dite al cervello di sbrigarsi
May 13, 2021 ·
3m 45s
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Description
Come fare uscire il nostro cervello dall'età della pietra. In un lampo siamo passati dalle caverne ai Droni che volano su Marte. Abbiamo un problema... Mentre la tecnologia ha creato...
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Come fare uscire il nostro cervello dall'età della pietra.
In un lampo siamo passati dalle caverne ai Droni che volano su Marte.
Abbiamo un problema...
Mentre la tecnologia ha creato intorno a noi un ambiente spaziale, il nostro cervello ha seguito lo sviluppo tecnologico in maniera molto lenta, tanto da non essere cambiato molto da quello posseduto dai nostri avi della preistoria.
Questo, ripeto, è un problema...
Non sappiamo come vivere e controllare il nostro mondo, che ci ha proiettato in pochissimo tempo in una vita che ci è sfuggita di mano.
Siamo difronte a delle scelte difficili, perché il nostro cervello Paleolitico fa fatica a capire e risolvere.
"I vaccini, le nuove tecnologie e non possiamo pensare al futuro, perché il futuro è già adesso".
Dobbiamo assumerci responsabilità pesanti, capire che abbiamo dei rischi da affrontare che non possiamo evitarli non decidendo nulla.
Abbiamo un problema...
Si tratta del nostro cervello granitico. Impreparato ad affrontare l'evoluzione della vita in questo mondo devastato dai cambiamenti climatici, dai conflitti, dalla povertà, dall'inquinamento.
Circa diecimila anni fa, eravamo dei cacciatori e poi raccoglitori. Poi in un periodo molto breve, considerando, i due milioni di anni precedenti: quello Paleolitico in cui abbiamo solo cacciato e raccolto, abbiamo improvvisamente inventato le città, la scrittura, gli occhiali, gli orologi digitali, le auto, gli aerei, il cibo che consumiamo ora, i grattacieli, il denaro, internet, Facebook e TikTok.
Insomma mentre l'evoluzione tecnologica ha fatto passi da gigante, l'evoluzione organica che modifica i nostri corpi, compreso il cervello. Adattandoci alle nuove condizioni ambientali, é rimasta quasi ferma all'era delle caverne.
Questo vuol dire che noi continuiamo a ragionare, pensare in modo non tanto diverso dai nostri parenti del Paleolitico.
Ancora oggi ci sono differenze sociali tra uomini e donne, in maniera più o meno marcata a secondo dei luoghi della Terra dove si vive.
Certamente abbiamo più cultura, più informazione che ci permette di elaborare le notizie. Ma siamo rimasti con gli stessi automatismi che per due milioni di anni hanno permesso ai nostri antenati di salvarsi le palle in situazioni di pericolo.
Vi erano preferenze alimentari diverse legati alla scarsità di cibo e dalle comunità costituite da piccoli gruppi di uomini.
I ruoli di comando venivano assegnati solo agli uomini, e vi era già una discriminazione, perché venivano scelti gli uomini più alti, esattamente come fanno ancora adesso i gorilla.
Oggi da qualche parte a esercitare qualche forma di comando ci può essere una donna, magari minuta, e questo è un fatto rivoluzionario, una conquista culturale.
Viviamo sotto Stress, e reagiamo allo stesso modo di due milioni di anni fa. "Attaccare o Scappare". Questo era sensato nell'età paleolitica. Difronte a un mammut l'alternativa era solo questa. Ma oggi noi subiamo lo stress per cose in cui non hai bisogno di attaccare o scappare.
Il nostro io é influenzato da quello Paleolitico, e questo influenza sulle decisioni da prendere.
Nell'era paleolitica era normale avere questi comportamenti, perché vivevano in un mondo pieno di pericoli e non potevi sbagliare. Sbagliare era la tua fine.
Oggi succede il contrario e si trasforma in diffidenza per ogni cosa, per tutto, e questo porta a prendere decisioni sbagliate, a fare delle valutazioni sulle cose, che non corrispondono alla realtà, e questo diventa dannoso per la sicurezza collettiva e individuale, mettendo a rischio la salute e il Benessere.
Vogliamo che i problemi siano risolti subito, quando sono complessi e hanno bisogno di più tempo per venirne fuori.
Per esempio il mammut non è l'emergenza climatica.
