#75 Villancicos Zambombas e il Natale Flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
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Gli andalusi amano festeggiare e o gni occasione è buona per festeggiare, condividere, mangiare, bere e godersi la musica. I canti natalizi tradizionali si sono afflamencati in parte, soprattutto nella...
show moreI canti natalizi tradizionali si sono afflamencati in parte, soprattutto nella zona di Jerez e di Arcos de la Frontera, e altri canti sono stati costruiti abbastanza di recente, nascendo già come canti flamenchi.
I Villancicos sono canti di Natale nati in questa ottica. La loro origine popolare è evidente, ne troviamo tanti musicati a ritmo di rumba, di tango, ma anche di buleria (cosa anche ovvia, dato che molti nascono appunto a Jerez, patria della buleria!) e in ritmi ternari.
Un canto da cui i Villancicos prendono spunto sono i Campanilleros, di origine religiosa: alcuni pellegrini muniti di campanella erano soliti cantarli per chiamare i fedeli alla messa o alla recita del Rosario, all'alba. Questo era definito El Rosario de la Aurora.
Manuel Torre, cantaor jerezano nato nel 1880, ha rielaborato un campanillero e lo ha inciso, cosa che lo ha salvato per noi posteri nel 1929. Il canto è molto monotono, è quasi una salmodia, e la chitarra lo accompagna principalmente usando un solo accordo.
La Nina de la Puebla lo ha ripreso, qualche anno dopo, nel 1932, rendendolo però più melodico ed orecchiabile, dando quindi una svolta all'evoluzione di questo ghenere musicale, che è al confine fra copla e flamenco.
Nella storia è stato molto importante il cantaor Jerezano El Gloria, che ha preso il nome proprio dal fatto di avere cantato tanto un Villancico, "Gloria al recien nacio", Gloria al bambinello, potremmo dire in italiano. Questo VIllancico già molto cfonosciuto è stato reso ancora più noto, e si è diffuso addirittura internazionalmente grazie al film "Flamenco" di Carlos Saura, che ritrae la cantaorea Jerezana La Macanita mentre lo canta. On line si può facilmente trovare questo spezzone del film.
Un altro cantaor jerezano che si trova facilmente on line ed interpreta lo stesso Villancico è José Mercé.
Guardando la partecipazione con la quale questi cantaores interpretano i cantes di Natale si nota quanto stiano loro a cuore, e ci fa capire quale importanza abbiano nella cultura tradizionale andalusa.
Si tratta di cantes di origine popolare con una struttura particolare, che prevede il coro che canta un nritornello e un solista che canta la strofa. Tradizionalmente il coro era composto da tutti i presenti e non era necessaria la presenza di cantanti preparati.
A Jerez i Villancicos vengono accompagnati da uno strumento tradizionale molto tipico, la zambomba. SI tratta di un vaso di coccio o di legno, sul quale viene tesa una pelle di capra. Al centro della pelle viene praticato un foro, in cui si inserisce una canna. Lo strumento si suona muovendo la canna, che fa attrito sulla pelle producendo un suono stridulo particolare.
Per estensione, le serate di canti natalizi a Jerez vengono chiamate "Zambombas".
Altri strumenti semplici vengono utilizzati per cantare VIllancicos, tamburelli, il triangolo, e una cosa particolare: le bottiglie di vewtro di Anis del Mono, che ha tradizionalmente delle protuberanze, che, sfregate con un cucchiaio, producono un suono particolare.
Dopo gli anni 80 il Natale si è internazionalizzato, si è aggiunta la figura di Babbo Natale, l'uso dell'albero di Natale si è diffuso accanto al tradizionale presepio. Le zambombas jerezanas si sono diffuse sempre più, venendo cantate da cantaores flamenchi e da cori professionali, anche grazie al sostegno della Cattedra di flamencologia e di studi folcloristici di Jerez. La musica si è quindi evoluta molto. Nel 1982 si è addirittura inciso un cd, una antologia di Villancicos: Asi canta nuestra tierra por Navidad.
I cantes vengono così diffusi più capillarmente, e si evolvono sempre più nella direzione del flamenco
Dal 2015 le zambombas di Jerez e di Arcos vengono considerate Beni di interesse culturale.
Le zambombas stanno diventando sempre più complesse, veri e propri concerti, celebrati addirittura in grandi teatri.
Gia dal 1700 la chiesa ha cominciato ad ammettere canti non in latino per coinvolgere maggiormente la gente. I Villancicos a volte non trattano, però di argomenti religiosi, magari dedicate all'amore (prova ad ascoltare quello che ti dicevo, della Nina de la Puebla, e capirai!).
Ciò che è importante ricorare che gli andalusi, e i flamenchi in particolare sono molto interessato a celebrare la vioia di vivere, la condivisione, la convivialità, e il valore di godersi la vita.
Sono Sabina Todaro, mi occupo dei flamenco e musiche e danze del mondo arabo dal 1985 e dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e un lavoro di mia creazione, Lyrical Arab Dance, che aiuta l'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo.
I Villancicos sono di origine popolare, quindi hanno ritmi semplici (i campanilleros hanno ritmo ternario, molto ipnotico) e le melodie sono molto orecchiabili e si incollano nella memoria con grande facilità. Nei cantes più antichi c'è spesso l'interruzione del ritmo incalzante per deviare il canto verso una maggiore espressività, come avviene nel cante jondo. Ovviamente non si tratta di cante jondo, siamo davvero ai confini fra copla e flamenco.
Oggi è semplice ascoltare i Villancicos, on line, mentre un tempo bisognava entrare in una famiglia andalusa e goderseli nella tradizione.
Gli andalusi li sentono molto profondamente nella loro sensibilità musicale, poiché fanno parte del loro universo sonoro di riferimento. Noi che amiamo il flamenco possiamo immerggerci in queste sonorità per avvicinare la nostra sensibilità in maniera più completa alla cultura del flamenco,.
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Author | Sabina Todaro |
Organization | Sabina Todaro |
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