GR/ER - 27 settembre 2024
Sep 27, 2024 ·
9m 39s
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 27 settembre 2024. In apertura il dibattito sulla sicurezza. La collaborazione sulla sicurezza "so che l'avremo dal ministro Piantedosi, non dai...
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 27 settembre 2024.
In apertura il dibattito sulla sicurezza. La collaborazione sulla sicurezza "so che l'avremo dal ministro Piantedosi, non dai partiti del centrodestra". In Consiglio comunale per rispondere ad alcune domande (bipartisan) sulla sicurezza dopo l'omicidio in piazza XX settembre, il sindaco di Bologna si rivolge direttamente alle opposizioni, che rappresentano la maggioranza al Governo. E le parole sono molto dure, dopo le critiche ricevute negli ultimi giorni dal primo cittadino. "Se volessi scaricare il barile vi riempirei di insulti come voi riempite noi e il sottoscritto in particolare", dice Lepore. "Ma io non insulto la Lega, Fdi e gli altri partiti, perchè ho rispetto dei miei interlocutori e chiedo che almeno lo Stato faccia lo Stato". Di qui la chiamata a Matteo Piantedosi, che lunedì sarà in città per partecipare al comitato per l'ordine pubblico.
Restiamo in tema. Tra i problemi di sicurezza con cui Bologna è alle prese c'è anche quello legato al crack, che ormai è "una vera e propria emergenza". A sollevare la questione è il sindaco Matteo Lepore, questa mattina a margine di un'iniziativa all'ospedale Maggiore. Lunedì è atteso in città il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, per una riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo l'omicidio dei giorni scorsi in piazza XX settembre. In quella sede, anticipa oggi Lepore, "tornerò a segnalare al Ministero l'emergenza del crack, che è una vera e propria emergenza sanitaria di cui non si parla. E' in quasi tutte le grandi città italiane e Bologna su questo vuole assolutamente intervenire, perchè spesso le persone che troviamo in strada hanno questo problema e va affrontato". Oggi, spiega il sindaco, "non abbiamo gli strumenti per poterlo fare, quindi serve massima unitò tra il Comune e lo Stato". Tra le prime richieste a Piantedosi, ci sarà quindi quella di avere "la massima unità tra le Istituzioni nell'affrontare una priorità per noi, che è la sicurezza dei cittadini bolognesi- dice ancora Lepore- non dobbiamo lavorare sempre sull'emergenza, le risposte episodiche non bastano più. Servono sicuramente più risorse e una grande collaborazione, perchè dobbiamo sgominare alcune piazze dello spaccio".
Ora la violenza di genere. Si intitola “Quella telefonata che non ho fatto” la campagna realizzata dal centro per uomini autori di violenza “Senza Violenza”, con Comunicattive, Tper e il Comune di Bologna. Sui bus e alle pensiline, ma anche attraverso cartoline e video si cerca di sensibilizzare gli uomini autori di violenza a intraprendere un percorso per il cambiamento. Le parole di Giuditta Creazzo, co-presidente di “Senza Violenza”. (AUDIO)
Passiamo alla sanità. Sarebbe "bizzarro" che i medici di base incrociassero le braccia contro i Cau. Perchè di solito "si sciopera quando vengono tagliati i servizi, non quando se ne mette uno in più". Così l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, replica alla Fimmg di Bologna e dell'Emilia-Romagna, che ha dichiarato lo stato di agitazione nei giorni scorsi. Ora si attende la convocazione in Prefettura per il cosiddetto tavolo di raffreddamento della vertenza. "In quella sede cercheremo di dare tutte le risposte- assicura Donini, oggi a margine di un'inaugurazione all'ospedale Maggiore di Bologna- il mio compito è cercare di comprendere le ragioni di chi oggi vive un disagio professionale e di mettere nelle condizioni migliori i medici di base perchè svolgano pienamente la loro funzione, che è fondamentale". Allo stesso tempo, però, occorre anche "avere riguardo alle domande di accessibilità che pongono i cittadini in ordine a questo servizio- sottolinea l'assessore- e tentare anche di porre a livello nazionale alcune questioni, come per esempio lo sblocco dei 20 milioni di euro disponibili per i medici di base per le attrezzature di tipo diagnostico, a cui puntiamo molto per rafforzare la parte clinica del loro lavoro".
Ancora la salute. Partenza anticipata per la campagna di vaccinazione antinfluenzale, che in Emilia-Romagna prenderà il via lunedì 7 ottobre, oltre una settimana prima rispetto al 2023 e addirittura due rispetto al 2022, quando la data di avvio fu il 24 ottobre. Una scelta, come spiega la Regione, che è stata raccomandata dal ministero della Salute, in considerazione della circolazione dei virus respiratori nella stagione 2023-24 e alle conseguenti previsioni per quest'anno. La stagione scorsa, infatti, in Emilia-Romagna si sono ammalate oltre 1,2 milioni di persone, con un'incidenza alta e un picco pari a circa 23 casi per 1.000 assistiti, vicino al primato negativo di 24,5 casi del 2004. A disposizione degli emiliano-romagnoli c'è già un milione di dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1,2 milioni ed essere somministrate in qualsiasi momento.
