Il 1992 fu un anno cruciale nella storia recente dell'Italia, segnato da eventi drammatici e trasformativi. L’anno iniziò con il controverso "Panfilo Britannia", un episodio che portò alla luce l’oscuro mondo degli affari e della corruzione, rivelando il legame tra il governo e i poteri economici.

Nel mese di maggio, l'Italia fu scossa dalla strage di Capaci, dove il giudice Giovanni Falcone, icona della lotta contro la mafia, fu assassinato insieme alla sua scorta e alla moglie in un attentato esplosivo orchestrato dalla Cosa Nostra. Questo omicidio, avvenuto il 23 maggio, fu seguito dal tragico assassinio del collega Paolo Borsellino il 19 luglio, che rappresentò un ulteriore colpo mortale alla speranza di legalità e giustizia.

L’anno fu anche segnato da un oscuro accordo tra lo Stato e la mafia, un patto implicito che emerse in seguito alle indagini, suggerendo una connivenza e una protezione reciproca che contribuirono alla persistenza della criminalità organizzata. La combinazione di questi eventi non casuali portò il nostro Paese lentamente al declino sociale, politico e soprattutto economico.
Stefano Becciolini

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