il birraio di preston; 00 - Introduzione
Download and listen anywhere
Download your favorite episodes and enjoy them, wherever you are! Sign up or log in now to access offline listening.
Description
E’ chiaro che l’autore si è molto divertito a scrivere questo libro. Da piccolo (sono nato e cresciuto in un paesino dell’entroterra siciliano), ricordo il cantastorie, che periodicamente arrivava e...
show moreDa piccolo (sono nato e cresciuto in un paesino dell’entroterra siciliano), ricordo il cantastorie, che periodicamente arrivava e montava il suo piccolo teatrino nella piazza del paese, un telo grande come un lenzuolo da letto, riquadrato; in ogni riquadro c’era la rappresentazione a disegni di quanto si apprestava a raccontare.
La storia, anzi, le storie che ci racconta Camilleri hanno origine da fatti di cronaca, in qualche caso da documenti storici. Come quelle del cantastorie. che partendo da fatti incidentali, per quanto cruenti e pieni di intrecci e intrighi, riesce a farli diventare poesia, o sarebbe meglio dire poemi, utili a definire e a tramandare la memoria e l’identità di un popolo, di una civiltà.
Camilleri interpreta con arguzia ed efficacia lo spirito e l’animo, la forza e le debolezze, degli esseri umani. Anche lui utilizzando il lenzuolo della pagina bianca del libro, dividendola in riquadri, disegnati con cura, con gli stessi colori decisi e gli stessi toni forti, gli stessi profili marcati, dei cantastorie suoi omologhi. Anche se lui, forse per modestia, si schermisce definendosi piuttosto un conta-storie.
Dispone nel suo lessico di una quantità enorme di vocaboli, ma non gli bastano, e perciò utilizza anche altre migliaia di termini, presi “a prestito” da dialetti, vernacoli, di tutta Italia. E lo fa con una maestria e una accuratezza degna di un miniaturista, per non dire di un entomologo.
Intreccia frasi, parole, sillabe; le colora e ce le rende musicali.
Non ci sono protagonisti, ovvero lo sono tutti. E quindi non si trovano antagonisti. Ci saranno senz’altro personaggi a noi più simpatici e personaggi assolutamente insopportabili. Gaspàno Inclima, temerario e sensuale; Concetta Riguccio vedova Lo Russo, timida e curiosa; Emanuele Ferraguto, u zù Memé, viscido e feroce; il prefetto, fiorentino, Bortuzzi cavalier dottor Eugenio; e tanti tanti altri; tutti i soci del circolo cittadino di Vigàta, ad esempio, ognuno dei quali permetterebbe all’autore un paio di capitoli a parte. E l’umile falegname, don Ciccio che ci racconta in due pregevoli paginette, la sua fortuita conoscenza dell’opera lirica alla tenera età di sei anni; è, a mio parere, il momento più tenero e commovente di tutto il libro.
“potete scombinare l’ordine dei quadri, ognuno di voi può stabilire una sua personale sequenza”, ci suggerisce in calce al testo l’autore. E in effetti, per come è strutturato il libro, ciò è possibile, senza inficiare o intaccare il valore e il significato del testo. … non ve n’è bisogno!! Ma ci piace pensare che potremmo farlo.
Efficace e divertente il gioco degli incipit per ogni capitolo. Ma questa non la spiego, perché chi ha letto sa,chi non ha letto … è ora che lo faccia!!
Comments
Roberto Rapastella
2 years ago
Information
Author | Giovanni Lanieri |
Organization | Giovanni Lanieri |
Website | - |
Tags |
-
|
Copyright 2024 - Spreaker Inc. an iHeartMedia Company