#93 Stato di grazia creatività e felicità nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
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Lo Stato di Grazia fa riferimento alla storia della teologia. La grazia è, secondo l'enciclopedia Treccani, l'aiuto soprannaturale che Dio concede all'uomo per guidarlo sulla via della virtù. Può così...
show moreQuando ci sentiamo molto bene in una situazione, possiamo facilmente asserire di essere in uno stato di grazia, in cui tutto ci sembra perfetto e ci sentiamo sereni.
Cominciamo ad essere meno consapevoli di cose un po' marginali, ci sentimo immersi in un percorso che ci potra verso ciò che vogliamo, non verso ciò che dobbiamo. Lo sentiamo come familiare, è un cammino che stiamo percorredno e che ci rende felici solo per il semplice fatto di essere in quel percorso.
Se sto facendo qualsiasi percorso artistico, lo scopo della cosa è il percorso stesso: la "felicità" non sarà quando arriverò al risultato di fare un passaggio correttamente, perché anche qualora ci arrivassi comincerei immediatamente a pensare che mi mancano anche altre abilità.
Quando studio, il piacere non sta nel finire il libro, ma nell'esplorare il percorso.
Lo Stato di Grazia va afferrato e per chi fa arte o sport è abbastanza "facile" da vivere: abbiamo una tecnica di riferimento, che ci permette di avere una guida, non penso a ciò che non so fare o non ho ottenuto, e mi godo la situazione.
Se sto facendo una cosa piacevole, come un massaggio, non penso a quando fisice ma melo godo semplicemente. QUando sono immersa in una situazione coinvolgente, perdo il confine fra me e la situazione presente. Si aprono le porte della creatività, che mi fa dare risposte molto personali, non canoniche. E' l'intuizione, che è una delle facoltà più elevate del nostro intelletto.
Chi pratica sport o fa arte sa che se non si segue l'intuizione, e non si sperimenta, nulla funziona. Se invece la seguo, mi sento bene. Se mi rendo conto che qualcoas non stia andando bene, sono in grado di autocorreggermi, perché sono molto presente e posso scegliere di cambiare strada.
Il flamenco lavora nel senso dello Stato di grazia: c'è addirittura il Duende, concetto che definisce proprio questo. Perfezione o imperfezione non sono importanti, ma conta solo il mio esistere e questo mi mette in pace con l'universo. Se uso la mia base di competenze e mi godo il percorso, compare il flamenco! Se ho maggiori competenze forse mi esprimerò meglio, ma ciò che importa nel flamenco non è il risultato finale di ciò che faccio, ma il percorso, e la mia presenza nel presente.
Mentre siamo in questo stato, le immagini che mandiamo alla nostra mente sono positive e possiamo intervenire per farlo continuare: se mi concentro sulla produzione di suoni mentre li produco posso farlo meglio. Se sto nuotado e penso di essere un pesce tutto funziona meglio. Se sto cantando e immagino l'aria che esce dalla mia bocca e invade tutta la stanza, non sono più una persona che canta, ma sono il canto.
La curiosità, la motivazione e il divertimento attivano la creatività e quindi conducono allo stato di grazia. Il percorso di chi pratica flamenco è difficile, e cerco quindi di fare solo ciò che ho profondamente scelto e che sento come qualcoas che mi appartiene. Quando lo pratico no mi interessa se sono bravo o meno, ma mi interessa solo che sto bene e mi sento me stesso. Se invece litigo con me stesso e penso che devo raggiungere uno standard stabilio da qualcun altro, non funziona.
Se sono un professionista del flamenco magari devo cercare di "vendere" il mio prodotto, ma se sono un amatore... perché dovrei stressarmi per cercare di fare tutto perfettamente invece di godermi la cosa? Il nostro sistema educativo fa in modo che pensiamo di dover sempre fare tutto alla perfezione...
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e Danze e musiche del mondo arabo dal 1985, dal 90 insegno baile flamenco a Milano e Lyrical Arab Dance, un lavoro sull'espressione delle emozioni.
Quando insegno lavoro tanto sul divertimento, sulla creatività, e il flamenco è talmente ricco che è facile trovare qualche argomento che coinvolga tutti. Devo togliere gli allievi dalla loro zona di comfort, per togliere le persone dall'abitudine culturale di dovere essere assolutamente "bravi", come se fossimo ancora in prima media!
Un sistema efficace è ancorarsi alla moltepllicità delle sensazioni corporee, che vanno ben al di là dei canonici 5 sensi. Possiamo mettere la nostra attenzione al corpo e a tutto quello che sentiamo, e lo stato di grazia ci può coinvolgere! Mi posso così sintonizzare tantissimo sulla musica, scimmiottando il cante, canticchiando la chitarra, i ritmi... questo ci permette di entrare nel flamenco, senza timore reverenziale.
Spesso gli allievi si auto-rimproverano, persino con le parole, se qualcosa non viene benissimo.
Sostituire il "devo" con il "voglio" si può esercitare!
Ho sperimentato spesso lo stato di grazia, rispetto al corpo, permetteendomi di lasciarmi andare e di produrre movimenti e suoni personali, ispirati a ciò che ho visto e sentito del flamenco nella mia esperienza.
Una volta mi sono trovata in uno stato di grazia sentendo suonare un brano di musica classica con il violino alla radio. Mi sembrava di poterlo suonare io al violino, sentivo che cosa avrebbero fatto le mie mani per produrre quei suoni, benché fosse un brano che non conoscevo!
La ricerca della creatività e della felicità è possibile, quindi... se le lascio la porta aperta.
Information
Author | Sabina Todaro |
Organization | Sabina Todaro |
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