Ora la politica con le elezioni regionali. Il Movimento 5 stelle ringrazia Roberto Sconciaforni "per la sua disponibilità e per il suo continuo impegno nei confronti del Movimento e della comunità. Sebbene non sarà candidato in questa tornata elettorale, resta un punto di riferimento prezioso per tutti noi e per i cittadini di Bologna". I coordinatori regionali Marco Croatti e Gabriele Lanzi e la coordinatrice provinciale Michela Montevecchi fanno chiarezza sul 'pasticcio' Sconciaforni: l'ex Rifondazione, già consigliere comunale a Bologna e consigliere regionale in viale Aldo Moro, pareva nei giorni scorsi essere pronto per un ruolo da capolista per i 5 stelle a Bologna per poi essere estromesso totalmente dalla lista bolognese a causa del superamento del limite massimo di mandati nelle istituzioni. A fare saltare la candidatura dell'ex Prc, come spiegano oggi i vertici locali M5s, sono stati i pochi mesi di mandato da consigliere comunale ai tempi del sindaco Flavio Delbono, che si dimise travolto dal Cinzia-gate.
Il tema della casa. Continua la rigenerazione della 'grande Bologna' non solo (e a fianco) dell'area di Dumbo, grazie alla leva del diritto di superficie ai privati. Allo scalo Ravone-Prati, infatti, arriva un nuovo quartiere residenziale sostenibile, nell'ambito di un piano da 120 milioni di euro, mentre al palazzo Aiuto Materno uno studentato. Sono i progetti illustrati oggi al Mambo e vincitori della terza edizione di Reinventing Cities, il concorso internazionale lanciato per trasformare aree inutilizzate promosso da C40, la rete mondiale di quasi 100 città attenta alla crisi climatica. Al Ravone-Prati, nell'area considerata una prosecuzione naturale di Dumbo, la 'prima pietra' della rigenerazione lanciata in questi anni, sorgerà Green Soul: è stato chiamato così un nuovo quartiere residenziale ad uso misto completamente sostenibile e "a misura di famiglie, studenti e lavoratori".
Passiamo alla musica. Dal 4 al 6 ottobre, nella Faenza alluvionata, arriva la trentesima edizione del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti. Gli organizzatori della manifestazione hanno proprio evocato l’alluvione per sottolineare come l’iniziativa può essere occasione di sostegno e rilancio. Per ciò che riguarda la musica, invece, continua la resistenza del Mei contro l’omologazione musicale ai tempi delle piattaforme. Le parole del patron Giordano Sangiorgi. (AUDIO)
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In apertura il dibattito sulla sicurezza. La collaborazione sulla sicurezza "so che l'avremo dal ministro Piantedosi, non dai partiti del centrodestra". In Consiglio comunale per rispondere ad alcune domande (bipartisan) sulla sicurezza dopo l'omicidio in piazza XX settembre, il sindaco di Bologna si rivolge direttamente alle opposizioni, che rappresentano la maggioranza al Governo. E le parole sono molto dure, dopo le critiche ricevute negli ultimi giorni dal primo cittadino. "Se volessi scaricare il barile vi riempirei di insulti come voi riempite noi e il sottoscritto in particolare", dice Lepore. "Ma io non insulto la Lega, Fdi e gli altri partiti, perchè ho rispetto dei miei interlocutori e chiedo che almeno lo Stato faccia lo Stato". Di qui la chiamata a Matteo Piantedosi, che lunedì sarà in città per partecipare al comitato per l'ordine pubblico.
Restiamo in tema. Tra i problemi di sicurezza con cui Bologna è alle prese c'è anche quello legato al crack, che ormai è "una vera e propria emergenza". A sollevare la questione è il sindaco Matteo Lepore, questa mattina a margine di un'iniziativa all'ospedale Maggiore. Lunedì è atteso in città il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, per una riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo l'omicidio dei giorni scorsi in piazza XX settembre. In quella sede, anticipa oggi Lepore, "tornerò a segnalare al Ministero l'emergenza del crack, che è una vera e propria emergenza sanitaria di cui non si parla. E' in quasi tutte le grandi città italiane e Bologna su questo vuole assolutamente intervenire, perchè spesso le persone che troviamo in strada hanno questo problema e va affrontato". Oggi, spiega il sindaco, "non abbiamo gli strumenti per poterlo fare, quindi serve massima unitò tra il Comune e lo Stato". Tra le prime richieste a Piantedosi, ci sarà quindi quella di avere "la massima unità tra le Istituzioni nell'affrontare una priorità per noi, che è la sicurezza dei cittadini bolognesi- dice ancora Lepore- non dobbiamo lavorare sempre sull'emergenza, le risposte episodiche non bastano più. Servono sicuramente più risorse e una grande collaborazione, perchè dobbiamo sgominare alcune piazze dello spaccio".
