#47 La Scuola Bolera - Flamenco Chiavi in Mano
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Description
Quando pensiamo alla danza in Spagna ci viene subito in mente il flamenco, ma in realtà esistono in Spagna moltissime forme di danza. Due secoli fa il flamenco ancora non...
show moreLa scuola Bolera fino a metà 800 era molto di moda presso le varie scuole di danza classica in tutta Europa, che la vedeva come una grande innovazione. Molte ballerine classiche famose, Fanny Elssler, Maria Taglioni, e grandi coreografi come Marius Petipa, si sono ispirati alla scu0ola Bolera, giungendo anche a danzare suonando le nacchere.
A fine 800 la scuola Bolera ha avuto un crollo, e stava per essere messa da parte, ma per fortuna è stata recuperata nella seconda metà del 900.
La scuola Bolera era una fusione di vari passi tradizionali di varie danze spagnole.
Il termine viene dal verbo volar (in spagnolo la B e la V vengono pronunciate in modo quasi identico), ed indica il fatto che i danzatori saltano tanto, alzano le gambe, esprimendo grazia, eleganza, leggerezza ed energia. Fino a metà 800 era molto diffusa in tutta la Spagna fra la gente ricca (non è certamente mai stata una danza popolare!
Le seguidillas Boleras, a fine 700 si tramutarono nel famoso Bolero, grazie al danzatore Sebastian Lorenzo Cerezo, che aveva studiato alla Corte di Napoli portando nella scuola Bolera le movenze della nascente scuola di balletti italiana.
Angel Pericet Carmona e suo figlio Angel Pericet Jimenez, maestri di Bolero sivigliani, a metà dell'800, videro il balletto classico a Madrid, e ne rimasero molto colpiti. Cominciarono a mettere nella scuola Bolera la tecnica del balletto francese: i movimenti di braccia e gambe divennero più grandi, in modo da potersi vedere da lontano, da un palcoscenico teatrale.
Inizialmente il Bolero veniva danzato da una sola coppia di ballerini, ma lo sfarzo esibito, e il fatto che la danza doveva essere destinata ai ricchi, fecero moltiplicare i danzatori sul palcoscenico.
La stilizzazione della scuola Bolera le tolse quel carattere andaluso, un po' piccante, che poteva avere, per differenziarla dalla danza spontanea e soprattutto da quella gitana. La danza divenne astratta e moralista, e i maestri di scuola BOlera hanno preso lo stile del nascente flamenco aggiungendo le nacchere e stilizzando tutti i movimenti.
Anche in Catalugna si evolse una parte di danza Bolera in direzione della danza classica di scuola francese, e i danzatori catalani andarono a studiare a Parigi, riportando movimenti in ginocchio, con la schiena molto inarcata, molto vistosi e teatrali. La ballerina Rosita Mauri, più volte ritratta da Degas nei suoi quadri dedicati alle ballerine, era catalana.
Nell'essenza tradizionale delle Seguidillas della Mancha ritroviamo elementi molto analoghi a quelli delle Sevillanas, che infatti nascono dalle Seguidillas Sevillanas. Ogni Seguidilla è fatta su un ritmo incalzante di 3/4 o 6/8, che invita a danzare.
Ogni Seguidilla è composta da un ritornello e da delle strofe. Nel ritornello i passi di danza sono esattamente gli stessi, come avviene anche nelle Sevillanas.
La scuola Bolera si può dividere in due stili: i bailes de palillos si interpretano con le nacchere, bastoni, tamburelli (di origine folkloristica popolare) e vengono ballati con i chapines, polacchine chiuse con delle stringhe, con un po' di tacco, che permettono di dare colpi al suolo, e i bailes boleros, saltati, con giri molto complicati, molto simili alla danza classica quanto a difficoltà ma di estetica diversa, posizioni in torsione ed in flessione molto estreme, e si danzano con le scarpe da mezza punta.
La scuola Bolera è molto bella da vedere e comprensibile ad un pubblico abituato al balletto.
Una grande differenza rispetto alla danza classica di scuola francese è che la scuola bolera non è generata dal re di Spagna, mentre quella francese ha visto i natali alla corte di Francia.
Il termine seguidillas viene dal verbo seguir, proseguire, continuare, e venivano utilizzate proprio per insegnare una tecnica di movimento.
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco dal 1985, ho viaggiato moltissimo in Spagna e mi sono più volte incrociata con le danze bellissime della scuola Bolera. Quando ho cominciato a studiare flamenco, ero molto affascinata proprio da tutto ciò che era diverso dal balletto, che ho studiato per 20 anni. Per un breve periodo mi cimentai anch'io in queste danze bellissime. ma non era nel mio interesse.
I maggiori bailaores flamenchi degli ultimi 40/50/60 anni hanno alle spalle anche la formazione della scuola bolera. Alcuni danzatori mostrano in modo evidente questa formazione: mi viene in mente a questo riguardo Olga Pericet! Fra l'altro, chissà se ha delle antiche origini comuni con la famosa famiglia di maestri di danza bolera Pericet... Persino Rocio Molina, grandissima innovatrice anzi rivoluzionatrice del flamenco, ha vistosamente ballato tantissimo la scuola bolera.
Cerca su Youtube "Escuela Bolera" per avere idea di come sia, se non hai mai visto nulla. Vedrai forma bellissime, eleganti e particolari. Ma noterai che la scuola bolera non esplora nessuna delle emozioni profonde che vengono espresse dal flamenco, ma solo da una valenza estetica. Ricordiamo però che studiare la scuola bolera può essere molto utile ad un bailaor flamenco, per fare movimenti più precisi e leggibili da più lontano.
Il flamenco può essere una danza super-difficile, che viene sostenuta da un lavoro tecnico tremendo, allenamento, fiato, elasticità, agilità, resistenza, ma i suoi movimenti sono naturali, e non sono mai gesti così ampi da non poter essere eseguiti da una persona comune. Nella scuola bolera le gambe salgono tantissimo, sono extraruotate, le caviglie sono estese al massimo... insomma sono movimenti che non si possono imparare senza fare una scuola, perciò non era la danza della gente comune ma solo di quella ricca!
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Author | Sabina Todaro |
Organization | Sabina Todaro |
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