GR/ER - 13 febbraio 2024

Feb 13, 2024 · 10m 9s
GR/ER - 13 febbraio 2024
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 13 febbraio 2024. In apertura il fine vita. La legge sul suicidio assistito approdata stamattina nell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna è stata subito...

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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 13 febbraio 2024.

In apertura il fine vita. La legge sul suicidio assistito approdata stamattina nell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna è stata subito rinviata in commissione. "Spero ci sia un impegno anzitutto politico perché questo rinvio in commissione non si traduca in un affossamento della legge", commenta Marco Cappato, arrivato a Bologna stamattina. "Voglio pensare - dice l'esponente dell'associazione Luca Coscioni, accompagnato dai promotori della legge - che nessuno abbia in mente di concludere questa consigliatura senza un voto su questa legge. Non serve un anno di tempo. Credo che ciascuno si possa assumere le proprie responsabilità politiche in un tempo molto più breve, confido che questo verrà fatto. Non bisogna aver paura di quella che sarà la scelta". Ancora Cappato. (AUDIO)

Ora la mobilità. Il vicepremier Matteo Salvini non arretra sulla Città 30 e incalza l'amministrazione bolognese chiedendo conto dei correttivi assunti dopo la direttiva sui limiti di velocità nelle città. Lo fa scrivendo al sindaco Lepore esplicitando la richiesta di essere aggiornato sulle misure che il Comune intende adottare per attenersi alle prescrizioni. Quel documento, ricordano da Roma, "individua puntualmente i criteri che le amministrazioni comunali sono tenute a rispettare nella fissazione di limiti di velocità derogatori" rispetto ai 50 chilometri orari. Il 2 febbraio, ricevuta e letta la direttiva del ministero dei Trasporti sulle Città 30, il Comune di Bologna aveva tirato dritto per la sua via. "Noi siamo tranquilli perchè stiamo rispettando il Codice della strada", aveva detto il sindaco Lepore. Rilanciando: "Serviranno mesi per capire come applicare questa direttiva". E comunque la palla sarebbe dovuta tornare al tavolo del confronto col ministero e gli altri Comuni italiani, in sede Anci, per "trovare insieme il modo di gestire questa cosa".

Restiamo in tema. Il raddoppio della ferrovia Porrettana "è l'unica soluzione praticabile per eliminare i disservizi" sulla linea bolognese. A ribadirlo è la Regione Emilia-Romagna, che torna a sollecitare il ministero dei Trasporti perchè finanzi i lavori. Lo fa questa mattina in Assemblea legislativa col sottosegretario alla presidenza della Regione, Davide Baruffi, in risposta all'interrogazione della consigliera di Europa Verde, Silvia Zamboni. "La Regione sta facendo il possibile per rendere la tratta più efficiente - assicura Baruffi - il Governo non ha ancora risposto sul finanziamento del raddoppio della linea, nonostante le reiterate richieste. Questa è l'unica soluzione praticabile per eliminare i disservizi".

Passiamo al tema della pace. Non manca Bologna dalla lista delle città dove, venerdì 23 febbraio, si manifesterà per la "Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il cessate il fuoco in Palestina ed in Ucraina". I pacifisti si raduneranno alle 17.30 in piazza Lucio Dalla. "Partecipiamo, non è facoltativo", sprona il Portico della pace, anima di tutte le iniziative sotto le Due torri per chiedere la fine dei conflitti in Ucraina e in Palestina e lo stop all'uso delle armi. La giornata del 23 vede un documento, promosso da Rete Pace Disarmo, Europe for peace e Coalizione Assisi pace giusta, che fa appello a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie e comitati, a mobilitarsi nelle piazze "per ribadire il no a tutte le guerre e il no al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e benessere per tutte e tutti, per chiedere alle Istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace".

Ora la lotta alle mafie. Verrà proiettata alle 19.00 di questa sera, al circolo Arci RitmoLento di via San Donato, “La febbre del cibo”, la videoinchiesta di Libera Bologna sulle ombre della criminalità organizzata nella ristorazione bolognese. Contestualmente, l’associazione antimafia lancia una raccolta fondi per continuare a indagare sulle mafie a Bologna. Le parole di Andrea Giagnorio di Libera Bologna. (AUDIO)

Passiamo all’agricoltura. Mentre in Italia continua la protesta dei trattori, in Emilia-Romagna 30mila imprese agricole "sono a rischio chiusura". È quanto documenta un'indagine condotta fra novembre scorso e gennaio da Agri2000 Net, società di servizi in agricoltura. I dati raccolti con un campione di 1.600 aziende agricole "evidenziano come quasi il 75% degli imprenditori agricoli sopra i 50 anni non abbiano ancora trovato un successore a cui affidare l'attività. Il 50% degli intervistati over 50 ha dichiarato che probabilmente la propria azienda nel futuro sarà venduta, mentre il 40% sarà affittato". Elaborando questi risultati sulla base dei dati del settimo Censimento generale dell'agricoltura, secondo Agri2000 Net in Emilia-Romagna, "potrebbero chiudere appunto circa 30.000 imprese su un totale di circa 43.000 gestite da over 50 attualmente in attività. Il motivo principale che emerge dalle risposte dei produttori è la scarsa redditività dell'azienda che dissuade gli imprenditori dalla voglia di continuare a portare avanti l'impresa, anche se molti degli interpellati, sostengono che c'è l'elemento 'passione' che avvicina e spinge i giovani verso questa attività difficile, ma stimolante e ricca di opportunità".

Voltiamo pagina. È arrivata a 142 mila firme la petizione lanciata dalle Acli di Bologna su Change.org, per equiparare gli stipendi di colf, baby-sitter e badanti alle spese mediche essenziali. L’obiettivo è l’aumento della detraibilità fiscale, che oggi non è sufficiente a rendere il servizio accessibile a tutti, con forti rischi di povertà. Questo soprattutto a seguito dell’aumento delle retribuzioni minime, che si è verificato a partire dal 2023. La petizione ha raggiunto numeri record in Emilia Romagna, dove è stata la più votata dello scorso anno. “Più di 46 mila persone si sono rivolte ai nostri uffici di Bologna e Provincia”, spiega Simone Zucca, Direttore del Caf Acli di Bologna, “di cui più di 20 mila soltanto all’interno del Comune”. Ad oggi è consentita la detraibilità al 19% dell’importo massimo di 2.100 euro e soltanto per chi abbia un reddito inferiore ai 40 mila euro. L’assistenza domestica, così, si configura come un lusso. Da qui, l’obiettivo di concedere la detraibilità al 19% di tutto l’importo speso. "Si tratta di una petizione di buonsenso" continua Zucca "con misure che siano strutturali, non una tantum".

Apriamo la terza pagina. Da oggi al 25 febbraio, l’attrice e performer Roberta Lidia De Stefano, assieme ad Alexandre Roccoli, porta in scena "Di Grazia (la voix du patron)" al Teatro Arena del Sole. Lo spettacolo è inserito all’interno del Focus Lavoro di Emilia Romagna Teatro ERT e il suo punto di partenza è «restituire la grazia a quelle che sono le voci inascoltate a cui il sistema capitalista e la società resta indifferente». Le parole di Roberta Lidia De Stefano. (AUDIO)
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Author Radio Città Fujiko
Organization Radio Città Fujiko
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