Ora la violenza di genere. Si intitola “Quella telefonata che non ho fatto” la campagna realizzata dal centro per uomini autori di violenza “Senza Violenza”, con Comunicattive, Tper e il Comune di Bologna. Sui bus e alle pensiline, ma anche attraverso cartoline e video si cerca di sensibilizzare gli uomini autori di violenza a intraprendere un percorso per il cambiamento. Le parole di Giuditta Creazzo, co-presidente di “Senza Violenza”. (AUDIO)
Passiamo alla sanità. Sarebbe "bizzarro" che i medici di base incrociassero le braccia contro i Cau. Perchè di solito "si sciopera quando vengono tagliati i servizi, non quando se ne mette uno in più". Così l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, replica alla Fimmg di Bologna e dell'Emilia-Romagna, che ha dichiarato lo stato di agitazione nei giorni scorsi. Ora si attende la convocazione in Prefettura per il cosiddetto tavolo di raffreddamento della vertenza. "In quella sede cercheremo di dare tutte le risposte- assicura Donini, oggi a margine di un'inaugurazione all'ospedale Maggiore di Bologna- il mio compito è cercare di comprendere le ragioni di chi oggi vive un disagio professionale e di mettere nelle condizioni migliori i medici di base perchè svolgano pienamente la loro funzione, che è fondamentale". Allo stesso tempo, però, occorre anche "avere riguardo alle domande di accessibilità che pongono i cittadini in ordine a questo servizio- sottolinea l'assessore- e tentare anche di porre a livello nazionale alcune questioni, come per esempio lo sblocco dei 20 milioni di euro disponibili per i medici di base per le attrezzature di tipo diagnostico, a cui puntiamo molto per rafforzare la parte clinica del loro lavoro".
Ancora la salute. Partenza anticipata per la campagna di vaccinazione antinfluenzale, che in Emilia-Romagna prenderà il via lunedì 7 ottobre, oltre una settimana prima rispetto al 2023 e addirittura due rispetto al 2022, quando la data di avvio fu il 24 ottobre. Una scelta, come spiega la Regione, che è stata raccomandata dal ministero della Salute, in considerazione della circolazione dei virus respiratori nella stagione 2023-24 e alle conseguenti previsioni per quest'anno. La stagione scorsa, infatti, in Emilia-Romagna si sono ammalate oltre 1,2 milioni di persone, con un'incidenza alta e un picco pari a circa 23 casi per 1.000 assistiti, vicino al primato negativo di 24,5 casi del 2004. A disposizione degli emiliano-romagnoli c'è già un milione di dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1,2 milioni ed essere somministrate in qualsiasi momento.
Ora la politica con le elezioni regionali. Il Movimento 5 stelle ringrazia Roberto Sconciaforni "per la sua disponibilità e per il suo continuo impegno nei confronti del Movimento e della comunità. Sebbene non sarà candidato in questa tornata elettorale, resta un punto di riferimento prezioso per tutti noi e per i cittadini di Bologna". I coordinatori regionali Marco Croatti e Gabriele Lanzi e la coordinatrice provinciale Michela Montevecchi fanno chiarezza sul 'pasticcio' Sconciaforni: l'ex Rifondazione, già consigliere comunale a Bologna e consigliere regionale in viale Aldo Moro, pareva nei giorni scorsi essere pronto per un ruolo da capolista per i 5 stelle a Bologna per poi essere estromesso totalmente dalla lista bolognese a causa del superamento del limite massimo di mandati nelle istituzioni. A fare saltare la candidatura dell'ex Prc, come spiegano oggi i vertici locali M5s, sono stati i pochi mesi di mandato da consigliere comunale ai tempi del sindaco Flavio Delbono, che si dimise travolto dal Cinzia-gate.
Il tema della casa. Continua la rigenerazione della 'grande Bologna' non solo (e a fianco) dell'area di Dumbo, grazie alla leva del diritto di superficie ai privati. Allo scalo Ravone-Prati, infatti, arriva un nuovo quartiere residenziale sostenibile, nell'ambito di un piano da 120 milioni di euro, mentre al palazzo Aiuto Materno uno studentato. Sono i progetti illustrati oggi al Mambo e vincitori della terza edizione di Reinventing Cities, il concorso internazionale lanciato per trasformare aree inutilizzate promosso da C40, la rete mondiale di quasi 100 città attenta alla crisi climatica. Al Ravone-Prati, nell'area considerata una prosecuzione naturale di Dumbo, la 'prima pietra' della rigenerazione lanciata in questi anni, sorgerà Green Soul: è stato chiamato così un nuovo quartiere residenziale ad uso misto completamente sostenibile e "a misura di famiglie, studenti e lavoratori".
Passiamo alla musica. Dal 4 al 6 ottobre, nella Faenza alluvionata, arriva la trentesima edizione del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti. Gli organizzatori della manifestazione hanno proprio evocato l’alluvione per sottolineare come l’iniziativa può essere occasione di sostegno e rilancio. Per ciò che riguarda la musica, invece, continua la resistenza del Mei contro l’omologazione musicale ai tempi delle piattaforme. Le parole del patron Giordano Sangiorgi. (AUDIO)
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