipa con la “Rinascita della campagna” la funzione ecosofista dell’arte :” Non c'è più tempo, bisogna diventare consapevoli della necessità di adottare un nuovo sistema di visione del mondo, quello antropocentrico ci sta portando alla distruzione della nostra casa. È necessario prendere coscienza che l'uomo è solo ospite di un sistema infinito, che lo include e non ne fa il padrone. Ritornare ad un ritmo naturale, alla sapienza di chi diventa custode e testimone della bellezza e dell'equilibrio del cosmo.l'ecosofia questo cerca di fare,mettere insieme la sapienza, la propria casa, e la presa di consapevolezza e la presa di coscienza, che siamo parte di un infinito, parte integrante, ma non fondamentale di un sistema infinito, che ci ha dato l'opportunità di esserci.”