3' grezzi Ep. 389 Taglio fatto con la carta

Jan 24, 2023 · 3m
3' grezzi Ep. 389 Taglio fatto con la carta
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Volete sapere perché un minuscolo taglio nel dito fatto conun foglio di carta fa così tanto male per così tanto tempo? Allora ascoltate i tre minuti di oggi. TRASCRIZIONE [ENG...

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Volete sapere perché un minuscolo taglio nel dito fatto conun foglio di carta fa così tanto male per così tanto tempo? Allora ascoltate i tre minuti di oggi.

TRASCRIZIONE [ENG translation below]

Ouch! Avete presente quando vi tagliate con un pezzetto di carta un taglio fatto nel polpastrello oppure nella piega tra i polpastrelli? Fa un male indicibile, soprattutto se si considera il fatto che poi il taglio è veramente minuscolo.

Se ci pensate, non c'è nessun'altra parte del corpo dove fare un taglio così minimo, così proprio quasi invisibile, però da un tale senso di dolore che poi non passa nemmeno subito. Spesso quando ci facciamo un taglio, un graffio, fa un po' male poi però, dopo un'ora ci siamo già dimenticati di averlo. Invece il taglio fatto con la carta dura un sacco di tempo.

A questo proposito mi ricordo che da bambina avevo visto un film, un film ambientato durante la seconda guerra mondiale, dove ai tedeschi era venuto in mente di rapire un boh, un ufficiale inglese o forse era americano, comunque uno degli alleati, metterlo in una stanza e fargli credere che la guerra era finita, che i tedeschi avevano vinto e che volevano solo farsi raccontare - decine di anni dopo la fine della guerra - come erano andati i fatti.

E in effetti invece la guerra era ancora in corso, erano passati solo pochi giorni, forse poche ore da quando l'avevano catturato, l'avevano addormentato, eccetera. Comunque, mettono su una vera e propria pantomima, gli fanno credere che la guerra è finita, tutto quanto è passato tanto tempo e lui è un po' scioccato, non ci crede all'inizio e alla fine comincia a crederci perché ci sono un sacco di attori che recitano. Però cosa lo salva? Lo salva che mentre prende un pizzico di sale a tavola, ahi! gli pizzica il dito e si ricorda, si rende conto che è quel taglio di con la carta che si era fatto - si ricordava di essersi fatto poche ore prima - c'era ancora quindi era impossibile che fossero passati dei decenni e quindi poi vincono come sempre gli alleati (che poi non capisco perché non ho capito perché i tedeschi erano gli alleati degli italiani però nei film sono sempre cattivi).

Comunque vabbè, allora perché vi sto parlando dei tagli di carta? Perché ho scoperto il motivo per cui fanno tanto male. Fanno tanto male perché le dita, i polpastrelli, sono la nostra parte più sensibile del corpo, quindi sono strapieni di terminazioni nervose e quando facciamo un tagliettino di carta il taglio lede le terminazioni nervose, ma non abbastanza da non farci sentire il dolore. Quindi abbiamo ancora abbastanza sensibilità da avvertire il dolore - e lo avvertiamo tutto, tutto, tutto - e poi ci sono tantissime di queste terminazioni, per cui impiega un sacco di tempo a ripararsi, perché appunto il taglio non è abbastanza profondo e ce la fa sentire tutta. Quindi la prossima volta che vi fate un taglietto con un pezzetto di carta, pensate a tutte queste cose che vi ho raccontato.

Eh vabbè, non vi farà sentire meglio, però almeno vi distoglierà un po l'attenzione, no?

TRANSLATION
Ouch! You know when you get a papercut in your fingertip or in the crease between the fingertips? It hurts unspeakably, especially if you consider the fact that the cut is really tiny.

If you think about it, there's no other part of the body where you can make such a minimal cut, so almost invisible, but it gives such a sense of pain that it doesn't even go away right away. Often when we get a cut, a scratch, it hurts a bit but then, after an hour we've already forgotten we have it. Instead, papercuts take a long time.

In this regard, I remember ta movie I saw as a child, a film set during the Second World War, where the Germans had the idea of kidnapping a boh, an English officer or maybe he was American, in any case one of the allies, put him in a room and make him believe that the war was over, that the Germans had won and that they just wanted to be told - tens of years after the end of the war - how the facts had gone. But actually the war was still going on, it had only been a few days, perhaps a few hours since they had captured him, put him to sleep, etcetera.

Anyway, they put on a real pantomime, they make him believe that the war is over, it's all been a long time and he's a bit shocked, he doesn't believe it at first and at the end he starts to believe it because there are so many actors performing. But what saves him? What saves him is that while he takes a pinch of salt at the table, ouch! he pinches his finger and remembers, he realizes that it is that paper cut he had made - he remembered having made a few hours before - it was still there so it was impossible that decades had passed and therefore the allies win as they always do (which I don't completely understand - why were the Germans the allies of the Italians but in the movies they are always bad).

Anyway oh well, so why am I telling you about papercuts? Because I discovered why they hurt so much. They hurt so much because the fingers, the fingertips, are our most sensitive part of the body, so they are full of nerve endings and when we make a papercut, the cut damages the nerve endings, but not enough so that we don't feel the pain. So we still have enough sensitivity to feel the pain - and we feel it all, all, all - and then there are a lot of these terminations, so it takes a lot of time to repair itself, because the cut is not deep enough and we feel it all. So next time you nick yourself with a piece of paper, think about all these things I've been telling you about.

Oh well, it won't make you feel better, but at least it will divert your attention a bit, right?
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Author M. Cristina Marras
Organization M. Cristina Marras
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