36 - Un piccolo sunto sulla moralità oggettiva e soggettiva
Jun 13, 2023 ·
7m 10s
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Abbiamo visto insieme gli attori della moralità oggettiva (ovvero la legge eterna e morale naturale) e della moralità soggettiva (ovvero la coscienza dell’uomo). Vorrei dire qualche altra parola chiarificatrice prima...
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Abbiamo visto insieme gli attori della moralità oggettiva (ovvero la legge eterna e morale naturale) e della moralità soggettiva (ovvero la coscienza dell’uomo). Vorrei dire qualche altra parola chiarificatrice prima di procedere oltre, e lo farò grazie all’aiuto del teologo morale Joseph Mausbach. Riguardo all’importanza teologico-morale della divisione che abbiamo visto, possiamo affermare che la moralità materiale di un atto si deduce dalla sua relazione alla norma morale oggettiva, la moralità formale dalla relazione con la norma soggettiva, con la coscienza. La moralità materiale prescinde da ciò che direttamente costituisce la parte formale, dalla conoscenza soggettiva morale e dall’intenzione dell’agente. Perciò anche gli atti dei minorenni, dei fanciulli, degli ammalati mentali, possono avere la moralità materiale, mentre ad essi manca la moralità formale.Poiché neanche materialmente è permesso violare l’ordine morale, è illecito indurre alla violazione materiale della legge naturale tali fanciulli e ammalati mentali, che non possono violare formalmente l’ordine morale, mancando ad essi la necessaria conoscenza e libertà. Chi ciò facesse agirebbe con azione indiretta, violerebbe materialmente e formalmente l’ordine morale. Insomma, un atto può essere materialmente contro l’ordine, mentre a causa di coscienza erronea è considerato formalmente giusto, o anche viceversa.
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