173 - In Francia il Presidente lo decide la massoneria
Apr 18, 2022 ·
5m 31s
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Caso mai qualcuno pensasse veramente che la massoneria oggi sia, al più, un semplice comitato d’affari, un’organizzazione filantropica od un club per intellettuali, mette conto constatare invece come uno dei...
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Caso mai qualcuno pensasse veramente che la massoneria oggi sia, al più, un semplice comitato d’affari, un’organizzazione filantropica od un club per intellettuali, mette conto constatare invece come uno dei suoi obiettivi sia quanto meno quello di condizionare pesantemente la politica dei governi e l’elezione dei Capi di Stato, adeguandoli ai propri desiderata.
Ancora una volta, ciò è emerso chiaramente in Francia, dove le sette principali obbedienze massoniche hanno sottoscritto un appello congiunto in vista del ballottaggio per le presidenziali, ricordando al futuro inquilino dell’Eliseo le loro priorità imprescindibili: prima di tutto la lotta alle «pulsioni identitarie», di qualunque natura esse siano, e poi «attaccamento ai valori della Repubblica, all’ideale umanista [anti-dogmatico, quindi anti-cattolico ed anti-religioso-NdR] ed universalista», in un’epoca quale l’attuale in cui, dopo la pandemia, l’universalismo è in profonda crisi, pur restando alla base del programma mondialista, ecologista, genderista, immigrazionista, abortista ed eutanasico di agenzie internazionali – i cosiddetti “poteri forti” - quali l’Open Society Foundation di George Soros. Da qui il monito rivolto nel suddetto appello ai “confratelli massoni” circa l’«incompatibilità d’operare nelle logge» e contemporaneamente «di favorire col voto movimenti che predichino odio e discriminazione», leggasi nello specifico il Rassemblement National di Marine Le Pen, mai citato espressamente, pur essendo ben chiaro a chi si voglia fare allusione. Ma se la massoneria francese è anti-Rassemblement National, purtroppo non tutti nel Rassemblement National sono anti-massonici.
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Ancora una volta, ciò è emerso chiaramente in Francia, dove le sette principali obbedienze massoniche hanno sottoscritto un appello congiunto in vista del ballottaggio per le presidenziali, ricordando al futuro inquilino dell’Eliseo le loro priorità imprescindibili: prima di tutto la lotta alle «pulsioni identitarie», di qualunque natura esse siano, e poi «attaccamento ai valori della Repubblica, all’ideale umanista [anti-dogmatico, quindi anti-cattolico ed anti-religioso-NdR] ed universalista», in un’epoca quale l’attuale in cui, dopo la pandemia, l’universalismo è in profonda crisi, pur restando alla base del programma mondialista, ecologista, genderista, immigrazionista, abortista ed eutanasico di agenzie internazionali – i cosiddetti “poteri forti” - quali l’Open Society Foundation di George Soros. Da qui il monito rivolto nel suddetto appello ai “confratelli massoni” circa l’«incompatibilità d’operare nelle logge» e contemporaneamente «di favorire col voto movimenti che predichino odio e discriminazione», leggasi nello specifico il Rassemblement National di Marine Le Pen, mai citato espressamente, pur essendo ben chiaro a chi si voglia fare allusione. Ma se la massoneria francese è anti-Rassemblement National, purtroppo non tutti nel Rassemblement National sono anti-massonici.
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