6 - Primi affluenti da «Morimondo» di Paolo Rumiz

Jan 16, 2024 · 6m 28s
6 - Primi affluenti da «Morimondo» di Paolo Rumiz
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Il fiume si allargò, l'acqua si fece torbida. Sulle canoe si erano formate coppie nuove e l'anagrafe si era sbilanciata: Flavio e Alex facevano 94 anni insieme, Valentina e Pier...

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Il fiume si allargò, l'acqua si fece torbida.
Sulle canoe si erano formate coppie nuove e l'anagrafe si era sbilanciata: Flavio e Alex facevano 94 anni insieme, Valentina e Pier 104, Angelo e io 135.
Ma la clemenza dell'acqua finì per smussare le differenze, spingendoci un po' tutti a pareggiare le andature fino alla confluenza col Pellice, il fiume dei Valdesi, uno sposalizio che ci godemmo superbamente soli.
Le due acque si affiancarono e corsero parallele per centinaia di metri senza mescolarsi, diverse in colore, velocità e temperatura.
Stranamente il tributario era più caldo del fiume maggiore pure essendo più vicino alle nevi Alpine.
Un enigma che non avrei più risolto.
Ma le confluenze celebrano altri misteri.
A Monte di Torino i tributari più meridionali del Po sono anche quelli che lo raggiungono più a settentrione, perché il fiume maggiore vira appunto a nord, e loro sono obbligati a un giro più largo per raggiungerlo.
Per la stessa ragione il Pellice, teoricamente ultimo, intercetta il fiume per primo perché gli arriva da sinistra.
E poi c'è l'enigma della Maira: assieme alla Grana, resta a lungo in bilico sull'impercettibile spartiacque tra la Varaita e la Stura di Demonte.
Alla fine prende la direzione della prima, ma se per pochi centimetri fosse catturato dalla seconda, finirebbe nel Tanaro e quindi nelle acque d'Appennino.
Per non parlare del fatto che l'asta del Po non è affatto la più lunga d'Italia, perché è il Canaro a vincere, col treno d'acqua che forma assieme alla Stura, la cui valle interminabile si allunga su fino alle Alpi Provenzali.
Per non parlare della Dora Baltea, nettamente più lunga.
La Maira dice che in un mondo subalpino segnato dai dislivelli di migliaia di metri il destino di un fiume - come sostiene uno scrittore delle mie terre - può essere davvero “questione di grondaie".
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Author Giuseppe Cocco
Organization Giuseppe Cocco
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