GR/ER - 30 settembre 2024

Sep 30, 2024 · 10m 27s
GR/ER - 30 settembre 2024
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 30 settembre 2024.   In apertura il tema della sicurezza. La "recrudescenza di crimini violenti" che si è registrata recentemente a Bologna,...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 30 settembre 2024.
 
In apertura il tema della sicurezza. La "recrudescenza di crimini violenti" che si è registrata recentemente a Bologna, in particolare in piazza XX Settembre e nelle vie limitrofe, "non ci risulta legata alla criminalità organizzata, ma a questioni di criminalità diffusa, e ribadiamo per l'ennesima volta che, a nostro avviso, questo fenomeno non si combatte con presidi fissi nelle zone più a rischio, ma con un progetto di prevenzione che deve prevedere, oltre alla rioccupazione di queste aree con eventi organizzati dall'associazionismo, un capillare controllo del territorio con le volanti della Polizia e le gazzelle dei Carabinieri". A dirlo, nel giorno in cui si tiene in Prefettura una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sull'argomento, a cui parteciperà anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, è Pierluigi Leri, segretario del sindacato di Polizia Silp Cgil di Bologna e dell'Emilia-Romagna. Secondo Leri, "è del tutto evidente che la prevenzione dei reati in una città come Bologna, che vede la presenza giornaliera di circa 600.000 persone, non può essere assicurata soltanto da quattro-cinque volanti per ogni turno: ne servirebbero almeno il doppio, invece l'unico sforzo introdotto dal Governo - attacca il sindacalista - è stato l'impiego dei militari dell'operazione Strade sicure, nata a suo tempo solo per sottrarre alle forze di Polizia la vigilanza degli obiettivi sensibili e quindi recuperare risorse da destinare ad altre attività, ma ormai utilizzata quotidianamente anche per il controllo del territorio".
 
Passiamo al lavoro. A Bologna e nella Città Metropolitana il lavoro non funziona più da ascensore sociale e non basta più a garantirsi una vita dignitosa. È quanto emerge dall’inchiesta sociale realizzata dalla Cgil, che ha somministrato oltre 8mila questionari su tutto il territorio e che ha un titolo emblematico: “Città del lavoro o città della rendita?”. Le parole di Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna. (AUDIO)
 
Ora il post-alluvione. Rimodulare i Contributi di immediato sostegno, prevedendo un importo raddoppiato - che passerebbe, dunque da 5 a 10mila euro - per i nuclei famigliari che sono stati colpiti dalle ondate di maltempo in Romagna, sia nel maggio 2023, sia dagli ultimi eventi dei giorni scorsi. È la richiesta contenuta in una lettera inviata dalla presidente facente funzione e commissaria all’emergenza, Irene Priolo, al capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano. Nella comunicazione, inoltre, si richiede di assegnare quanto già previsto nel maggio 2023 per i nuclei familiari interessati dal solo evento di settembre 2024. “Una proposta condivisa con i territori più colpiti - osserva Priolo - un aiuto necessario per chi ha subito due volte i danni del maltempo e non ha risorse sufficienti per far fronte alle immediate spese di ripristino”.
 
Passiamo alla sanità. Gli ospedali dell'Ausl di Bologna mettono insieme le forze per accelerare la riduzione degli interventi chirugici in lista d'attesa. Si tratta di quei casi di media e bassa complessità che secondo gli standard di legge vengono fissati a sei-dodici mesi di distanza dalla prima visita. E che oggi aspettano in media 255 giorni prima di finire in sala operatoria, con un calo di circa 30 giorni rispetto alla situazione di due anni fa. Per proseguire e incrementare questo trend in diminuzione l'Ausl ha deciso di istituire una lista unica della chirurgia generale, riunendo di fatto in un'unica agenda tutte le richieste di intervento in capo alle diverse unità operative. L'azienda stilerà poi una graduatoria, suddivisa per patologia, dando un punteggio di priorità sulla base del carattere d'urgenza e del tempo d'attesa previsto e accumulato. Dopodichè, con una programmazione mensile, gli interventi saranno spalmati su tutte le sale operatorie della chirurgia generale dell'ospedale Maggiore di Bologna e dei nosocomi di Bentivoglio, San Giovanni in Persiceto e Porretta Terme, tenendo conto anche delle specifiche vocazioni delle singole strutture. In questo modo, l'Ausl conta di tagliare del 15% i tempi di attesa in chirurgia. Ad oggi sono circa 3.000 i pazienti in lista e circa un terzo sono persone che devono essere operate di ernia.

