Fernando Mazzocca "Stati d'animo"

Apr 7, 2018 · 22m 56s
Fernando Mazzocca "Stati d'animo"
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Fernando Mazzocca curatore della mostra "Stati d'animo" Arte e Psiche tra Previati e Boccioni Palazzo dei Diamanti, Ferrara La mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni si...

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Fernando Mazzocca
curatore della mostra
"Stati d'animo"
Arte e Psiche tra Previati e Boccioni
Palazzo dei Diamanti, Ferrara



La mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni si propone di posare uno sguardo
nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà infatti indagata per la prima volta la
poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte
moderna. Dipinti manifesto come Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, Maternità di
Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni e altri importanti opere
dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, conducono i visitatori in un viaggio nei
territori dello spirito.
Si tratta di un momento decisivo per l’avvento della modernità che vede scienza e arte impegnate
come mai prima nell’indagine della psiche, e gli artisti nella sfida di creare un nuovo alfabeto
visivo capace di portare nell’opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo. Tra di
loro figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del simbolismo e
divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, a uno
scultore originale come Medardo Rosso, fino ai capofila dell’avanguardia futurista, Balla, Carrà e
soprattutto Boccioni, che seppe raccogliere il testimone dalla generazione precedente e creare un
linguaggio dirompente che pone «lo spettatore nel centro del quadro», per trascinarlo nella
dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna.
In questo progetto Gaetano Previati, artista di punta delle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna
e Contemporanea di Ferrara, occupa un posto del tutto particolare: come affermava lo stesso
Boccioni «con lui le forme cominciano a parlare come musica, i corpi aspirano a farsi atmosfera,
spirito e il soggetto è già pronto a trasformarsi in istato d’animo». La mostra nasce proprio dalla
volontà di approfondire e mettere in risalto il fondamentale ruolo giocato dall’artista ferrarese nel
creare un ponte tra l’eredità dell’Ottocento e le avanguardie artistiche del nuovo secolo.
L’esposizione Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni è frutto di un lavoro di scavo delle
fonti e di revisione critica condotto dai curatori della mostra e da un comitato scientifico
composto da studiosi di fama internazionale, affiancati dagli autorevoli specialisti che collaborano
al catalogo. Grazie al sostegno di grandi musei europei e americani e collezionisti privati è stato
possibile ottenere prestiti del tutto eccezionali, dalla Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti delle
National Galleries of Scotland al Fugit Amor del Musée Rodin, dal pellizziano Ricordo di un dolore
dell’Accademia Carrara alla Risata di Boccioni proveniente dal MoMA, e raggiungere l’obiettivo
ambizioso di rileggere da un punto di vista inedito quel cruciale passaggio di secolo.
Il percorso segue i passi degli artisti nella ricerca di un alfabeto delle emozioni, muovendo dal
verismo psicologico per addentrarsi in un processo di rarefazione formale che approda alla sintesi
astrattiva e dinamica della pittura di stati d’animo futurista. L’allestimento, a cura dello Studio
Ravalli, che già aveva progettato con successo quello realizzato in occasione dell’esposizione
dedicata all’Orlando furioso, gioca un ruolo importante nel racconto della mostra: è stato infatti
studiato per creare uno spazio sospeso e immateriale immerso nell’oscurità, in modo da esaltare il
potere di suggestione di dipinti e sculture, e favorire un loro rapporto diretto con l’osservatore. In
questo contenitore rarefatto la narrazione scaturisce dal cortocircuito visivo tra le opere esposte e
immagini, suoni, filmati che fotografano la temperie fin de siècle, tra positivismo e irrazionalismo.
Opere chiave della scena italiana e internazionale tra Otto e Novecento dialogheranno con le “interferenze” offerte dall’immaginario scientifico e culturale del tempo in un racconto tematico
che attraversa gli stati d’animo: dalla melanconia all’abbandono nella rêverie, dall’abisso della
paura alla liberazione delle pulsioni sessuali e degli istinti aggressivi, fino al rapimento estatico
dell’amore e alla sublimazione nei sentimenti di pace e armonia universale, per chiudere sulle
note frenetiche ed esaltanti prodotte dall’esperienza della città contemporanea.


STATI D’ANIMO
Arte e psiche tra Previati e Boccioni
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
fino al 10 giugno 2018

Organizzatori
Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara

A cura di
Chiara Vorrasi, Fernando Mazzocca, Maria Grazia Messina



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