GR/ER - 21 ottobre 2024
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 21 ottobre 2024. In apertura l'alluvione. A Bologna si spala il fango e si affrontano i primi disagi da giorno feriale...
show moreIn apertura l'alluvione. A Bologna si spala il fango e si affrontano i primi disagi da giorno feriale dopo l'alluvione di sabato notte. Ma le previsioni meteo prevedono altre piogge nei prossimi giorni sull'Emilia-Romagna, sia pure senza l'intensità della settimana scorsa. Stando al bollettino emesso questa mattina da Arpae già questo pomeriggio sono attese "deboli pioviggini più probabili sui rilievi centro-orientali" della regione. Deboli piogge sono attese anche per domani sempre nell'area centro-orientale. Qualche goccia in più mercoledì, quando il tempo sarà "nuvoloso o molto nuvoloso con addensamenti temporaneamente più consistenti associati a precipitazioni sparse". "Sono molto orgoglioso di come la città ha reagito in queste ore", afferma il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, provando a mettersi alle spalle la nuova emergenza maltempo. "Oggi - spiega il primo cittadino - le strade sono libere tranne alcuni sottopassi, che abbiamo tenuto in modo secondario perchè le pompe sono state usate soprattutto per le case private e per le cabine Enel". Tutte le utenze che erano rimaste senza energia elettrica "sono state tutte ripristinate" e anche oggi "si lavora per aiutare i cittadini" a liberarsi da acqua e fango. Sono circa 750 i moduli online messi a disposizione dal Comune compilati finora dai bolognesi per chiedere supporto. Oggi dunque "è la giornata del ripristino- afferma il sindaco- per questo le scuole sono chiuse, perchè alcune strade hanno bisogno di controllo così come gli edifici scolastici e i parchi: gli alberi da monitorare sono tanti". Nell'area metropolitana, invece, "la situazione è più complicata".
Domani, martedì 22 ottobre, riapriranno i nidi e le scuole di ogni ordine e grado a Bologna. Lo annuncia il Comune. "Sono in corso alcuni sopralluoghi puntuali scuola per scuola e la eventuale chiusura di singoli plessi sarà comunicata direttamente dalle scuole alle famiglie", precisa palazzo D'Accursio. "A tutte le scuole- fa sapere ancora il municipio- si darà disposizione di non far uscire i bambini nei giardini scolastici".
Un po' di numeri. La croce rossa italiana è attiva nelle aree interessate dalle conseguenze delle precipitazioni dei giorni scorsi con 221 tra Operatori e Volontari e 118 mezzi. L'attività della Centrale operativa del 118 Emilia Est ha aggiunto 35 mezzi per le proprie attività, impiegati per far fronte agli oltre 250 interventi effettuati nella notte delle esondazioni. Sono state assistite 135 persone, di cui una risultata grave, 18 di media gravità, 83 di bassa gravità e 33 non gravi. Altre 250 emergenze sono state gestite dalla Centrale 118 Emilia Est nel territorio modenese e ferrarese. Da quando è iniziata l'ondata di maltempo "sono stati portati a termine dai Vigili del fuoco 890 interventi di soccorso, di cui 345 nella sola provincia di Bologna, 125 a Forlì-Cesena e 99 a Reggio Emilia". Proprio i Vigili del Fuoco, però, denunciano le carenze di organici e mezzi del Comando di Bologna", visto che nell'ultima occasione sono state pari a "zero le assegnazioni di nuovi vigili" nonostante "una situazione degli organici all'osso, nonostante una pianta organica sottostimata". Lo segnala il coordinamento regionale Usb dei Vigili del fuoco, scrivendo in una nota "basta alla cementificazione selvaggia, basta al taglio indiscriminato di alberi, alle grandi opere che drenano risorse e distruggono" territorio e paesaggio.
L'allerta rossa si sposta ora nel ferrarese per il passaggio di piena del Po, prevista per le prossime ore. La protezione civile dell'Emilia-Romagna ha diffuso un nuovo avviso per la giornata di domani, dove al di là della massima attenzione richiesta lungo il Po, l'arancione rimane nelle aree di pianura solcate dai principali corsi d'acqua interessati dalle piene di questi giorni, a partire dal Reno, dal reggiano fino alla costa romagnola.
Ora le polemiche. Un volume d'acqua "doppio rispetto a maggio 2023" che si è rovesciato su "un'area di cantiere" in corso a cielo aperto, "non su un canale scoperto e presidiato da opere finite". Questo è accaduto in via Riva Reno e via Lame l'altra notte. Sabato sera l'acqua è uscita dal Canale di Reno, che in queste settimane è stato scoperchiato per i lavori del tram, inondando le due strade del centro città. "Ma non confondiamo l'opera finita, a lavori terminati, con un cantiere - ammonisce Andrea Bolognesi, direttore dei Canali di Bologna. Il direttore dei Canali di Bologna ci tiene poi ricordare che "i corsi d'acqua di cui parliamo sono torrenti naturali e quindi risentono, senza possibilità di regolazione, di un evento di pioggia o di un conferimento collinare". Diversa è invece la rete dei canali, che sono "corpi idrici totalmente regolati" e che "in occasione di eventi significativi vengono messi in secca per ospitare eventuali eccessi d'acqua. Ma questa volta gli eccessi sono stati straordinari per due", insiste Bolognesi. Sul problema generato dal Ravone, invece, il sindaco Matteo Lepore ha parlato della necessità di una diversa soluzione ingegneristica, in particolare una cassa di laminazione. Le sue parole. (AUDIO)
Quali sono le possibili soluzioni? I docenti di ingegneria idraulica dell’Università di Bologna sono concordi nell’affermare che l’attuale sistema idraulico del territorio non è più all’altezza del nuovo clima e che occorra una riprogettazione della gestione complessiva delle acque. Particolarmente delicata è la situazione di torrenti e canali, che non hanno ampi margini per fare spazio, per cui andrà individuata una soluzione a monte. Le parole del professor Alessio Domeneghetti. (AUDIO)
Passati i momenti più drammatici dell'emergenza maltempo che sabato ha colpito Bologna, inizia la conta dei danni e si misurano gli effetti dell'alluvione, anche sul sistema produttivo dell'area metropolitana. Per questo Cgil, Cisl e Uil lanciano un monito. "Come sindacati del territorio metropolitano, che sta vivendo una congiuntura economica delicata, riteniamo indispensabile che nessun posto di lavoro sia perso in conseguenza di questa emergenza, l'ennesima di questi mesi", ammoniscono le segreterie confederali. Dopo aver ringraziato istituzioni, Protezione civile, Vigili del fuoco, forze dell'ordine, "che si sono impegnati fin dai primi momenti a mettere in sicurezza la popolazione e le infrastrutture civili del territorio e che ancora ora stanno operando in tal senso nei nostri territori", Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la disponibilità a dare una mano mettendosi a disposizione di chi sta operando per la gestione dell'emergenza. Ciò premesso, "vanno assolutamente salvaguardate tutte le attività produttive, industriali, del terziario e agricole". Nel frattempo la Cgil di Bologna ha presentato un esposto in Procura contro le piattaforme che non hanno sospeso il servizio a domicilio.
Voltiamo pagina. Comincia a ottobre e proseguirà fino a dicembre la quarta edizione della rassegna multidisciplinare "Collagene-proteine culturali" promossa da Das-Dispositivo arti sperimentali e dedicata ai linguaggi del contemporaneo. Le parole di Eugenia Galli, responsabile del progetto Collagene. (AUDIO)
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Author | Radio Città Fujiko |
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