04. Miró e alcuni amici editori
Dec 12, 2023 ·
1m 40s
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Description
Miró e alcuni amici editori Nel percorso di questa mostra si parla spesso di libri illustrati da Miró. Un’espressione però che non rende davvero onore al lavoro del nostro artista…...
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Miró e alcuni amici editori
Nel percorso di questa mostra si parla spesso di libri illustrati da Miró. Un’espressione però che non rende davvero onore al lavoro del nostro artista… è giunto il momento di approfondire questo discorso.
Quando Miró collabora con scrittori ed editori il suo obiettivo, come dichiara, è “fare un libro, non illustrarlo”. Vale a dire creare un equivalente figurativo ai ritmi della poesia.
Questo è il metodo con cui lavorerà a À toute épreuve con Paul Éluard, nel quale sperimenta con la xilografia, una tecnica di incisione tra le più artigianali, dove si ottiene la matrice di stampa intagliando una superficie di legno. Il loro libro è considerato tra i più belli del XX secolo.
Questo tipo di lavoro ed altri non sarebbero potuti esistere senza la complicità - spesso amicizia - tra Miró e gli editori.
In quegli anni di sperimentazione, l’editore era una sorta di figura a metà tra due mondi: da un lato un imprenditore, un ponte tra autori e pubblico; dall’altro un artigiano, che conosce le tecniche di stampa e di incisione e che in alcuni casi può guidare l’artista a pensare al libro come un oggetto d’arte a tutti gli effetti.
In questa sezione appaiono una serie di opere che Joan Miró dedica ad editori diventati suoi amici: Pedro Serra, di Maiorca, con il quale lavorò a diversi libri di autori delle baleari; Ezio Gribaudo, artista ed editore; e i fratelli Guastalla, che omaggia con la pittura in pastello Sin título, datata 1972.
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Nel percorso di questa mostra si parla spesso di libri illustrati da Miró. Un’espressione però che non rende davvero onore al lavoro del nostro artista… è giunto il momento di approfondire questo discorso.
Quando Miró collabora con scrittori ed editori il suo obiettivo, come dichiara, è “fare un libro, non illustrarlo”. Vale a dire creare un equivalente figurativo ai ritmi della poesia.
Questo è il metodo con cui lavorerà a À toute épreuve con Paul Éluard, nel quale sperimenta con la xilografia, una tecnica di incisione tra le più artigianali, dove si ottiene la matrice di stampa intagliando una superficie di legno. Il loro libro è considerato tra i più belli del XX secolo.
Questo tipo di lavoro ed altri non sarebbero potuti esistere senza la complicità - spesso amicizia - tra Miró e gli editori.
In quegli anni di sperimentazione, l’editore era una sorta di figura a metà tra due mondi: da un lato un imprenditore, un ponte tra autori e pubblico; dall’altro un artigiano, che conosce le tecniche di stampa e di incisione e che in alcuni casi può guidare l’artista a pensare al libro come un oggetto d’arte a tutti gli effetti.
In questa sezione appaiono una serie di opere che Joan Miró dedica ad editori diventati suoi amici: Pedro Serra, di Maiorca, con il quale lavorò a diversi libri di autori delle baleari; Ezio Gribaudo, artista ed editore; e i fratelli Guastalla, che omaggia con la pittura in pastello Sin título, datata 1972.
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