Passiamo alla mobilità. Due corse in più, la mattina, per i pendolari che utilizzano il treno per spostarsi da Ravenna verso Bologna, uno dei collegamenti ferroviari più problematici in regione. Dal 9 dicembre, con il cambio orario invernale, una nuova corsa in partenza da Ravenna alle 7.06 con arrivo a Bologna alle 8.05, completerà l'offerta ferroviaria del mattino verso il capoluogo emiliano, portando a tre i collegamenti diretti in partenza da Ravenna, oggi previsti alle 6.27 e alle 7.55. Anche questo servizio sarà effettuato con un treno elettrico, in particolare un convoglio monopiano, di Trenitalia Tper. E sempre col nuovo orario invernale prenderà il via anche un nuovo collegamento veloce fra Bologna e Ravenna, con partenza alle 5.50 e arrivo alle 6.50, utile per i lavoratori della prima mattina. Con l'istituzione di questa corsa viene anticipato l'avvio del servizio rapido e vengono portati a tre i collegamenti veloci mattutini. Queste le novità per il prossimo inverno messe in campo dalla Regione, in collaborazione con Trenitalia Tper e Rfi, per andare incontro alle esigenze dei pendolari che si spostano sulla linea Bologna-Ravenna.
 
Restiamo in tema. Borgo Panigale, Savena e Navile. Sono tra le mete principali dei lavoratori bolognesi. E sono i territori che più degli altri attirano gli spostamenti in auto e moto di chi va in azienda. È uno degli aspetti che emerge con più forza dall'analisi realizzata dal Comune di Bologna, e presentata stamattina in commissione a Palazzo D'Accursio, sugli spostamenti casa-lavoro da parte dei dipendenti di aziende con oltre 100 dipendenti, che si muovono all'interno della città o che vengono dalla provincia. Ad oggi sono 85 le aziende dotate di mobilty manager, per circa 72.325 lavoratori coinvolti. All'indagine del Comune hanno partecipato 36 aziende e le risposte raccolte al questionario sono di poco più di 10.000 lavoratori. Di questi, 3.570 vengono da fuori Bologna e 3.800 si spostano all'interno della città. Il 63% dei lavoratori che viene dalla provincia utilizza l'auto e il 31% trasporto pubblico. Chi abita e lavora in città, invece, usa l'auto per il 35%, il trasporto pubblico per il 25% e la bicicletta per il 20%. In media le destinazioni principali sono San Donato-San Vitale, Borgo Panigale-Reno e Navile per gli spostamenti interni, mentre sono Navile, Porto-Saragozza e Santo Stefano per chi viene da fuori.
 
Passiamo alla cultura. Dal 5 ottobre al 15 dicembre la Fondazione Saba per l'arte di Ravenna ospiterà la mostra fotografica "Fotografie e femminismi. Storie e immagini della Collezione Donata Pizzi". Le parole di Federica Muzzarelli, una delle curatrici. (AUDIO)
 
Ci sono le foto, alcune delle quali scattate da un giovanissimo Oliviero Toscani, salito a Barbiana per visitare la famosa scuola. Ci sono lettere scritte e ricevute da don Milani, poi registrazioni audio, i lucidi fatti coi suoi allievi per "Lettera ad una professoressa", bozze della sua opera più famosa e discussa, schizzi e disegni del Milani aspirante pittore. Migliaia di documenti che confluiranno ora in un'unica piattaforma digitale, un "archivio Milani" accessibile da chiunque, in qualunque momento e da qualunque luogo. Il progetto è della Fondazione delle scienze religiose di Bologna, destinatario del bando regionale per la digitalizzazione degli archivi che ha premiato 76 progetti per totale di 15 milioni di euro di investimento. Il progetto è stato illustrato oggi nella sede della fondazione dal direttore dell'archivio Enrico Galavotti e dallo studioso che ha curato il progetto Federico Ruozzi.
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Author Radio Città Fujiko
Organization Radio Città Fujiko
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