Claudio Brachino "Avere o non avere"
Mar 14, 2021 ·
28m 56s
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Description
Claudio Brachino "Avere o non avere" Il miraggio dell'uguaglianza nella nostra democrazia Rubbettino Editore https://store.rubbettinoeditore.it/ Soldi, lavoro, diritti, futuro: la forbice tra ricchi e poveri si sta allargando sempre più....
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Claudio Brachino
"Avere o non avere"
Il miraggio dell'uguaglianza nella nostra democrazia
Rubbettino Editore
https://store.rubbettinoeditore.it/
Soldi, lavoro, diritti, futuro: la forbice tra ricchi e poveri si sta allargando sempre più. In Italia, in Europa, nel mondo. La democrazia rischia di diventare una maschera ormai incapace di celare il vero volto delle disuguaglianze sociali. Disparità di genere, divario profondo e apparentemente incolmabile tra i Nord e i Sud del pianeta, diverse possibilità di accesso all'educazione, alla sanità, perfino ai sogni. E la rivoluzione tecnologica, accompagnata ai suoi albori dalla promessa di ridurre le distanze e promuovere una maggiore uguaglianza, che sembra essere diventata solo uno strumento di potere in mano a una nuova e ristretta schiera di oligarchi globali. È su questo terreno in perenne smottamento, per di più travolto dalla pandemia di Covid-19 come da un terremoto epocale che ne ha allargato ancora di più le crepe, che Claudio Brachino prova a muoversi per analizzare, osservare, capire. Non con l'occhio dell'economista di professione ma con quello del giornalista abituato a sporcarsi le mani con la realtà in cui vive, e a raccontarla.
Claudio Brachino (Viterbo, 1959) è un giornalista televisivo, un editorialista e un saggista. Si laurea in Lettere all’Università la Sapienza di Roma, dove incontra Eduardo De Filippo in veste di professore di drammaturgia. A quattro mani con il maestro scrive e pubblica nel 1982 per Einaudi Mettiti al passo!, commedia che poi De Filippo mette anche in scena con Paolo Graziosi e Lina Sastri. Nel 1988 pubblica per il Teatro di Roma, in collaborazione con Maurizio Scaparro, La macchina da presa teatrale, taccuino delle prove dello spettacolo realizzato dal grande regista russo Michalkov con Mastroianni. Dal 1988 fino al marzo del 2020 lavora prima per la Fininvest e poi per Mediaset. E’ stato per lunghi anni Vicedirettore e anchorman storico del tg di Italia1, Studio aperto, poi è stato nominato Direttore di Videonews, che con lui è diventata la fabbrica dei programmi giornalistici dell’azienda. Ha diretto anche Sport Mediaset e per una sola stagione Rmc news. Ha condotto per tre edizioni Mattino5, per una Domenica5, tutte le inchieste del suo Top secret, e vari speciali nonché edizioni straordinarie sui fatti più importanti degli ultimi 30 anni. E’ stato editorialista del Tempo e lo è tutt’ora del Giornale. Ha pubblicato, oltre ai due testi sul teatro, due saggi sull’amore , Non c’è due senza te e Ricomincio da te , Mondadori, e sempre per la casa di Segrate ha trasformato in libri le sue indagini sul mistero, Top secret, Chi ha ucciso Lady D? (con Paolo Filo Della Torre) e Alla ricerca del Graal, su Dan Brown. Con Cairo ha pubblicato I delitti del condominio (con Barbara Benedettelli), mentre il comune di Cervo, vent’anni dopo la la laurea, ha pubblicato la sua tesi sperimentale su Ambrogio Viale nel bicentenario della morte del poeta ligure. L’ultimo saggio, Avere o non avere, il miraggio dell’uguaglianza nella nostra democrazia, è uscito per Rubbettino. Da settembre 2020 è anche editorialista politico e consulente multimediale per Italpress, agenzia per cui realizza Primo piano, rubrica di interviste ai protagonisti dell’attualità politica ed economica.
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Soldi, lavoro, diritti, futuro: la forbice tra ricchi e poveri si sta allargando sempre più. In Italia, in Europa, nel mondo. La democrazia rischia di diventare una maschera ormai incapace di celare il vero volto delle disuguaglianze sociali. Disparità di genere, divario profondo e apparentemente incolmabile tra i Nord e i Sud del pianeta, diverse possibilità di accesso all'educazione, alla sanità, perfino ai sogni. E la rivoluzione tecnologica, accompagnata ai suoi albori dalla promessa di ridurre le distanze e promuovere una maggiore uguaglianza, che sembra essere diventata solo uno strumento di potere in mano a una nuova e ristretta schiera di oligarchi globali. È su questo terreno in perenne smottamento, per di più travolto dalla pandemia di Covid-19 come da un terremoto epocale che ne ha allargato ancora di più le crepe, che Claudio Brachino prova a muoversi per analizzare, osservare, capire. Non con l'occhio dell'economista di professione ma con quello del giornalista abituato a sporcarsi le mani con la realtà in cui vive, e a raccontarla.
Claudio Brachino (Viterbo, 1959) è un giornalista televisivo, un editorialista e un saggista. Si laurea in Lettere all’Università la Sapienza di Roma, dove incontra Eduardo De Filippo in veste di professore di drammaturgia. A quattro mani con il maestro scrive e pubblica nel 1982 per Einaudi Mettiti al passo!, commedia che poi De Filippo mette anche in scena con Paolo Graziosi e Lina Sastri. Nel 1988 pubblica per il Teatro di Roma, in collaborazione con Maurizio Scaparro, La macchina da presa teatrale, taccuino delle prove dello spettacolo realizzato dal grande regista russo Michalkov con Mastroianni. Dal 1988 fino al marzo del 2020 lavora prima per la Fininvest e poi per Mediaset. E’ stato per lunghi anni Vicedirettore e anchorman storico del tg di Italia1, Studio aperto, poi è stato nominato Direttore di Videonews, che con lui è diventata la fabbrica dei programmi giornalistici dell’azienda. Ha diretto anche Sport Mediaset e per una sola stagione Rmc news. Ha condotto per tre edizioni Mattino5, per una Domenica5, tutte le inchieste del suo Top secret, e vari speciali nonché edizioni straordinarie sui fatti più importanti degli ultimi 30 anni. E’ stato editorialista del Tempo e lo è tutt’ora del Giornale. Ha pubblicato, oltre ai due testi sul teatro, due saggi sull’amore , Non c’è due senza te e Ricomincio da te , Mondadori, e sempre per la casa di Segrate ha trasformato in libri le sue indagini sul mistero, Top secret, Chi ha ucciso Lady D? (con Paolo Filo Della Torre) e Alla ricerca del Graal, su Dan Brown. Con Cairo ha pubblicato I delitti del condominio (con Barbara Benedettelli), mentre il comune di Cervo, vent’anni dopo la la laurea, ha pubblicato la sua tesi sperimentale su Ambrogio Viale nel bicentenario della morte del poeta ligure. L’ultimo saggio, Avere o non avere, il miraggio dell’uguaglianza nella nostra democrazia, è uscito per Rubbettino. Da settembre 2020 è anche editorialista politico e consulente multimediale per Italpress, agenzia per cui realizza Primo piano, rubrica di interviste ai protagonisti dell’attualità politica ed economica.
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