Dobbiamo controllare il residuo del nostro cervello Paleolitico e tentare farlo progredire in una dimensione poi evoluta e adatta ad oggi.
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In un lampo siamo passati dalle caverne ai Droni che volano su Marte.
Abbiamo un problema...
Mentre la tecnologia ha creato intorno a noi un ambiente spaziale, il nostro cervello ha seguito lo sviluppo tecnologico in maniera molto lenta, tanto da non essere cambiato molto da quello posseduto dai nostri avi della preistoria.
Questo, ripeto, è un problema...
Non sappiamo come vivere e controllare il nostro mondo, che ci ha proiettato in pochissimo tempo in una vita che ci è sfuggita di mano.
Siamo difronte a delle scelte difficili, perché il nostro cervello Paleolitico fa fatica a capire e risolvere.
"I vaccini, le nuove tecnologie e non possiamo pensare al futuro, perché il futuro è già adesso".
Dobbiamo assumerci responsabilità pesanti, capire che abbiamo dei rischi da affrontare che non possiamo evitarli non decidendo nulla.
Abbiamo un problema...
Si tratta del nostro cervello granitico. Impreparato ad affrontare l'evoluzione della vita in questo mondo devastato dai cambiamenti climatici, dai conflitti, dalla povertà, dall'inquinamento.
Circa diecimila anni fa, eravamo dei cacciatori e poi raccoglitori. Poi in un periodo molto breve, considerando, i due milioni di anni precedenti: quello Paleolitico in cui abbiamo solo cacciato e raccolto, abbiamo improvvisamente inventato le città, la scrittura, gli occhiali, gli orologi digitali, le auto, gli aerei, il cibo che consumiamo ora, i grattacieli, il denaro, internet, Facebook e TikTok.
Insomma mentre l'evoluzione tecnologica ha fatto passi da gigante, l'evoluzione organica che modifica i nostri corpi, compreso il cervello. Adattandoci alle nuove condizioni ambientali, é rimasta quasi ferma all'era delle caverne.
Questo vuol dire che noi continuiamo a ragionare, pensare in modo non tanto diverso dai nostri parenti del Paleolitico.
Ancora oggi ci sono differenze sociali tra uomini e donne, in maniera più o meno marcata a secondo dei luoghi della Terra dove si vive.
Certamente abbiamo più cultura, più informazione che ci permette di elaborare le notizie. Ma siamo rimasti con gli stessi automatismi che per due milioni di anni hanno permesso ai nostri antenati di salvarsi le palle in situazioni di pericolo.
Vi erano preferenze alimentari diverse legati alla scarsità di cibo e dalle comunità costituite da piccoli gruppi di uomini.
I ruoli di comando venivano assegnati solo agli uomini, e vi era già una discriminazione, perché venivano scelti gli uomini più alti, esattamente come fanno ancora adesso i gorilla.
Oggi da qualche parte a esercitare qualche forma di comando ci può essere una donna, magari minuta, e questo è un fatto rivoluzionario, una conquista culturale.
Viviamo sotto Stress, e reagiamo allo stesso modo di due milioni di anni fa. "Attaccare o Scappare". Questo era sensato nell'età paleolitica. Difronte a un mammut l'alternativa era solo questa. Ma oggi noi subiamo lo stress per cose in cui non hai bisogno di attaccare o scappare.
Il nostro io é influenzato da quello Paleolitico, e questo influenza sulle decisioni da prendere.
Nell'era paleolitica era normale avere questi comportamenti, perché vivevano in un mondo pieno di pericoli e non potevi sbagliare. Sbagliare era la tua fine.
Oggi succede il contrario e si trasforma in diffidenza per ogni cosa, per tutto, e questo porta a prendere decisioni sbagliate, a fare delle valutazioni sulle cose, che non corrispondono alla realtà, e questo diventa dannoso per la sicurezza collettiva e individuale, mettendo a rischio la salute e il Benessere.
Vogliamo che i problemi siano risolti subito, quando sono complessi e hanno bisogno di più tempo per venirne fuori.
Per esempio il mammut non è l'emergenza climatica.
Dobbiamo controllare il residuo del nostro cervello Paleolitico e tentare farlo progredire in una dimensione poi evoluta e adatta ad oggi.
Information
Author | Michele Interrante |
Organization | Michele Interrante |
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