Giacomo Matteotti. Esperienza e memoria

Jun 9, 2024 · 30m 51s
Giacomo Matteotti. Esperienza e memoria
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I monumenti sono segni materiali che vengono posti a memoria di avvenimenti storici e persone: sono costituiti di pietra, di legno o di bronzo; ma anche (e, forse, soprattutto) del...

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I monumenti sono segni materiali che vengono posti a memoria di avvenimenti storici e persone: sono costituiti di pietra, di legno o di bronzo; ma anche (e, forse, soprattutto) del passaggio delle persone, delle esperienze e del tempo su di essi.
Questo passaggio deposita intuizioni che non trasformano le cose ma, fintanto che qualcuno le guarda, ne tornano a rivelare il significato. È solo così che i momenti e le personalità rappresentati dai monumenti civili e dai luoghi storici possono continuare ad accadere e a vivere per sempre; nulla è eterno e univocamente condiviso in virtù di un’importanza politica o un prestigio storico decisi una volta per tutte, ma soltanto qualora le persone tornino a farne esperienza, a darvi un significato e a intrecciarlo con le proprie vite.

Nel centenario dell’assassinio per mano fascista del deputato socialista Giacomo Matteotti, il 10 giugno 1924, ci siamo chiesti come si ricorda una figura di tale spessore, al di là della retorica celebrativa e delle polemiche strumentali.
Ma, soprattutto, cosa significa la memoria senza un suo uso civico e politico?

Abbiamo risposto compiendo un viaggio a ritroso dal luogo dove il corpo di Giacomo Matteotti fu ritrovato, nella macchia della Quartarella sulla Via Flaminia, fino al portone del suo appartamento nel quartiere Flaminio, da dove era appena uscito quel pomeriggio di un secolo fa quando fu rapito dai tirapiedi di Mussolini, per andare in Parlamento a lottare contro la marea nera del fascismo.

Questo percorso indietro nel tempo lo abbiamo fatto parlando di storia, ma anche dell’esperienza civile e personale ispirata dalla figura di Giacomo Matteotti.
Un’esperienza che può farlo vivere anche dopo la morte.

Questo Fuori Porta è stato realizzato da Mariasole Garacci e da Luca Tommasini, che ne ha curato il montaggio e il sound design.

Si ringraziano Stefano Caretti, Chiara Polcaro, Davide Conti e Vittorio Zincone per gli interventi. Archivio Storico: Archivio Audiovisivo del Movimento Operario e Democratico - AAMOD
Musiche: Luisa Ronchini per il brano Canta di Matteotti, Mike Else, Mobygratis
Foto di copertina: Archivio de “L'Avvenire dei Lavoratori”. Per Giacomo Matteotti: Wikipedia (autore sconosciuto).

Per l’ascolto di questo podcast si consiglia fortemente l’uso delle cuffie per avere un effetto tridimensionale dell’ascolto.

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