Da dove viene la spirale di violenza che sta soffocando l'Ecuador e lo sta gettando nel caos tanto da indurre il suo giovane presidente Daniel Noboa, 36 anni, a dichiarare lo stato di emergenza? All'origine di tutto non ci sono dispute territoriali o problematiche politiche, in un paese che fino a qualche anno fa era molto tranquillo, ma ci sono due uomini. Si, avete sentito bene, due uomini. Il primo si chiama Adolfo Macias, detto 'Fito', il leader della principale banda criminale del Paese, i Los Choneros, gang di 8mila uomini associata al cartello messicano di Sinaloa, evaso dal carcere Litoral di Guayaquil, durante una visita medica. Ebbene, proprio la sua clamorosa fuga e l’ondata di violenza su larga scala che è seguita hanno indotto il presidente Noboa a dichiarare lo stato di emergenza. Ma le nuove misure e la mobilitazione delle forze armate non sono bastate a impedire l’evasione di un altro re dei narcos. Ecco che arriviamo al secondo uomo: Fabricio Colón Pico, detto 'el Selvaje' 'il Selvaggio' leader dei potenti Los Lobos, i Lupi, associati a un altro cartello messicano della droga, Jalisco Nueva Generación, anche lui evaso da una prigione dove era stato recluso da poco.
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