08. Derrière le miroir
Dec 12, 2023 ·
1m 31s
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Description
Derrière le miroir Sebbene oggi, grazie agli smartphone, siamo abituati a vivere in un mondo in cui ogni immagine è a portata di mano - dai murales dei writer, alla...
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Derrière le miroir
Sebbene oggi, grazie agli smartphone, siamo abituati a vivere in un mondo in cui ogni immagine è a portata di mano - dai murales dei writer, alla Gioconda, alle statuette delle veneri preistoriche - la questione non era così scontata negli anni Quaranta. Un tema, questo, abbastanza scottante per un artista, che ha bisogno prima di tutto di farsi conoscere proprio attraverso le sue immagini.
Le riviste e le incisioni hanno fatto per decenni ciò che adesso fa per noi internet ed è grazie ad esse che gli artisti del dopoguerra hanno potuto raggiungere il grande pubblico. Naturalmente, che un artista fosse conosciuto giovava anche al gallerista che vendeva le sue opere. E così nacque Derrière le miroir, rivista fondata nel 1946 da Aimé Maeght commerciante d’arte, collezionista ed editore. I numeri contenevano le litografie degli artisti della galleria d’arte di Maeght, come Georges Braque, Marc Chagall, Alberto Giacometti o Henri Matisse, accompagnate da articoli e poesie di noti intellettuali della scena francese tra cui Apollinaire, René Char e Pierre Reverdy. Nel 1965 arrivò il turno di Miró a cui fu dedicato il numero 151-152. Adesso immaginiamoci di avere tra le mani questa rivista, apriamola e godiamoci le litografie su cartone del pittore in essa contenute e che troviamo esposte in questa sezione.
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Sebbene oggi, grazie agli smartphone, siamo abituati a vivere in un mondo in cui ogni immagine è a portata di mano - dai murales dei writer, alla Gioconda, alle statuette delle veneri preistoriche - la questione non era così scontata negli anni Quaranta. Un tema, questo, abbastanza scottante per un artista, che ha bisogno prima di tutto di farsi conoscere proprio attraverso le sue immagini.
Le riviste e le incisioni hanno fatto per decenni ciò che adesso fa per noi internet ed è grazie ad esse che gli artisti del dopoguerra hanno potuto raggiungere il grande pubblico. Naturalmente, che un artista fosse conosciuto giovava anche al gallerista che vendeva le sue opere. E così nacque Derrière le miroir, rivista fondata nel 1946 da Aimé Maeght commerciante d’arte, collezionista ed editore. I numeri contenevano le litografie degli artisti della galleria d’arte di Maeght, come Georges Braque, Marc Chagall, Alberto Giacometti o Henri Matisse, accompagnate da articoli e poesie di noti intellettuali della scena francese tra cui Apollinaire, René Char e Pierre Reverdy. Nel 1965 arrivò il turno di Miró a cui fu dedicato il numero 151-152. Adesso immaginiamoci di avere tra le mani questa rivista, apriamola e godiamoci le litografie su cartone del pittore in essa contenute e che troviamo esposte in questa sezione.
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