Martedì 5 marzo insieme a Claudio Chiari e Fabiana Paolini, i Degiornalist è stato ospite il presidente di Memorial Italia Andrea Gullotta. Ci racconta cosa a portato la vicenda Navalny e la dissidenza anti Putin in Russia. «La morte di Navanly ci insegna quello che era abbastanza visibile fin da subito. Una repressione di stato che colpisce tutti, ciò ci mostra che noi tutti dobbiamo lottare contro la violazione delle libertà». Gli abbiamo chiesto della ragazza italiana che ha fatto le domande a Putin e che ha dichiarato che la società russa non ha la percezione della guerra. «Chiunque vive internamente alla dittatura e vive in modo sereno non vede i problemi presenti nel regime e lo supporta non schierandosi. Al contrario chi mostra segnali di opposizione inizia ad avere dei problemi che possano sfociare all'arresto. Oggi ci sono 20mila persone arrestate e migliaia di persone che sono prigionieri politici. Con la guerra in Ucraina e la morte di Navalny milioni di persone sono scese in piazza per andare contro la politica oppressiva di Putin».